Certe volte arrivano dischi che non solo si fanno ascoltare, ma si lasciano contemplare. “Lotus”, nuova prova di Little Simz, è una di quelle opere rare in cui forma e sostanza si intrecciano con equilibrio e consapevolezza.
Il titolo non è una scelta ornamentale. Il loto, simbolo millenario di rinascita spirituale, si rivela metafora perfetta per raccontare una trasformazione profonda, tanto artistica quanto personale. “Lotus” si presenta come un ritorno all’essenziale, alla verità nuda.
L’album pulsa di una nuova quiete: è riflessivo, stratificato, mai compiacente. Little Simz – al secolo Simbiatu Abisola Abiola Ajikawo – perfeziona quella versatilità che da anni la distingue: attraversa territori sonori con disinvoltura: soul, punk, r&b, afrobeat, jazz, rap, pop, con la grazia di chi ha finalmente imparato a respirare nel silenzio quanto nel rumore.
Se c’è una direzione precisa, è quella di un minimalismo emotivo che non rinuncia però alla profondità. I brani migliori sono quelli in cui la voce si fa carezza e rivelazione: Only, con le tinte vellutate di Lydia Kitto, è un brano jazzato e contemplativo, che abbraccia l’ascoltatore senza stringerlo. Lonely, invece, è lo specchio incrinato dell’album: una confessione senza rete, dove Simz svela la propria vulnerabilità con una lucidità spiazzante. “Ero sola a fare un album / Finché non ho capito di essere tutto ciò di cui avevo bisogno” – versi che non implorano empatia, ma la sublimano.
“Lotus” segna anche una frattura produttiva importante: è la prima uscita senza InFlo, storico collaboratore con cui ora i rapporti sono tesi. Ma l’assenza diventa spazio, apertura, ricerca: la lista dei featuring è densa e coerente – Michael Kiwanuka, Sampha, Moses Sumney, Miraa May, Wretch 32, Cashh, Yussef Dayes, Lydia Kitto, Yukimi Nagano, Obongjayar e Moonchild Sanelly – artisti che condividono una medesima tensione all’ibrido, alla sfida dei confini.
Non tutto è perfetto, e non vuole esserlo. Ma proprio in questa imperfezione controllata si annida il fascino di “Lotus”: un disco che non alza la voce, ma lascia il segno. Più che un manifesto, è un diario intimo inciso con la penna di chi sa che ogni rinascita costa silenzi, scelte e solitudini.
Little Simz continua a colpire, ma questa volta lo fa con un’eleganza disarmata.
DA ASCOLTARE SUBITO
Flood – Only – Lonely
DA SKIPPARE SUBITO
Altro che skip… l’ho ascoltato subito un’altra volta!
SCORE: 8,00
1. THIEF – VOTO 7,50
2. FLOOD (feat. Obongjayar & Moonchild Sanelly) – VOTO 8,00
3. YOUNG – VOTO 8,00
4. ONLY (feat. Lydia Kitto) – VOTO 8,00
5. FREE – VOTO 8,00
6. PEACE (feat. Moses Sumney & Miraa May) VOTO 8,00
7. HOLLOW -VOTO 8,00
8. LION (feat. Obongjayar) -VOTO 8,00
9. ENOUGH (feat. Yukimi)- VOTO 7,50
10. BLOOD (feat. Wretch 32 & Cashh) -VOTO 8,00
11. LOTUS (feat. Michael Kiwanuka & Yussef Dayes) -VOTO 8,00
12. LONELY – VOTO 8,00
13. BLUE (feat. Sampha) VOTO 8,00
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2015 -A Curious Tale of Trials + Persons
2016 – Stillness in Wonderland
2019 – Grey Area
2021 – Sometimes I Might Be Introvert
2022 – NO THANK YOU
2025 – Lotus
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