Recensione: DENTE – “Hotel Souvenir”

Recensione: DENTE – “Hotel Souvenir”

Perché parlo sottovoce, penso troppo veloce, e peso meno di una piuma: questa è la giusta sintesi del mio soggiorno nel “Hotel Souvenir” di Dente.

Un piccolo albergo della mente con dieci stanze, senza le esasperazioni hype e modaiole o gli specchietti per le allodole del business, dove il direttore ti coccola, ti accoglie, si ferma a parlare con te mentre fai colazione o si siede al tavolo con te la sera quando bevi il caffè. 

Una sensazione di abbraccio, di avvolgimento è quello che Dente propone con la sua narrazione.

Un trascorso intimo e un racconto di fallimenti sexy, voglia di ripartire, solitudine e fantasia il tutto con una scrittura attenta, anche ironica, che arriva nell’intimo e smuove ricordi e sensazioni.
Uno spazio fortemente autobiografico capace di intercettare emozioni e diventare storia di tutti, fotografando con grande sensibilità sentimenti universali.

Anticipato dai singoli Cambiare idea, La vita fino a qui e Allegria del tempo che passa, “Hotel Souvenir” come dice lo stesso Giuseppe (il vero nome di Dente) è:

il disco sulla consapevolezza e la cura di sé.

A distanza di tre anni dal precedente elettrico e omonimo album “Dente”, qui ricompare in primo piano la chitarra acustica.
Un disco suonato come una volta, con un sound più polveroso che deborda anche in temi e sonorità inedite, tipo la discomusic di Discoteca solitudine.

Nell’album c’è la produzione di Federico Nardelli e tanti ospiti dai Post Nebbia nella Battistiana La via fino a qui, ai Selton nella bossa di Allegria del tempo che passa fino alla super league dell’indie con le voci di Fulminacci, Giorgio Poi, Colapesce, VV (all’anagrafe Viviana Colombo), Ditonellapiaga e Dimartino, in una sarcastica risposta all’orgia di featuring del mondo trap nel brano Il mondo con gli occhi

Tra i brani anche l’attacco yatch-rock di Un anno da dimenticare, l’elettro-pop anni Ottanta di Presidente, le reminiscenze liriche dei Matia Bazar nella sofisticata L’abbraccio della venere e gli echi alla Ivan Graziani nella finale Un viaggio nel tempo. 

Riconsegno le chiavi e prenoto già per tornare presto all’Hotel dei ricordi … 

SCORE: 7,25 

DA ASCOLTARE SUBITO

Cambiare idea – Allegria del tempo che passa – La vita fino a qui 

DA SKIPPARE SUBITO

Niente. Anche la fuori repertorio (per Dente) Discoteca solitudine mi è piaciuta! 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2006 – Anice in bocca 
2007 – Non c’è due senza te 
2009 – L’amore non è bello 
2011 – Io tra di noi 
2014 – Almanacco del giorno prima 
2016 – Canzoni per metà 
2020 – Dente 
2023 – Hotel Souvenir

VIDEO 

WEB & SOCIAL 

https://www.instagram.com/amodente

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