CANNELLA: “Nei miei ricordi è una canzone sincera”

CANNELLA: “Nei miei ricordi è una canzone sincera”

Sul palco del Teatro del Casinò di Sanremo questa sera si esibirà Cannella con Nei miei ricordi, brano vivido e sincero.

Cannella ha solo ventitré anni ma la maturità artistica di uno di trenta. Arriva da Roma, etichetta Honiro, label che si mostra attenta a scovare nuovi emergenti. Il 2019 ha già due appuntamenti per il giovane cantautore romano, da segnare in calendario. Due i live al momento annunciati:

il 17 marzo al teatro Principe di Milano e il 24 marzo a Largo Venue di Roma.

 

Chi è Cannella e perchè Cannella?

E’ un giovane ragazzo romano di ventitré anni. Mi sono avvicinato alla musica sin da piccolo per merito di mio padre che mi faceva ascoltare dischi italiani. Ho imparato ad ascoltarli e ricantarli, questo è stato il mio primo approccio alla musica. Intorno ai tredici anni ho iniziato a scrivere i miei testi come cantautore mi sono avvicinato al rap, all’hip pop. Fino a diciannove anni ho pubblicato sul web i miei brani con il nome di Eden e successivamente è nato il progetto Cannella, dove non rinnego le miei origini ma ho fatto un’evoluzione indie-pop. Cannella è un nome d’arte datomi da un mio carissimo amico che ho tenuto per scaramanzia. E’ una spezia che si accosta bene con il dolce ma anche con il salato, la metafora è quella. Sono fatto così, anche la mia musica presenta questi sbalzi di sapori.

Tu arrivi da Honiro, una delle etichette indipendenti che sicuramente investe sui nuovi emergenti. L’anno scorso ha portato bene. Cosa ti auguri per questa sera?

Che tutto vada bene, è logico uno punta alla vittoria però è già una grande esposizione ed essere arrivato qui si può considerare una vittoria per me che non arrivo da talent. La mia etichetta ha contribuito a questo risultato e sono consapevole di essere molto fortunato ad essere in Honiro. Da dopodomani spero che più persone possibili conoscano la mia musica, di suonare dal vivo e pubblicare un disco.

Porti sul palco Nei miei ricordi. Hai una cura spasmodica della parola e di immagini definite.

Sono dei ricordi effettivi anche di cose che non hanno molta importanza nel momento in cui le vivi. Quando una cosa finisce ti ritornano in mente quei dettagli e sfumature di quotidianità. Sono immagini molto concrete e penso chiunque si possa rispecchiare nella storia che racconto. Parlo della mia vita , Nei miei ricordi.

Qual è il tuo approccio alla scrittura?

Non ci rifletto molto, ad esser sincero. Scrivo di getto. Le immagini sono molto spontanee, non ho un metodo effettivo.

Sei un artista sincero, quanto paga la sincerità in questo mestiere?

Ad oggi non ho avuto così tante esperienze. Sicuramente ho ottenuto dei risultati che non mi aspettavo in così poco tempo, sul web, il riscontro del pubblico e la partecipazione qui a Sanremo Giovani. Penso che la sincerità mi stia ripagando. Penso che si percepisca se un brano è vero, e di questo ne sono fiero, ogni brano, anche prima che entrassi in Honiro, l’ho scritto di pancia senza meccanismi o strategie.

C’è ancora una scuola romana?

Ora più che mai, i questo momento storico. La scuola romana da qualche anno si fa sentire che sia anche solo nella scena indie, eppure è sempre molto attiva. Ci confrontiamo e ci influenziamo, c’è la voglia di imparare l’uno dall’altro. A Roma si respira molto

 

 

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