TIROMANCINO: “Fino a qui” è una storia corale.

TIROMANCINO: “Fino a qui” è una storia corale.

Ai blocchi di partenza il “Fino a qui- tour” dei Tiromancino che non si sono mai risparmiati e neanche ora.

Federico Zampaglione si racconta e ci svela qualche novità del “Fino a qui- tour” nei teatri in partenza il 21 gennaio dal Teatro Verdi di Firenze. Federico ha pensato in grande e per questa tournée ha pensato a Ensemble Symphony Orchestra

 

Cosa ha rappresentato la scelta dei duetti in “Fino a qui” e cosa vuol dire incontrare la loro dimensione musicale?

Molti di questi artisti sono artisti con cui c’erano delle affinità se non una vera e propria amicizia, stima e rispetto. Non è una cosa nata dal nulla. Con alcuni di loro avevo già duettato dal vivo, vedi Elisa e Giuliano Sangiorgi. C’erano già delle affinità che hanno facilitato tutto questo. Questo disco è stato fatto con uno spirito particolare. Non mi sono accontentato di una semplice raccolta, mi sono approcciato a questo album in modo da poter creare un’occasione di divertimento, malgrado la maggior parte delle canzone siano edite da tempo. Si è creato un clima piacevole, la maggior parte degli artisti sono venuti in studio a sperimentare. Non c’era un clima rigido da lavorazione discografica. La difficoltà di questo disco è che poteva venire qualcosa di meccanico, senza una certa fluidità d’insieme. In ciò mi ha aiutato il mio mestiere di regista perché ho iniziato a concepire l’album come un film con una serie di attori che entravano ed uscivano dalla storia. L’ho immaginato come una storia corale e sono riuscito insieme ad Antonio Marcucci, l’altro co-produttore, a creare qualcosa di fluido. E’ stata la più grande vittoria di questo disco.

Cosa significa portare “Fino qui” in teatro e con l’Ensemble Symphony Orchestra?

E’ stato un grande lavoro. Siamo in ventiquattro circa, c’è un grande lavoro di arrangiamento che stiamo facendo con l’orchestra stessa. Tanto olio di gomito, alcuni pezzi avevano già delle orchestrazioni, in tanti altri casi sono stati completamente riscritti e reinventati. Sono mesi che ci stiamo lavorando. Siamo nella fase finale e i conti per fortuna cominciano a tornare. Per quanto riguarda la scelta del teatro, c’è un discorso legato all’acustica perché quando fai questo lavoro e poi lo porti in una location con una pessima acustica, diventa un lavoro inutile. Il teatro è venuto come location spontanea. 

Hai pensato da registra a cosa il pubblico vedrà sul palco?

Sì, in effetti visivamente ho avuto delle suggestioni e la cosa che mi è da subito balzata alla mente è che, dato che il palco è davvero affollato, ci dovesse essere un’atmosfera molto elegante e suggestiva, proprio per non esagerare con gli elementi scenografici. Ho pensato a una scenografia lineare seppur coinvolgente tra luci e styling, proprio per non sovraccaricare.

Chi è Federico oggi e cosa hai capito sino ad oggi della musica? Perché l’esperienza dovrebbe farla da padrona eppure la capacità di rimettersi in gioco è direttamente proporzionale alla parola Tiromancino.

Mi piacciono le sfide. Ho fatto nella mia vita quasi vent’anni di boxe, anche a livello agonistico. Per me la sfida è alla base della mia vita. Non mi piace andare sul sicuro, perché non riesco a dare il meglio di me. Cerchiamo di proporre qualcosa di nuovo, anche per “Fino a qui”, siamo usciti con due inediti. Due brani completamente differenti tra loro, una è una ballad di atmosfera e l’altro ha sonorità latine. Voglio cercare sempre nuove strade senza sedermi sulle sicurezze, su quei brani che sai già possono piacere a tavolino. E’ sempre stato il mio modo di vedere la musica, perché altrimenti si lavora in maniera meccanica. Mi piace sperimentare e trovare nuovi stimoli, perché sono quelli che ti mantengono artisticamente vivo. 

Le date del FINO A QUI – TOUR

sabato 19 gennaio – Pala Riviera di SAN BENEDETTO DEL TRONTO (data zero);

lunedì 21 gennaio – Teatro Verdi di FIRENZE;

sabato 26 gennaio – Teatro Manzoni di BOLOGNA – ospite LUCA CARBONI;

domenica 27 gennaio – Teatro Colosseo di TORINO;

lunedì 28 gennaio – Teatro Civico di LA SPEZIA;

giovedì 31 gennaio – Teatro Augusteo di NAPOLI;

domenica 3 febbraio – Teatro Arcimboldi di MILANO;

lunedì 14 febbraio – Teatro Nuovo di MARTINA FRANCA (TA) – NUOVA DATA;

lunedì 1 luglio – Cavea Auditorium Parco della Musica di ROMA.

Related Posts