FEDERICA ABBATE: “In Finalmente canto l’essere ciò che si è davvero”

FEDERICA ABBATE: “In Finalmente canto l’essere ciò che si è davvero”

Al banco di prova di Sanremo Giovani, data come super favorita per gli esperti, arriva Federica Abbate.

Classe 1991, Federica Abbate presenta Finalmente, un brano che parte dalla consapevole responsabilità di essere ciò che si è davvero. Nota autrice per terzi, ha passato la linea di confine già con “In foto vengo male” primo Ep come cantautrice.

Finalmente è un’ulteriore consapevolezza di ciò che ti avviene intorno. Come nasce il brano che hai candidato a Sanremo Giovani?

E’ sicuramente l’apertura di un nuovo capitolo musicale e della mia vita. Racconto le stesse tematiche di Fiori sui balconi ma da una prospettiva differente. Se prima ero sopraffatta, in Finalmente c’è un senso di rivalsa. E’ una canzone di indipendenza da chi ci fa sentire sbagliati. Racconta la mia storia, ho avuto alcune persone di fianco a me, che mi hanno sempre detto sei troppo fragile e a causa di questa fragilità non riuscirai a realizzarti. In Finalmente canto di non darla vinta. Ho capito che i nostri limiti umani, la paura, non ti impediscono di essere felice. In Finalmente c’è il motto di essere ciò che si è davvero incuranti del giudizio, per fare scelte libere e in modo onesto verso noi stessi.

Collabori ancora con Takagi e Ketra.

Con loro ho iniziato il mio percorso autoriale e anche grazie a loro ho pubblicato In foto vengo male, sono se vogliamo i miei padrini musicali.

Sei data per favorita lo sai? Come vivi questa condizione?

Io ci tengo tantissimo. Sarebbe un’opportunità infinitamente grande non avendo mai avuto un’esposizione mediatica, sarebbe l’occasione per arrivare finalmente a un gran numero di persone. Ce la metterò tutta. Sono felice dei due pezzi presentati. Prima di propormi a Sanremo ho aspettato, per quattro anni ho fatto solo l’autrice, sicuramente avevo bisogno di maturare, prendere coscienza e coraggio di espormi in un’occasione così importante e ufficiale. Spero di cuore di avere questa opportunità. Se così non sarà, sarà difficile però si va avanti. Mi sento pronta, perché saprei cogliere questa occasione al volo.

Com’è l’aria sanremese?

Io non respiro l’aria competitiva. Tra persone simili ci si piglia, stiamo vivendo tutti le stesse emozioni e sensazioni, ognuno fa forza all’altro. La musica è condivisione, probabilmente sentirò la competizione nella situazione di gara il giorno in cui mi esibirò. Sento la gioia di potermi esprimere in prima persona, mi sento fortunata.

Finalmente è un nuovo punto di partenza per un futuro disco?

Ho già dei nuovi brani. Si naviga a vista. Ho pronto un disco, le canzoni ci sono spero di avere l’opportunità di poter pubblicare un nuovo album perché vuol dire che c’è un certo tipo di riscontro.

Arrivare oggi alla presa di coscienza di essere una cantautrice invece? cosa comporta?

Inizialmente l’ho vissuta in maniera goffa, per la mole di dimensioni mai affrontate vedi alla parola immagine. Mi sono scontrata con le dimensioni che vertono intorno alla musica, da qui In foto vengo male, ho capito che non siamo solo le note che proponiamo, ma anche il contenitore che le circonda. Oggi vivo il tutto con grande gioia, mi sento fortunata perché posso fare qualcosa che mi fa stare bene. In questi giorni la cosa che spero è che tutto questo continui perché mi fa stare bene, è un pensiero se vogliamo banale. Il gusto di fare qualcosa perché sei felice, la musica è comunione e spero di farlo sempre più in grande e che mi venga data l’occasione di continuare.

 

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