EINAR: “Non voglio fare voli pindarici, ma fare le cose gradualmente”

EINAR: “Non voglio fare voli pindarici, ma fare le cose gradualmente”

Tra i dodici che si esibiranno questa sera per Sanremo Giovani, anche Einar.

Un 2018 sicuramente impegnativo per Einar, venticinquenne cubano ma prevallese doc, che subito dopo Amici, tenta l’impresa Ariston con Centomila Volte. Lo abbiamo raggiunto al telefono per farci raccontare quello che sta vivendo.

 

Il 2018 è un’annata da ricordare per te. Cosa ti aspetti da questa sera?

L’unica cosa che mi aspetto è fare bene e mettercela tutta poi quel che sarà, si vedrà da quel che farò. Cercherò di dare tutto me stesso.

Ti aspettavi di essere tra i 24 giovani?

Sinceramente no. All’inizio proprio non immaginavo di poter esser scelto, io sono fatto così. Mi son detto provo e cerco di dare il massimo, se farò bene,  andrà di conseguenza. Non me lo aspettavo, però sono qua, a conti fatti.

Le prime prove come sono andate?

Il palco è bellissimo. Io ero influenzato, raffreddato, però tutto sommato è andata bene. Cercherò di fare meglio questa sera.

Come nasce Centomila volte?

E’ un brano che mi hanno proposto Tony Maiello, Bentivoglio e Kikko Palmosi. E’ partito tutto da loro ed è un brano che mi è piaciuto da subito tanto.

Perché proprio quel brano?

Perché dentro Centomila volte riesco a vederci tante mie esperienze. Già dal primo ascolto riuscivo a metterci tante storie, lo sento mio e mi vedo a fuoco cantandolo.

Dopo Centomila volte è previsto un album?

Sto lavorando ad altri brani, sto ascoltando moltissime altre canzoni.

Che aria respiri a Sanremo?

Aria di Sanremo, strana e particolare però bella. Io non sono una persona che guarda molto alla competizione. Cerco di fare il meglio per me ed il resto viene tutto da sé. Cerco di stare calmo e tranquillo, vediamo come va.

C’è qualcosa che ti spaventa per questa sera?

Un po’ tutto, non è una cosa scontata. Sono un po’ teso, me la sto facendo sotto, però sono pronto e carico

Sei tra i nomi favoriti. Come la vivi?

Mi fa piacere che gli altri pensino che io sia uno dei favoriti però cerco di stare sempre con i piedi per terra e guardo giorno per giorno come andranno le cose. Non voglio fare voli pindarici, ma fare le cose gradualmente.

Un bilancio 2018? e buoni propositi per il 2019?

Il 2018 sembrerebbe un anno positivo. Sono stati trecentosessantacinque giorni pieni di esperienze nuove nuove. Diciamo che il bilancio giusto lo farò il 31 dicembre. Per il 2019 mi auguro di fare sicuramente ancora musica e sempre nuove esperienze. Spero che vada tutto bene.

 

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