Nel suo nono album in studio, Something Beautiful, Miley Cyrus alza l’asticella e punta al formato “opera totale”.
Non solo un disco, ma un progetto che si estende a livello visivo e concettuale, accompagnato da un visual film e dichiaratamente pensato come risposta artistica a un mondo in crisi.
Cyrus si affida a un team solido – su tutti Shawn Everett in produzione, Michael Pollack e Maxx Morando alla scrittura, Brittany Howard in feat – per costruire un concept album stratificato, a tratti visionario.
Il tutto si apre con una title track che inizia come un gospel soul dai toni vellutati ed eleganti, salvo poi virare inaspettatamente verso un climax distorto, rumorista, quasi grunge. Una dichiarazione di rottura con il “bello” prevedibile del titolo.
Da qui parte il disco che si muove su coordinate alterne più morbide ma sempre curate. End of the World flirta con la nostalgia glam-pop in stile ABBA mentre More To Lose profuma di synth-pop anni ottanta e si concede anche un assolo di sax d’altri tempi. L’emotività cinematografica domina invece Give Me Love, ballata dall’impronta universale che evita la trappola del sentimentalismo forzato.
Tra un’interlude e l’altra – utili o meno, dipende da quanto si crede al racconto in capitoli – spunta Easy Lover, traccia morbida ma tagliente sullo stile easy listening, perfetta per sintetizzare l’ambiguità affettiva che Cyrus sa evocare: “Mi fai impazzire, ma mi manchi ancora quando te ne sei andato”. L’interpretazione è sempre centrata, con quella voce roca e vissuta che è ormai marchio di fabbrica.
Il vertice? Probabilmente Walk of Fame, duetto con Brittany Howard che spinge sul pedale del teatro pop tra echi di Donna Summer e Lady Gaga. Un momento di consapevole autocelebrazione che diverte e convince.
Nel finale un’altra reminiscenza agli anni ottanta con il sax che apre Every Girl You’ve Ever Loved brano che sembra essere uscito da qualche colonna sonora di quegli anni anche per il feat. o meglio un cameo fashion più che musicale di Naomi Campbell.
Chiude il disco una oscura Reborn che ancora rievoca Lady Gaga e la conclusiva leggerezza quasi folk di Give Me Love.
Tuttavia, dietro la struttura da concept e le ambizioni dichiarate, “Something Beautiful” sembra talvolta più vetrina che visione.
La narrazione non sempre regge il passo della confezione e manca un brano davvero epocale, capace di reggere da solo il peso del progetto.
Il risultato è un disco elegante forse troppo prolisso, che conferma la versatilità di Cyrus senza però ridefinirla. Un sogno pop che sfuma con l’alba, lasciando una buona impressione ma poche tracce indelebili.
DA ASCOLTARE SUBITO
Something Beautiful – Easy Lover – Walk of Fame
DA SKIPPARE SUBITO
Un ascolta ci sta tutto. Poi sceglietene al massimo un paio!
SCORE: 6,00
Prelude
Something Beautiful
End of the World
More to Lose
Interlude 1
Easy Lover
Interlude 2
Golden Burning Sun
Walk of Fame (feat. Brittany Howard)
Pretend You’re God
Every Girl You’ve Ever Loved (feat. Naomi Campbell)
Reborn
Give Me Love
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
2007 – Meet Miley Cyrus
2008 – Breakout
2010 – Can’t Be Tamed
2013 – Bangerz
2015 – Miley Cyrus & Her Dead Petz
2017 – Younger Now
2020 – Plastic Hearts
2023 – Endless Summer Vacation
2025 – Something Beautiful
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