Recensione: MIKE PATTON, JEAN-CLAUDE VANNIER – Corpse Flower

Recensione: MIKE PATTON, JEAN-CLAUDE VANNIER – Corpse Flower

Googlando “Corpse Flower”, senza specificare che intendessi il nuovo album di Mike Patton, ho inavvertitamente scoperto di cosa si tratta.

Il Corpse Flower è un fiore, tale Aro Titano, il più grande del mondo. E anche il più puzzolente. Sembra infatti che durante la fase di fioritura emani spiacevoli effluvi… di cadavere. Per fortuna si trova in Indonesia (o per chi se la sente, a Firenze). Mike Patton ha abitato svariate volte le mie fantasie più remote, non solo in tempi adolescenziali, per questo al momento faccio un po’ fatica ad associarlo all’odore di morto. Eppure, se ci penso bene, un fiore tutt’altro che delicato e profumato è proprio l’immagine giusta per questo album. Corpse Flower è un fiore brutto. Una contraddizione in termini che ne spiega benissimo l’essenza.

Inizio l’ascolto concentrandomi sul parlato così intenso, profondo e – posso dirlo? – sensuale che faccio fatica a star dietro al pezzo nella sua totalità. Nel momento preciso in cui riprendo contatto con la musica,   però, mi rendo conto che questo non è un disco come gli altri. Intanto assieme a Mike Patton c’è un’orchestra guidata dal tocco sopraffino di Jean-Claude Vannier, arrangiatore di album sofisticati come “Histoire de Melody Nelson” di Serge Gainsburg, ma anche dei lavori di Jane Birkin, Beck, Micheal Houllebecq (lo scrittore, sì) e di svariate colonne sonore.

“Camion” è un viaggio in cui a un certo punto fa capolino persino il nostro Mastroianni, “Chanson d’Amour” è come uno Speak Easy semi-vuoto, pieno di bicchieri lasciati a metà. “Cold Sun, Warm Beer” è ipnotica, alienante, incantatrice. Intanto, si deve aspettare “Browning”, la quinta traccia, per una melodia più “semplice”, canticchiabile, onomatopeica, come suggerisce il ritornello.  Fino a quel momento, l’ascolto non è liscissimo, torno indietro, riascolto, ripercorro. Bisogna entrare nell’ottica, e serve il tempo che serve. Il punto è che la voce di Mike Patton vale già da sola qualsiasi mazurka di quart’ordine o canzone dello Zecchino d’Oro. Persino “I Puffi sanno”, cantata da lui, assumerebbe le fattezze del capolavoro, figuriamoci.

“Hungry Ghost” ha questi intermezzi penetranti di voce femminile – sono gelosa -, “Corpse Flower” è un divertente ed erotico elenco di vocaboli tri-lingue – lui che dice “Porchetta” e “Lardo” vale tutto l’album, ve lo garantisco. Poi niente, arrivo ad “Insolubles” e mi immagino destinataria di questa struggente poesia d’amore ricca di francesità. In “Top of the world” si riaffaccia uno dei tanti modi di cantare di Patton, quel suo tono roco che ci risveglia dal torpore dell’amore che ormai, lo dico, mi ha definitivamente steso.

Corpse Flower è il fiore brutto più bello che ci sia.

Score:  8,00

Tre brani da ascoltare subito: Browning – Corpse Flower – Insolubles

Quotes:  

My love, my dear love
My tender love
My burning heartMy light, my life, my beauty
My bones, my blood, my andanteI love you so much, so much
I love us when we love: as othersInsolubles
In this collapsing world
Out of the crowd
Inflexible
Insolubles
Elegant
RomantiqueI remember it all
Those umbrella rides
On the streets of our history
Pawlonias of the Furstenberg square
Shivering, dazzling
Pa la nuitInsolubles

My love, my sublime love
My wonder
My distant thunder

My love, so brut so brut
A sentinel under his tent

I stammer, I lose my breath
I love us as others
As others

Insolubles
These impossible times
Resistant
Incorrigible
Insolubles
Exigente
Poetique

And the day that we missed
The one that we preferred
The most beautiful colanders
And elongated coffees
In the garden Tuileries
The song of Mouloudji

Insolubles

Insolubles
In this collapsing world
Out of the crowd
Inflexible
Insolubles
Elegant
Romantique

Step by step, Salle playel
All Gershwin and red dress
Jesse Norman divine

I’ll remember your name
Like a treasure on the grave
Of a 20 year soldier

Insolubles

(Insolubles)

Tracklist:  

01. Ballade C.3.3

02. Camion

03. Chansons d’Amour

04. Cold Sun Warm Beer

05. Browning

06. Hungry Ghost

07. Corpse Flower

08. Insolubles

09. On Top of the World

10. Yard Bull

11. A Schoolsgirl’s Day

12. Pink and Bleue

 

Discografia solista:

1996 – Adult Themes for Voice

1997 – Pranzo Oltranzista

2008 – A Perfect Place 

2009 – Crank: High Voltage (colonna sonora per il film omonimo)

2010 – Mondo cane

2011 – La solitudine dei numeri primi (colonna sonora per il film omonimo)

2013 – Come un tuono (colonna sonora per il film omonimo)

2017 – 1922 (colonna sonora per il film omonimo)

2019 – Corpse Flower

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