Fabri Fibra torna per la seconda volta dietro il microfono di Red Bull 64 Bars.
Dopo il debutto nel 2022, il rapper di Senigallia torna con un nuovo episodio disponibile su Red Bull Droppa, accompagnato da una produzione d’eccezione che porta il format oltre i confini nazionali.
Il brano vede accanto a Fibra alla produzione tre teste di serie: Chef P, James Logan e il producer americano multiplatino Amadeus (che ha lavorato con artisti del calibro di 50 Cent, Chris Brown, Tyga e molti altri), collaborazione che porta il RED BULL 64 BARS fuori dai confini del nostro Paese.
In questo RED BULL 64 BARS FABRI FIBRA torna con un flow tagliente, lucido, quasi rilassato nella sua sicurezza, ma affilato nei contenuti. È un esercizio di stile che diventa anche dichiarazione d’identità: Fibra è perfettamente a suo agio nel ruolo di veterano del rap italiano, consapevole del suo impatto e della sua influenza. Gioca con il linguaggio (“Ti parlo in codice tipo codice rosso”), con le immagini forti (“Per questi rapper è Avetrana”), con i riferimenti colti e pop (da Kafka a Ol’ Dirty Bastard, da LL Cool J a Wanna Marchi), con ironia e intelligenza.
È amore per il rap – un amore totale, inevitabile, costante – ma è anche guerra, sfida, resistenza:
La guerra è con le rime, la pace è dei sensi”.
Fibra alterna punchline e consapevolezza politica (“Il mio supporto al rapper che per far le rime in Iran quasi è morto” in riferimento alla vicenda di Toomaj Salehi), consapevolezza del mercato e del mondo contemporaneo (“Due foto con l’influencer, poi due rime a cappella”), disillusione e passione.
“Troppo grande per dissarvi” non è solo una punchline efficace, ma una dichiarazione di posizione: il dissing può far parte del gioco, ma a certi livelli si gioca un altro campionato.
Questo RED BULL 64 BARS è un warm up in vista del nuovo disco (“Sta cominciando il caldo e c’ho il disco in uscita”), un invito al pubblico a rimanere all’ascolto e a partecipare ai live già annunciati per quest’anno, ma anche un richiamo forte: “Non imitare! Non ti limitare!”. Fibra non si limita. E nemmeno si imita.
IL TESTO
Oh, bro! Qui, fatemi posto
Ti parlo in codice tipo codice rosso
Entro, è tutto apposto, tu stai composto
Ti piace il rap? Mi spiace, è amore non corrisposto
Il rap vi odia, come l’Italia a Povia
Fumo crack a Cracovia, ho questo flow in prova, funziona?
Anche fin troppo bene quindi frate, 64 barre le ho appena cominciate
Stai pensando (cosa?) lo so a che cosa stai pensando
Sto spaccando? O non sto spaccando?
Sta cominciando il caldo e c’ho il disco in uscita
Compra il biglietto che ti aspetto in prima fila
C’è Fibra sulla base prendi nota bro, specie quando opero
Mi supero, tu sei Kurt Cobain ancora in utero
Sanremo tratta i rapper come Trump Zelensky
La guerra è con le rime, la pace è dei sensi
Tutti qui a rappare per la grana, brutto figlio di puttana
Sempre sopra il filo della lama, brutto figlio di puttana
Per questi rapper è Avetrana, brutto figlio di puttana
Dicono “Fibra ti si ama”, brutto figlio di puttana
Gossip o non gossip, questo è il dilemma
Rapper fanno testi senza vergogna
Mai copiato il flow di un altro
Ok, forse l’ho fatto, sì, lo ammetto, onesto, però non questo
Il mio supporto al rapper che per far le rime in Iran quasi è morto
Da noi è tutto l’opposto, due foto con l’influencer
Poi due rime a cappella, son tutti in copertina su Novella Bella
Sto beat martella
Il sei con il quattro, senti cosa ho fatto
Le scrivo di getto, misteri d’Egitto
Alieno nella scena, serve un mercato a parte
Ho sfondato le porte, ringrazio i supporter
Ascolto E-40, sto tra i più forti
Se non ti piace questa abbassa
Non se che Ol’ Dirty Bastard
In mezzo a mille Shakespeare c’è sempre chi ci Kafka
Tutti qui a rappare per la grana, brutto figlio di puttana
Sempre sopra il filo della lama, brutto figlio di puttana
Per questi rapper è Avetrana, brutto figlio di puttana
Dicono “Fibra ti si ama”, brutto figlio di puttana
Vivere a Milano tranquillo e sereno
È più facile che piovano fighe dal cielo
Non vado ai Party con Wanna Marchi
Sto tutto il tempo sui quattro quarti
In studio o in tour penso a scrivere
La rima è come la vita, imprevedibile, incredibile
Se metto il turbo mi fomento, ‘sto mondo mica balla un lento
Quindi attento
Se il tuo cuore fosse un club, parlerei con il dj
Gli direi: metti LL Cool J! Anzi no
Metti Drake! Anzi no, cambiamo tattica
Metti Conway The Machine così lo facciamo in macchina
Poi verso sera mi fermo per parlare, sì ma mica della scena
Chi se ne frega, guardo fuori è già mattina
Poi scrivo un’altra rima tra un divano Cassina e una base assassina
Non dimentico le facce, i beat, le barre
Per chi mi scambi? Cristicchi, Alzheimer
Io mai risposto a ‘ste bitches nei direct
Stesse domande, interviste, due palle
Troppo grande per dissarvi, pensa un po’ che fregatura
Potrei farmi tua madre perché la scena è matura
A quante barre siamo? Misura dopo misura
Son sempre innamorato perché il rap è un’avventura
Ultime otto, volevo solo rappare ma poi ho fatto il botto
Tu non mi dire non posso, è codice rosso, sfondo l’ingresso
Tu come sei messo? Sii te stesso
Dimmi chi sei, da dove vieni, se copi cosa vuoi fare?
Milano ok, un giro a piedi, comunque vengo dal mare
Fuggiamo via, sì però prima, gran finale
Non imitare! Non imitare! Non imitare!
Non ti limitare, questo è vitale, da evitare
Sempre attuale, adesso, ora
Bro! Riascoltatelo ancora, e ancora, e ancora.
ASCOLTA IL BRANO
ph: RED BULL POSSE FABRI FIBRA (ph Gabriele Seghizzi)