Recensione: THE CLASH – Sandinista!

Recensione: THE CLASH – Sandinista!

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Il 12 dicembre 1980 usciva “Sandinista!” album numero quattro dei The Clash. Un disco monumentale, un triplo album composto da 36 canzoni che conteneva tutte le influenze musicali degli anni ottanta. 

“Sandinista!” è una sorta di Mixtape degli anni ottanta dove la band si era liberata del post-punk di “London Calling” e sperimentava libera spaziando in molteplici mondi sonori. Oltre all’aspetto musicale aveva un substrato politico fervido e ben presente. Già il titolo era un potente manifesto rivoluzionario.

Uno schierarsi a favore dei Sandinisti, i guerriglieri rivoluzionari del Nicaragua e soprattutto era una scelta voluta per andare in contrasto con la premier inglese Margaret Thatcher che aveva vietato l’uso della parola Sandinista. 

Per meglio capire Sandinista bisogna sapere che è stato quasi tutto registrato agli Electric Lady Studios di New York, studi dove avevano appena registrato personaggi come Kiss, Chic e Blondie. Influenze che si sentono tutte.

In “Sandinista!” c’è jazz, elettronica, reggae, dub, funk, ska, rockabilly, rumori e c’è anche il primo esempio di rap.

La traccia d’apertura The Magnificent Seven di fatto segna la nascita del rap in Uk. Il primo esempio di rap eseguito da un gruppo di bianchi che risente tantissimo dagli ascolti americani della band prime fra tutto quella di Rapper’s delight della Sugarhill Gang. 

Quando siamo arrivati ​​a registrare Sandinista, avevamo girato la maggior parte delle parti del mondo, e questo si riflette nei testi”, ha detto il batterista Topper Headon nel 2013. “Penso che siamo stati cambiati da quello che abbiamo fatto, da quello che abbiamo visto “, ha aggiunto il chitarrista Mick Jones. “Siamo andati in questi posti e abbiamo sperimentato queste cose, e questo ha cambiato la nostra visione”.

Avevamo fatto un tour molto lungo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti”, aveva raccontato Joe Strummer, “e siamo usciti direttamente da quel tour e piuttosto che cadere esausti o volare verso le estremità opposte del mondo o qualcosa del genere, eravamo così entusiasti che siamo andati direttamente in uno studio, e la Columbia non voleva nemmeno darci del tempo [in studio]. Eravamo a New York e tutto quello che volevamo fare era registrare. Avevamo per costringerli a uscire per tre settimane all’Electric Ladyland “.

“Sandinista!” è un disco essenziale della storia della musica. Un disco senza tempo che bisognerebbe ascoltare adesso ancora di più che nel 1980 per capire come si è evoluta la musica in questi ultimi quarant’anni e rendersi conto di come i The Clash erano e sono l’avanguardia e il futuro. 

SCORE: 9,50 

DISCOGRAFIA 

1977 – The Clash
1978 – Give ‘Em Enough Rope
1979 – The Clash (U.S.)
1979 – London Calling
1980 – Sandinista!
1982 – Combat Rock
1985 – Cut the Crap

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