Recensione: MOBY – “Reprise”

Recensione: MOBY – “Reprise”

Tre elementi mi accompagnano all’ascolto di questo “Reprise” di Moby.

Il primo è che è un disco di Moby. Un disco dove la pop star reinventa e ripercorre i momenti salienti della sua carriera trentennale.
Il secondo è che è licenziato dalla Deutsche Grammophon, una label che ha una incredibile credibilità nel mondo orchestrale e classico e che ben poco si presta a progetti trasversali se non sono di grande qualità.
Il terzo è che ad accompagnare le visioni elettro pop di Moby c’è la Budapest Art Orchestra.

Ho sempre pensato che arrangiamenti orchestrali potessero impreziosire e completare ulteriormente il mondo sonoro di Moby. 

A comprova di questa mio pensiero e che questa commistione potesse funzionare è stata la sua prima collaborazione classica nel 2018 in un concerto dal vivo alla Walt Disney Concert Hall con il suo amico Gustavo Dudamel e la Los Angeles Philharmonic.

In quella occasione, forse, Moby ci ha visto lungo e questo “Reprise” ha iniziato a prendere forma, almeno nella sua mente, proprio quella sera. 

Se poi voglio inserire un quarto elemento per rendere speciale questo disco posso allora citare le numerose guest stars provenienti da tutti i generi musicali che hanno partecipato con Moby alla creazione di questo gioiello, tra queste: Alice Skye, Amythyst Kiah, Apollo Jane, Darlingside, Gregory Porter, Jim James, Kris Kristofferson, Luna Li, Mark Lanegan, Mindy Jones, Nataly Dawn , Skylar Grey e Vikingur Ólafsson. 

“Reprise” non è una semplice raccolta di brani ri-arrangiati ma una riflessione artistica su come la musica possa mutare e rinnovarsi ogni volta. Quattrodici brani che vanno dalla bellissima “Porcelain”, con Jim James dei My Morning Jacket a “Go”, “Extreme Ways” , “Natural Blues” e “Why Does My Heart Feel So Bad?”. Tra i brani anche la cover di “Heroes” di Bowie cantata da Mindy Jones. 

Il quinto elemento è il film documentario, MOBY DOC in uscita contemporaneamente con il disco, diretto e montato da Rob Bralver. Un documentario biografico surrealista narrato da Moby mentre riflette sulla sua turbolenta vita personale e sulla sua musica.

“Reprise” è un sogno, è un momento di pace, è la rappresentazione di una visione è la composizione perfetta di una serie di elementi che cementano la stima per Richard Melville Hall.

SCORE: 8,50

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO

Porcelain – feat Jim James – God Moving Over The Face Of Waters – feat Víkingur Ólafsson – We Are All Made Of Stars

TRACKLIST

DISCOGRAFIA 

1992 – Moby
1993 – Ambient
1995 – Everything Is Wrong
1996 – Animal Rights
1996 – The End of Everything (come Vodoo Child)
1999 – Play
2002 – 18
2004 – Baby Monkey (come Vodoo Child)
2005 – Hotel
2008 – Last Night
2009 – Wait for Me
2011 – Destroyed
2013 – Innocents
2016 – Long Ambients 1: Calm, Sleep.
2016 – These Systems Are Failing
2017 – More Fast Songs About the Apocalypse
2018 – Everything Was Beautiful, and Nothing Hurt
2019 – Long Ambients 2
2020 – All Visible Objects
2021 – Reprise

VIDEO 

WEB & SOCIAL

https://www.instagram.com/moby

 

 

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