Recensione: CENTRAL CEE – “Can’t Rush Greatness”

Recensione: CENTRAL CEE – “Can’t Rush Greatness”

“Can’t Rush Greatness” è il tanto atteso debutto ufficiale di Central Cee. Un album pieno di aspettative che rappresenta non solo un disco ma un manifesto della scena urban Uk.

Il rapper di West London si presenta con una sicurezza che non lascia dubbi sulla sua posizione al vertice della scena rap britannica e, ormai, mondiale.
La frase che dà il titolo al disco – un mantra che Cench ripete dal 2020 – si trasforma qui in una dichiarazione di identità:

la grandezza non si improvvisa, ma si costruisce con pazienza e determinazione.

Il percorso verso questo album è stato lastricato da una continua striscia di successi che l’hanno portato ad essere rispettato e stimato anche in America. Un caso alquanto raro nell’universo rap di oltreoceano.

Nessun altro di Londra è andato a Hollywood”, si pavoneggia su CRG

Central Cee non solo emerge, ma domina, come dimostrano i featuring statunitensi in “Can’t Rush Greatness”, che superano in numero quelli britannici.

L’album si distingue per una produzione ricercata che evita le scorciatoie del pop, preferendo dettagli sonori intriganti: dai campionamenti di Ne-Yo e Wu-Tang Clan, ai samples soul anni ’70, alla sorprendente variazione ritmica di brani come Walk In Wardrobe, dove il beat si trasforma all’improvviso, amplificando la tensione. Allo stesso tempo, brani come Gata, con le chitarre acustiche e il contributo vocale del portoricano Young Miko, dimostrano la capacità di Central Cee di pensare globalmente, strizzando l’occhio al reggaeton e al vasto mercato latinoamericano.

Ma ciò che rende “Can’t Rush Greatness” un disco veramente importante per la scena, oltre a quello di confermare il suo spessore tecnico, è l’onestà di Central Cee.
Al centro del disco c’è il contrasto tra la vita prima e dopo la fama, esplorato con uno stile personale e mai banale. Laddove altri rapper si limitano a ostentare il successo, Cench lo osserva con sguardo critico, alternando momenti di sicurezza assoluta a riflessioni più intime. In Limitless descrive la sua nuova vita come un film da cui non riesce a uscire: “I’m living in a movie but I can’t press pause”. In Top Freestyle passa dalla certezza di un prossimo numero uno in classifica (“I’ll get a No 1 album, easy”) all’ansia che tutto possa svanire:

I’m one stop and search away from the block.”

Il suo racconto del successo è intriso di contraddizioni. Da un lato, troviamo le lussuose comodità e le collaborazioni con brand come Nike e PSG; dall’altro, emerge la difficoltà di adattarsi a questa nuova realtà. In più occasioni, Cench si chiede se meriti davvero ciò che ha ottenuto o se il prezzo del successo sia troppo alto, soprattutto quando si trova a dover pagare persino i funerali dei suoi coetanei.

Se c’è una cosa chiara, è che questo album non rallenterà la sua ascesa. Come dice lui stesso, “You can’t rush greatness” – e Can’t Rush Greatness è qui per ricordarcelo.

DA ASCOLTARE SUBITO

GBP – Top Freestyle – Now We’re Strangers 

DA SKIPPARE SUBITO

48 minuti di ottimo rap made in Uk! 

SCORE: 7,75

No Introduction – Voto – 7,50
5 Star – Voto 7,00 
GATA (ft. Young Miko) Voto 7,50 
St Patrick’s – Voto 7,50 
GBP (ft. 21 Savage) – Voto 7,50 
Top Freestyle -Voto 8,00
Up North –  Voto 7,50
CRG (ft. Dave) –  Voto 8,00
Limitless –  Voto 8,00
Now We’re Strangers  Voto 8,00
Truth in the Lies (ft. Lil Durk)  – Voto 7,00
Ten (ft. Skepta) – Voto 7,00
BAND4BAND (ft. Lil Baby) Voto 7,00
Gen Z Luv – Voto 7,50
Walk in Wardrobe – Voto 8,00
Must Be Voto 7,50
Don’t Know Anymore – Voto 8,00

TRACKLIST

LA DISCOGRAFIA 

2025 – Can’t Rush Greatness

VIDEO 

WEB & SOCIAL 

instagram.com/centralcee/
centralcee.com/

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