PLAYLIST: le migliori canzoni dei BRONSKI BEAT

PLAYLIST: le migliori canzoni dei BRONSKI BEAT

Ci ha lasciato Steve Bronski, il co-fondatore del trio Bronski Beat, aveva 61 anni. 

Bronski, al secolo Steven Forrest, fondò nel 1983 la band insieme al cantante Jimmy Somerville e a Larry Steinbachek, morto di tumore nel 2016.

Indimenticabili le canzoni della band resa famosa in tutto il mondo con il singolo Smalltown Boy che raggiunge il terzo posto nelle classifiche di vendita del Regno Unito. 

La canzone fa del trio un punto di visibilità per la questione gay nel Regno Unito (tutti e tre i componenti della band sono omosessuali) ed anche il singolo successivo, Why?, affronta i temi del pregiudizio antiomosessuale, stavolta usando una formula elettronica più energica. Anche questo singolo rientra tra i dieci più venduti.

È della fine del 1984 l’album The Age of Consent, nelle cui note viene provocatoriamente incluso l’elenco delle “età del consenso”, ovvero le età oltre le quali, secondo l’ordinamento giuridico di diversi paesi, i rapporti “sessuali” tra uomini cessano di essere considerati reato. All’epoca della pubblicazione del disco tale età nel Regno Unito era di ventuno anni, tra le più alte del continente.

Anche il terzo singolo estratto dall’album, It Ain’t Necessarily So, il classico di George and Ira Gershwin tratto da Porgy and Bess, che mette in dubbio l’autenticità dei racconti della Bibbia, entra tra i primi 20 singoli venduti. Gli assoli di clarinetto del brano sono eseguiti da Arno Hecht del gruppo The Uptown Horns

Nel 1985 esce un loro disco realizzato insieme a Marc Almond, una versione del classico di Donna Summer I Feel Love, che raggiunge la terza posizione nelle classifiche inglesi, eguagliando il successo di Smalltown boy.

Ecco una playlist celebrativa con le loro migliori hit

LA PLAYLIST 

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