Intervista: UKULELE Quando canto non indosso maschere

Intervista: UKULELE Quando canto non indosso maschere

E’ romano al 100%, ha una Golf, ama le Nike e legge Pirandello. E’ questo il ritratto sui generis di UkuLele, il giovane cantante che ha all’attivo un EP, “Golf CL 92”, e un bel po’ di idee per il futuro.

UkuLele fa parte della scuola “Graffiti Pop” che include artisti come Franco126, Carl Brave, Psicologi e Masamasa. Tra tocchi pop, hip-hop e deep house, abbiamo parlato di musica ma soprattutto di amore. E anche di Youporn.

Ho sempre pensato al coatto come persona cafona, truzza, tamarra. E invece nel tuo pezzo “Coatta”, lei sembra più una radical chic sofisticata…

Coatta è un termine che uso sempre nella mia vita di tutti i giorni, per me può assumere diversi significati. Soprattutto in questa canzone, mi riferisco a quelle ragazze che si comportano in un certo modo per moda e nascondono tutte le loro fragilità, mettendosi addosso questa specie di “maschera”. Infatti non sono coatte, ma fanno le coatte.

Sei romano D.O.C. e nella tua musica si sente. “Roma é così bella che mi ha confuso”, canti in “Doppio Malto”. Oggi si parla spesso di Roma, ma in negativo: sporcizia, disservizi, passività. Come vivi questa situazione e in generale che rapporto hai con la tua città?

Roma è un posto troppo complicato, per parlarne servirebbe un’intervista a parte. Molte volte passa di moda, la gente se ne dimentica, ne parla male e ci trova qualcosa che non va. I problemi ci sono, siamo d’accordo che non sia il posto migliore dove vivere ma se ci scordiamo per un attimo delle cose negative, ci rendiamo conto di quanto sia unica. Lo dico in tutte le interviste: crescere a Roma è una cosa che potrebbe aiutare molto gli artisti nelle loro produzioni. Roma è romantica, piena di cultura e di tradizione ma può essere anche spietata, cruda e difficile. Io la amo, ma capisco che una città così contraddittoria possa non piacere a tutti.

L’amore non corrisposto è quello per la coatta o, come leggo, verso te stesso?

Io con me stesso non sono mai riuscito ad avere il rapporto che volevo. L’amore non corrisposto verso altre ragazze è frutto dell’amore non corrisposto dentro di me.

Sei innamorato?

Sì, finalmente ma non di me stesso. Con me stesso mi sono preso un periodo di tregua

Hai scritto una canzone che si chiama “Youporn” in cui passi in rassegna tutto ciò che passerà di moda. Ma siamo sicuri che anche Youporn sia una moda di passaggio? I jeans a vita bassa passano, ma il porno non conosce crisi, anzi, forse persino si evolve!

Il porno non passerà mai di moda, mai. Nessuno però, ormai, ha YOUPORN come sito di fiducia. Sicuramente neanche tu.

 In “Bugia” parli di amore non ricambiato. “Cerchiamo quasi tutti l’autodistruzione chi cerca la droga, chi cerca l’amore”. L’amore vero è quello che fa struggere?

L’amore vero è quello in cui ci si rispetta e ci si vuole bene. Anzi: il bene dell’altra persona diventa il tuo. Odio l’ossessione malata, voler possedere una persona a tutti i costi, dimenticarsi di voler bene e concentrarsi solo su se stessi.

 Meglio l’Ukulele o l’Auto-tune?

Meglio imparare a cantare, ci sto provando.

Stai per partire alla volta di un’isola deserta e puoi portare con te solo tre dischi. Quali sono?

“Astroworld” di Travis Scott, “808s & Heartbreaks” di Kanye West, “Berlin Calling” di Kalkbrenner…ma tra due minuti potrebbero essere altri tre.

Dopo questo EP, cosa succederà? Come ti vedi tra un po’?

Sto facendo un lavoro enorme insieme a Delta per cercare di trovare un nostro sound e renderci riconoscibili. Voglio fare una cosa che lasci tutti a bocca aperta. Voglio provare ad arrivare con la mia musica, senza decidere tutto a tavolino. Se la mia musica piacerà, bene. Se no…me la sentirò io.

Hai una Golf, ami le Nike, ma tra le tue influenze leggo anche Pirandello. Perché?

Perché quando sono UkuLele tolgo tutte le maschere che indosso nella vita reale per difendermi da quello che mi fa male. Non mi fido molto ma poi in realtà… mi fido sempre

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