Recensione: LIAM GALLAGHER – Why me? Why not

Recensione: LIAM GALLAGHER – Why me? Why not

Il punto è che tutti noi ci aspettiamo che Noel faccia capolino a sorpresa, ad un certo punto, a qualsiasi punto del nuovo disco di Liam Gallagher.

Perché diciamocelo: non lo abbiamo ancora accettato, anzi, forse non lo accetteremo mai. E continueremo a sperare fino alla fine che i fratelli più riottosi della storia della musica incrocino i mignoli, facciano la pace e tornino a suonare insieme e sfornare dischi. A dire la verità i dischi continuano a farli, ma ognuno per conto suo. Tipo “Why Me? Why Not”, l’ultimo lavoro solista di Liam Gallagher, appunto. Il mio preferito della coppia, il mascalzone impunito del brit pop, lo stronzo musicale per antonomasia. Mica tanto più stronzo però.

Il suo disco è piacevole, cosa che per me non è un complimento, perché io voglio essere stravolta da un disco di Liam Gallagher. Invece percepisco una gaiezza di fondo che a tratti mi infastidisce. Non c’è nulla di grezzo, impreciso, sporco: è tutto troppo pulito e ordinato per i miei gusti e secondo me, sotto sotto, pure per i suoi. Questo album, del resto, testimonia il cambiamento, la rinascita, il riscatto da una vita difficile costellata da “Fuck” buttati un po’ ovunque, tra una rissa fuori dai pub e un’intervista.

Liam è diventato grande e sembra aver trovato la pace interiore. L’insieme, infatti, è tremendamente tranquillo. Da una Manchester grigia e di mattoni, ormai vedo solo un perfetto giardinetto con l’erba appena tagliata (Non a caso, un pezzo si chiama “Meadow”).

Ok, siamo d’accordo: i ragazzi non hanno più vent’anni, ed è giusto che la musica si evolva come si evolvono le persone. Eppure guardo la copertina del disco e lo vedo ancora quel Liam Gallagher degli anni Novanta, con l’anorak, la frangia e il broncio. E’ sempre lui, nonostante fatico a pensare che dietro un pezzo come “Glimmer”, per citarne uno particolarmente allegro con brio, ci sia proprio lui. E poi “Why Me? Why Not”, poi, è un titolo che denota la solita sbruffonaggine di un tizio che non smetterà mai di sentirsi il più figo del mondo. Non ce la racconti giusta, caro Liam.

In conclusione, non posso dire che il suo disco non mi piaccia, non posso dire di non essere contenta di riascoltare la sua voce e non posso dire nemmeno che non andrò al suo concerto a Milano. Farò tutto questo perché l’amore ha alti e bassi, e non si può sperare di provare sempre l’emozione dell’inizio.

Io sono sicura di una cosa: se mai i due si ritroveranno, Noel e Liam, sarà un momento epico per tutti noi, perché tireranno fuori qualcosa di immenso. Mi piace pensare che non l’abbiano ancora fatto perché si stanno prendendo gioco di noi.

Score:  6,75

Tre brani da ascoltare subito: Shockwave – Once – Alright now

Quotes:  

Well, you went to L.A., first time under the law
Yeah, your head jumped fun, so you thought it’s time to move on
But the pretty girls from the underworld made it easier said than done
Yeah, soon enough, you were hanging out, you were back where you’d begun
But maybe it’s alright nowWell, it rained three days, so the street began to flood
Everyone took off, they said they’d had enough
Since 26, since 40 licks, you’d been moving through the fog
Yeah, you never said what you really meant, did you think that it would stop?
But, baby, it’s alright now
Baby, it’s alright nowBy the pinball lights, you got petrified
Your glass in hand, you’re staring at the walls
You could try to change, but you just stay strange
And drink away the emptiness
Paranoid the SAS will end the game by kicking in your doorBy the pinball lights, you got petrified
Your glass in hand, just staring at the walls
Yeah, you just stay strange, and you call her name
Well, sonny, she can’t hear you anymore
Sonny, she can’t hear you anymore
When the lights go down on Broadway
I could still hear all the things you used to say
From out my window
Watch the fires burn down the road
At times, I wonder if you’re listening
Now I know
At times, I wonder if you hear me
Now I know
(Alright now)

Tracklist:  

01. Shockwave

02. One Of Us

03. Once

04. Now That I’ve Found You

05. Halo

06. Why Me? Why Not.

07. Be Still

08. Alright Now

09. Meadow

10. The River

11. Gone

12. Invisible Sun

13. Misunderstood

14. Glimmer

 

Discografia solista:

2017 – As you were
2019 – Why Me? Why Not.

 

Discografia con gli Oasis:

1994 – Definitely Maybe
1995  – What’s the story (Morning Glory)
1997 – Be Here Now
2000 – Standing On The Shoulder of Giants
2002 – Heathen Chemestry
2005 – Don’t Believe in The Truth
2008 – Dig Out Your Soul

Discografia con i Beady Eye:

2011 – Different Gear, Still Speeding
2013 – BE

Video: 

 

Se ti è piaciuto ti consiglio anche: 

 

Related Posts