Intervista: DIPDOZE X LUCCICHIO – SanNoLo 2019

Intervista: DIPDOZE X LUCCICHIO – SanNoLo 2019

Che cos’è il “Festival Semiserio di SanNoLo”? È qualcosa che sta a metà tra un evento fichissimo in vero stile milanese e una festa di paese con tutto il suo divertimento goliardico.

L’intera settimana scorsa, la NoLo Week (ve l’ho detto che era fichissimo) ha visto il quartiere di NoLo costellato di eventi, inaugurazioni, feste e in particolare ospite della competizione musicale SanNoLo 2019. Il festival ha avuto luogo nel Cinema Beltrade – quale luogo più iconico della zona? – e ha visto, per tre giorni di fila, venti artisti provenienti da generi musicali completamente diversi sfidarsi a vicenda.

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Abbiamo intervistato il duo Dipdoze X Luccichio (alias Gabriele Muselli e Antonello Monnini), che ha partecipato al festival e a cui non piace rispondere alla domanda “Che genere fate?”. All’alba dell’uscita del loro primo album, “Distrazioni”, ci raccontano il loro progetto.

Come è nato il gruppo?

Dipdoze: Io ed Antonello ci conoscevamo dalle superiori e diciamo che non ci andavamo a genio. Un anno fa ci siamo incontrati casualmente in metropolitana e, scambiate due chiacchiere, abbiamo capito che potevamo fare musica assieme.

Luccichio: Gabriele mi ha proposto di venire a casa sua a sentire della musica assieme e vedere se poteva nascere qualcosa. Così è nata “Linea Gialla”. Poi la storia è continuata, ma non faccio spoiler.

È appena uscito il vostro primo album. Qual è il filo conduttore del progetto, come lo descrivereste?

Dipdoze: “Distrazioni” è un album vario. Ha moltissime sfumature. La cosa che più apprezzo è la sincerità e anche l’imperfezione. È puro.

E dopotutto è difficile scrivere su delle strumentali così pazze e diverse, Antonello ha fatto un grande lavoro. Si è totalmente lasciato andare ed è riuscito ad adattarsi al mood delle strumentali, sia a livello dei testi che dell’interpretazione.
Luccichio: Il nostro album è fresco, e non solo perché è originale, ma anche perché è stato fatto in modo molto spontaneo. A modo suo non sta in nessun genere troppo specifico. La complessità delle strumentali mi ha permesso di evolvermi con la scrittura.

Una cosa che adoro è che “Distrazioni” sia stato registrato tutto in casa, nel clima che abbiamo creato noi, senza terze persone presenti.

Se vi chiedessi di scegliere il vostro pezzo preferito dell’album, quale sarebbe?

Luccichio: Domanda complessa. Credo che “Dubito” sia il testo a cui sono più affezionato, ma il pezzo che nel complesso mi piace di più è forse “Penombra”. Va a periodi però, può darsi che domani cambi idea.

Dipdoze: Personalmente preferisco “Pallidume Pt.II”, che, tra l’altro, è la prima canzone dell’album ad essere uscita con un video musicale (girato da Bianca Burgo). Sono legato a quel brano. Ciò che ha scritto Antonello mi ha scosso profondamente, la prima volta che ho sentito il testo. Ma anche io adoro “Dubito” e “Penombra”.

Cosa vi ha spinto a partecipare al festival di SanNoLo? Come vi è sembrato farne parte?

Dipdoze: Ho partecipato a SanNoLo due anni fa e mi sono classificato secondo. È stata una bella esperienza, in cui ho avuto soprattutto modo di conoscere tante persone che facevano musica a loro volta.

Luccichio: È stata un’idea di Dipdoze. È un contesto divertente e dinamico, e a suo modo è anche un’opportunità.

Qual è il vostro obiettivo? Cosa vorreste portare di nuovo nel panorama musicale?

Luccichio: Da una parte il nostro progetto musicale è un esperimento, lo abbiamo concepito grazie alla voglia di esplorare e vedere dove saremmo riusciti ad arrivare, senza costringerci in alcun paletto. Vogliamo anche portare al pubblico qualcosa di diverso da quello che sono abituati a sentire, vogliamo stupire le persone andando a colpire dove non guardavano.

Dipdoze: Alla fine, il nostro obiettivo principale è quello di fare musica liberamente senza vincoli.

Foto sono Bianca Burgo

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