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CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (13 Giugno 2025) #NewMusicFriday

Benvenuti a Newsic Friday Vol. 24-2025, il consueto appuntamento con le nuove uscite musicali della settimana. L’estate si avvicina e con essa arrivano le prime proposte che cercano di conquistare le playlist e le spiagge, tra conferme e sorprese.

In questa selezione trovate nomi di peso e giovani artisti pronti a lasciare il segno: da Anna a Marco Mengoni, da Elisa ad Alessandra Amoroso, passando per Fabri Fibra, Capo Plaza, sangiovanni e Coez. Un panorama variegato che spazia tra pop, urban, elettronica e cantautorato, offrendo un quadro sfaccettato della scena italiana contemporanea. Pronti a scoprire chi riuscirà a trasformare la stagione in un vero e proprio tormentone? Buon ascolto e buona lettura.

Lo score medio di questa settimana è: 6,50

LA PLAYLIST

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LE PAGELLE BRANO PER BRANO

David Byrne – Voto 8,00 – Byrne torna con un affresco urbano che fonde ironia e malinconia, dove il personale si dissolve nel collettivo. Il groove accoglie le contraddizioni dell’umano, tra urla catartiche e riflessi di solitudine metropolitana. Un disco che osserva e comprende nel suo geniale stile! 

Suede – Voto 8,00 – I Suede tornano a scolpire il loro universo sonoro: basso spigoloso, chitarre taglienti e liriche torbide che indagano l’abisso interiore. Una tensione costante percorre il brano, lasciando emergere tutta la loro carica nevrotica. Ipnotico.

Mark Ronson – Raye – Voto 8,00 – L’eco di Ronson-Winehouse aleggia tra le pieghe del brano, ma il duo Ronson–RAYE sa benissimo come evitare la semplice nostalgia. La produzione è elegante, incisiva, e la voce di RAYE viaggia tra malinconia e potenza. Bomba, sì, ma con stile.

Alex Britti – Clementino – Voto 7,25 – Alex e Clementino rilanciano “Solo una volta” in una rilettura che coniuga pop e urban senza tradire l’essenza originale. Prodotto con cura e passione, il brano rinnova il classico con intensità e modernità, un incontro generazionale riuscito e coinvolgente. Ps. Io continuo a preferire l’originale! 

Thruppi – Giovanni Truppi – Alice – Sano – Voto 7,25 – Un progetto corale senza protagonismi. I testi, frutto di un lavoro collettivo, scavano nell’intimità quotidiana con precisione e forza evocativa, trasformando il dettaglio in esperienza universale. Un equilibrio solido e penetrante. Distillato.

Generic Animal – Voto 7,00 – Generic riscopre l’urgenza primitiva del fare musica: pochi orpelli, molti margini di respiro. La scrittura resta enigmatica, ma il suono — crudo, caldo, irregolare — restituisce verità. Un passo laterale che conferma coerenza e libertà.

Other Lives – Voto 7,00 – Other Lives confermano il loro percorso di raffinata evoluzione, intrecciando archi e atmosfere con un’accuratezza cinematografica sempre più incisiva. Mystic riflette una scrittura orchestrale matura e una tensione drammatica calibrata con precisione.

Limonov – Voto 6,90 – Limonov tesse un’incisione sonora densa e opprimente, dove l’elettronica sfuma in chitarre spettrali e la melodia diventa custode di un’angoscia che consuma. Camere a gas è un viaggio nell’ombra, un rituale emotivo di lenta disgregazione.

svegliaginevra – Voto 6,90 – Un racconto intimo e disilluso, tra melodie leggere e parole che pesano più del suono. Pessima idea è una resa consapevole, il diario fragile di chi impara a convivere con l’imperfezione. Non sorprende, ma colpisce piano.

Giuse The Lizia  – Voto 6,90 – Giuse The Lizia fotografa la fragilità sentimentale di una generazione che ha paura di chiamare l’amore col suo nome. Relazioni in sospeso, gesti intimi che non diventano mai scelta. Il brano è una ballata urban malinconica, sospesa tra quotidianità e rinuncia, che trova forza nella semplicità e nella scrittura diretta, arricchita dal tocco melodico di Golden Years e Fulminacci.

Fabri FibraPapa V – Nerissima Serpe – Voto 6,75 – Ironico, tagliente, iperconnesso: Fibra torna a colpire con uno sguardo lucido sulla società contemporanea, tra filtri Instagram, Gintonerie e alienazione urbana. Il beat di Zef & Marz è preciso, il ritornello di Petrella orecchiabile, ma il tutto sembra più un collage riuscito che un vero affondo.

Elisa – Voto 6,75 – Un brano carico di tensione emotiva e spinta sonora, dove il synth pop si intreccia con un retro gusto quasi celtico. Le liriche, come da tradizione, mantengono profondità e rigore, in un equilibrio tra introspezione e impeto. Un esercizio di stile solido, ma che non osa più del dovuto.

Darma – Voto 6,75 – Darma si muove tra sogno e fragilità con un brano introspettivo, che cerca il coraggio di esistere senza maschere. Il suono resta garbato e la scrittura accarezza l’anima. Un esercizio di sincerità! 

Crookers & Dwarf – Voto 6,75 – Un brano sfuggente e disinvolto, dove l’istinto plasma un mix di stili che sfuma i confini tra dance e canzone. Disco Estate è un esercizio di libertà che gioca con il caos senza perdere leggerezza. Eclettico.

Disco Club Paradiso –  Voto 6,50 – Disco Club Paradiso trasforma una passeggiata quotidiana in un’esperienza sonora da musical, tra pulsazioni disco e atmosfere cinematografiche. Un racconto lieve e coinvolgente, capace di evocare immagini con naturalezza.

Effenberg  – Voto 6,50 – Effenberg traccia un ritratto acuto della modernità lavorativa, dove la connessione costante diventa prigione invisibile. “Sogno Aziendale” mescola sarcasmo e introspezione, rivelando l’alienazione dietro il dovere di essere sempre produttivi e “umani” a metà. Un affresco lucido e inquietante. 

Marco Mengoni –  Sayf – Rkomi – Voto 6,50 – Un brano che gioca con l’ambiguità: sotto la superficie solare dell’estate, Mengoni, Sayf e Rkomi intrecciano voci e inquietudini, evocando uno spaesamento esistenziale. Una canzone pop costruita come una hit ma che sfugge alla prevedibilità e tenta la complessità.

Capo Plaza -Bresh – Tony Effe – Voto 6,50 – Capo Plaza apre una parentesi urban pop, affiancato da due volti complementari come Bresh e Tony Effe. Il risultato è un brano ibrido che unisce melodia e attitudine, tra amore , pose da club e malinconie di periferia. Funziona, ma senza scarti o sorprese. Tutto secondo copione.

Anna – Voto 6,30 – Tra reggaeton e pop elettronico, Anna sceglie la sua formula estiva. Il risultato è un brano dal piglio fiero e dal messaggio di empowerment chiaro, anche se l’esperimento, pur coraggioso, non sempre trova equilibrio. Diverso, ma ancora in rodaggio.

Alessandra Amoroso – Voto 6,30 – Alessandra funziona meglio in versione intima. Un brano che si muove tra confessione e resilienza, con il tono pacato di chi ha smesso di rincorrere approvazioni. “Io non sarei” è una ballata pop dal respiro intimista, che riflette sulla crescita personale e sull’importanza di riconoscersi anche nei propri errori.

sangiovanni – Voto 6,30 – La conferma della volontà di sangiovanni di costruirsi uno spazio personale nel pop italiano, mescolando atmosfere estive, richiami urban e introspezione. Tra chitarre leggere e ritmi tropicali, il brano oscilla tra malinconia e desiderio, trovando forza nella semplicità.

Coez – Voto 6,30 – Coez continua a calcare la strada che più gli è consona: ballad urbana asciutta, costruita su pochi elementi – voce, chitarra e malinconia – che confermano la sua vocazione cantautorale, tra amori finiti e riflessioni sussurrate.

Katana Koala Kiwi  – Voto 6,30 – Un intreccio alt-rock e suggestioni dream pop in un omaggio affettuoso e malinconico a Trieste. La scrittura è emotiva ma ancora acerba, più evocativa che incisiva. Un tentativo sincero di appartenenza.

Alice Caronna – Voto 6,30 – Alice Caronna firma un brano che unisce urgenza e leggerezza, con un pop elettronico diretto e militante. La narrazione è chiara, la forza del messaggio prevale sulla ricerca formale. Un manifesto sincero, più potente nel contenuto che nella forma.

Gin Sonic – Voto 6,30 – Un brano che celebra l’energia e la leggerezza di una notte senza fine. Il singolo racconta la spensieratezza di corse senza meta, feste improvvisate e amicizie durature. Le sonorità calde e pulsanti si mescolano a un uso sperimentale dell’armonizzatore, dando vita a vocalità giocose e a una struttura libera, che sfugge alle convenzioni strofa-ritornello.

Brida – Voto 6,30 – Brida sceglie la via dell’essenzialità emotiva, tra dolore esposto e voglia di rinascita. Il brano è sincero ma acerbo, più dichiarazione d’intenti che compiutezza artistica. Un tassello onesto in un percorso ancora in definizione.

Albe – Voto 6,30 – Una ballad pop/rock che racconta una storia d’amore convenzionale. Un inno ai legami autentici che definiscono il senso di casa e appartenenza. Un racconto intimo e universale, reso con un sound caldo e corale.

Sling – Finesse – Shiva – Guè – Voto 6,30 – GlI Sling confezionano un beat elegante e notturno, dal groove sinuoso. Finesse infonde sensualità, Shiva incide con lucidità, Guè aggiunge il solito carisma. Un brano che gioca con sensualità e pose da passerella urbana, senza stravolgere ma nemmeno deludere.

Plant – Sally CruzVoto 6,25 – Plant e Sally Cruz firmano un brano intimo e sentito, che affronta il disagio psichico con delicatezza ma senza reale tensione emotiva. Il racconto resta in superficie, più sussurrato che inciso. L’autenticità c’è!

Lysa – Voto 6,25 – Lysa costruisce un piccolo mondo emotivo fatto di sguardi rivolti al passato e desideri appena sussurrati. Il brano scorre tra malinconie controllate e aperture melodiche delicate, ma resta in una comfort zone espressiva ancora da superare.

Marshmello, Ellie Goulding & AVAION –  Voto 6,25 – Brano che unisce l’intensità vocale di Ellie Goulding al tocco levigato di Marshmello e AVAION. Una dance track costruita per funzionare, tra ganci efficaci e produzione pulita, ma senza guizzi memorabili. Convenzionale.

Zara Larsson –  Voto 6,25 – Zara si muove con naturalezza nel pop contemporaneo, fondendo echi EDM e ritmi ossessivi che scandiscono il brano. Un’esperienza sonora che non sorprende ma mantiene saldo il suo stile, tra modernità e accessibilità.

Nahaze –  Voto 6,15 – Un affresco emotivo dominato dal contrasto tra dolcezza e tensione, incarnando il tumulto delle relazioni altalenanti. Il testo, incisivo e vibrante, si intreccia a un sound che alterna fragilità e forza, restituendo un racconto sonoro di fragile instabilità. 

Skt – Voto 6,15 – SKT rende omaggio a Joe Cassano con rispetto e consapevolezza, intrecciando flow UK e memoria underground in un tributo che parla alla storia del rap italiano. Joe Cassano Tribute è un ponte sincero tra epoche e identità.

Lorenzo Fragola – Voto 5,50 – Lorenzo Fragola coniuga un’estetica estiva a un’indagine interiore, oscillando tra spensieratezza e tensione emotiva. Il brano sfiora la profondità senza oltrepassarla, offrendo un equilibrio fragile ma sincero. Un’esecuzione un po’ dozzinale e già sentita! 

Tancredi – Nashley – Voto 5,00 – Tancredi e Nashley rivisitano What Is Love, puntando tutto sull’energia del beat e su un’estetica elettronica da Boiler Room. L’operazione è funzionale, andrà bene ma priva di reale originalità o profondità: un esercizio di stile prevedibile.

Petit – Voto 5,00 – Petit si affida al reggaeton per narrare un’intimità effimera e sfumata, ma il risultato resta superficiale, privo di profondità narrativa e sonora. L’atmosfera estiva si perde in un testo ripetitivo, incapace di elevare la materia al di là della semplice descrizione.

Riki – Lorella Cuccarini – Voto 4,00 – Riki e Lorella Cuccarini confezionano un brano dal ritmo retrò, anni sessanta. Il pezzo si limita a un invito superficiale alla spensieratezza, privo di profondità e carattere. Un esercizio di stile senza mordente. Inutile! 

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