Video e Testo: DPCM SQUAD – “Una canzone come gli 883”

Video e Testo: DPCM SQUAD – “Una canzone come gli 883”

È online il video realizzato dalle star del fumetto Tito Faraci e Roberto Recchioni di Una canzone come gli 883, il brano della DPCM SQUAD, la superband nata da un’idea di Max Pezzali e Lodo Guenzi durante la quarantena per aiutare le migliaia di professionisti del mondo dello spettacolo in un momento di crisi senza precedenti.

Lo Stato Sociale ha composto per Max Pezzali una nuova canzone che riporta al giorno d’oggi il mondo descritto ai tempi degli 883. Un vero e proprio inno multigenerazionale che condensa in una sola canzone tutto l’immaginario che ha reso celebre il songwriting di Pezzali: slogan, personaggi e luoghi tratti dai cavalli di battaglia degli 883 trovano nuova vita in quella che, ironicamente, è stata battezzata “Una canzone come gli 883”.   

Tutto è nato per un gioco tra Max e Lodo Guenzi, ma il risultato è stato tanto sorprendente da spingere i due protagonisti a coinvolgere – oltre agli altri membri de Lo Stato Sociale – un inedito super team di amici/artisti: CIMINI, EUGENIO IN VIA DI GIOIA, FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, MARCO GIALLINI, J-AX, JAKE LA FURIA, EMIS KILLA, LA PINA, PIERLUIGI PARDO, PINGUINI TATTICI NUCLEARI, NICOLA SAVINO con la produzione di BOSS DOMS.

TITO FARACI, un grande amore di Max, si è occupato della produzione esecutiva mentre ROBERTO RECCHIONI ha realizzato l’artwork e sono stati affiancati dai noti registi GIORGIO TESTI e FRANCESCO CATARINOLO.   La copertina, infine, è stata realizzata da PAOLO “OTTOKIN” CAMPANA, che si è anche occupato della creazione del logo di DPCM Squad.

Nel video le immagini animate degli artisti protagonisti si sovrappongono a quelle di immagini e luoghi storici delle canzoni degli 883.

Tito Faraci è uno dei più importanti sceneggiatori italiani di fumetti. Ha creato storie per “Topolino”, “Dylan Dog”, “Tex”, “Diabolik”, “Magico Vento”, tra gli altri, ed è stato uno dei primi scrittori italiani a lavorare anche per personaggi di fumetti americani come Spider-Man, Devil e Capitan America, oltre ad aver collaborato con la Dinsney e con Feltrinelli come curatore di alcune importi collane.

Roberto Recchioni è uno dei più noti fumettisti italiani, che ha esteso la propria popolarità come personaggio influente della rete. È stato autore di storie come Dylan Dog, Tex e Diabolik. Ha creato, assieme a Lorenzo Bartoli, la serie di culto John Doe. Per Sergio Bonelli, assieme a Emiliano Mammucari, ha inventato Orfani: progetto a fumetti, con uno sviluppo multimediale, di grande successo. Recchioni ha scritto romanzi, soggetti cinematografici, servizi giornalistici e saggi. Attualmente, è curatore e sceneggiatore di Dylan Dog. 

Conosco Max da… porca miseria, oltre trent’anni. Ero arrivato a Pavia per studiare, all’università, ma poi mi sono ambientato fin troppo bene. Ho trovato nuovi amici, tra cui proprio Max. Per un po’, abbiamo avuto anche la sala prove in comune. Io amavo il post punk e la new wave, lui il rap. Era già più avanti di me. Ma poi andavamo entrambi al Celebrità a ballare (e broccolare) quello che passava il convento. Abbiamo avuto passioni e sogni in comune: la musica, certo, ma anche il fumetto. Le nostre strade poi si sono separate, ma siamo rimasti sempre amici. Grazie a un grande amico comune, Pierpa Peroni, ora ho potuto finalmente realizzare qualcosa con Max, mettendo assieme appunto musica e fumetto. A rendere ancora più bella la cosa la presenza di Lodo e dello Stato Sociale: altri amici, arrivati nella mia vita in tempi più recenti. 

A questo video ha partecipato un team di altissimo livello. Ma un ringraziamento particolare va a Roberto Recchioni (e qui si resta in tema di grandi amici), che ha fatto un lavoro superbo e ha soddisfatto richieste pazzesche, riuscendo in autentici salti mortali. Ed è riuscito a trasformare la DPCM Squad e tutto l’immaginario di Max in un grande parco giochi a fumetti .Il risultato mi sembra un miracolo. Per me, anche un po’ commovente.  So per esperienza che cosa sono quelle notti da non dimenticare. Una parte di me è ancora lì. I vent’anni non ti passano mai.” TITO FARACI

“Sono nato nel ’74. Questo significa che ho vissuto pienamente il periodo degli 883 e che gli 883, per me come per tanti, rappresentano non solo una band musicale ma il suono di una stagione della vita. Un suono che si unisce con tanti altri suoni, magari anche molto differenti, e che compone l’accompagnamento acustico dei miei ricordi. Ma la nostalgia non mi appartiene quindi non è per celebrare gli anni che furono che ho immediatamente aderito all’iniziativa di Max e Lodo, ma perché, a mio modo di vedere, la lingua di Max e dei suoi 883, è un linguaggio che rimane attuale, vivo, diretto e fresco, come è sempre stato. E poi perché è un’operazione giusta, fatta con l’intento giusto, dalle persone giuste, per le persone giuste. E, infine, perché ho iniziato a canticchiare la canzone sin dal primo momento che l’ho sentita.” ROBERTO RECCHIONI

“Uno momento da ricordare che solo il lockdown nella sua assurdità poteva regalarmi… ritrovarsi grazie a Pierpa in un gruppo su whatsapp con stimati colleghi, artisti, star del fumetto etc  Un progetto incredibile dove ognuno ci ha messo del suo, e con tanto entusiasmo e poche risorse abbiamo creato qualcosa di davvero speciale per una buona causa”. GIORGIO TESTI

Quando mi è stato proposto di collaborare al video musicale: una canzone come gli 883 ho subito accettato perché sapevo di poter sfruttare al meglio, la mia esperienza da regista nel mondo dell’animazione. Lavorare a questo progetto è stato un’esperienza unica, per prima cosa il progetto è per una causa nobile: infatti il ricavato andrà tutto in beneficenza. E poi non succede mai di poter lavorare con tutti questi grandi artisti. Certo la difficoltà principale è stata riuscire a trovare un modo per utilizzare al meglio le riprese fatte con lo smartphone durante il lock down, che non hanno proprio uno standard professionale… ma poi è arrivata un’idea semplice ma efficace, concretizzata dai disegni di Roberto Recchioni: collocare quelle immagini all’interno di un fumetto, usando come scenari dei disegni che rappresentano il mondo degli 883. I cantanti sono in bianco e nero, perché prendono vita e si animano come se fossero disegnati in quel momento, invece gli sfondi sono colorati, come la copertina di una graphic novel.” FRANCESCO CATARINOLO

Oltre a quello ufficiale uscirà nei prossimi giorni uno speciale progetto in cui al posto degli artisti coinvolti ci saranno molte delle persone che lavorano abitualmente dietro le quinte del mondo della musica e dei concerti.

Tutti i proventi del brano andranno in beneficenza: il progetto supporta infatti l’iniziativa di Spotify COVID–19 Sosteniamo la musica, un fondo lanciato in tutto il mondo per individuare soluzioni a sostegno di artisti, musicisti, autori, tecnici, di coloro del settore che sono stati maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia di Coronavirus. In Italia il fondo arriva grazie a Music Innovation Hub ed è promosso da FIMI.  Per ogni euro donato a Music Innovation Hub, infatti, Spotify ne verserà un altro, raddoppiando così i fondi messi a disposizione per sostenere il mercato italiano della musica.

IL TESTO 

Tranquillo siam qui noi filosofi playboy
Zerbini alle otto e mezza puntuali al bar
Lei sicuro non verrà, lei sicuro non ci sta
Tacchi a spillo e sguardo da star
E gli amici che ti vedono con lei
Sanno già che il gol tu non lo segnerai
L’ultimo passaggio non lo azzecchi mai
Ora e sempre pedalare e cazzi tuoi
Tutti con i culi a terra e i Roy Rogers come jeans
È una quotidiana guerra
Cisco versami una Pils
E le tipe non capiscono
Gli anni d’oro che svaniscono
Le menate son da panico per me
Che vado quasi al massimo
Persi sulla provinciale
Con le birre e il temporale
Senza donne da chiamare
Cuore, sfiga e pedalare
Queste sono le notti da ricordare
Tranquillo siam qui noi con il mito di Happy Days
Parcheggiati un’ora prima sotto casa di lei
Che parlerà con noi, che si farà il DJ
Lasciandoci la pasta al forno dei suoi
In provincia nella nebbia
E con il freddo che fa, ah
Qualcuno va come una scheggia in moto in due
E forse si salverà
Tutti amici delle donne
Che non ci staranno mai
Sta sereno hai un bel rapporto e non lo rovinerai
E le tipe non capiscono
Gli anni d’oro che svaniscono
Le menate son da panico per me
Che vado quasi al massimo
Persi sulla provinciale
Con le birre e il temporale
Senza donne da chiamare
Cuore, sfiga e pedalare
Queste sono le notti da ricordare
Queste sono le notti da
Un’estate caldissima,
L’inter e la Nazionale
Un caffè, una sigaretta e un Uomo Ragno di quartiere
E se non sarà bellissima
Almeno è una botta sicura
Era la mia ignoranza adesso è la tua cultura
Cisco stappa l’ultima e si va
E passa la paura
Queste sono le notti da ricordare
E le tipe non capiscono
Gli anni d’oro che svaniscono
Le menate son da panico per me
Che vado quasi al massimo
Persi sulla provinciale
Con le birre e il temporale
Senza donne da chiamare
Cuore, sfiga e pedalare
Queste sono le notti da ricordare
Perse sulla tangenziale
Con le birre e il temporale
Senza maschi da chiamare
Cuore, sfiga e pedalare

Fonte: LyricFind

WEB & SOCIAL 

www.musicinnovationhub.org/progetti/covid-19-sosteniamo-la-musica

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