Recensione: FKA TWIGS – “Eusexua”

Recensione: FKA TWIGS – “Eusexua”

Dopo cinque anni di silenzio discografico, FKA twigs ritorna con “Eusexua”, un album che esplora territori sensoriali inediti, unendo erotismo, spiritualità e un’elettronica ipnotica.

L’artista britannica (il suo vero nome è Tahliah Debrett Barnett) ci invita in uno spazio fluido dove corpo e anima si incontrano, sfidando i confini della percezione e della connessione.

Il disco si snoda attraverso il titolo-manifesto. Eusexua è infatti il suo statement, un neologismo che twigs definisce come uno stato trascendentale raggiungibile attraverso sesso, meditazione o musica. Non è solo una parola, ma un’esperienza sonora che vibra lungo le 12 tracce dell’album, in un equilibrio tra intimità e catarsi collettiva.

Il disco si apre con la title track Eusexua, un brano che traduce questo stato in una pulsazione costante e in synth avvolgenti, mentre la voce aerea di twigs canta:

“And if they ask, you say you feel it, but don’t call it love”.

Un’introduzione che svela immediatamente la direzione emotiva e sonora dell’album: un mix di sensualità e trascendenza.
La successiva Girl Feels Good è un inno alla celebrazione del piacere femminile, in cui synth riverberanti e melodie distorte si intrecciano per creare un’esperienza quasi aliena e psichedelica. “When a girl feels good, it makes the world go around”, proclama twigs, trasformando la traccia in una celebrazione della sensualità universale.

Ogni brano di “Eusexua” si evolve, danzando tra generi e influenze, dal garage-alieno di Perfect Stranger, passando alla dancefloor che diventa un rituale collettivo come nella techno distopica Drums of Death o  Room of Fools, brano scritto nel bagno di un club durante le riprese di The Crow, è spinto da un basso profondo e da una struttura ritmica frenetica che simula l’intensità di una notte in discoteca. 

Con Sticky Fka di crogiola in una malinconia liquida che ricorda in qualche modo Bjork. La profondità continua in Keep It, Hold It brano che si snoda su una tastiera quasi prog ossessiva e ripetitiva per poi aprirsi in battiti elettronici. 

Il ritmo riprende con Childlike Things, uno dei pezzi migliori, dove Fka si confronta in un hyperpop con North West, la figlia undicenne di Kanye West che gioca con Fka rappando in giapponese. 

La profondità emotiva di “Eusexua” prosegue con “Striptease”, dove Fka si spoglia metaforicamente, rivelando fragilità e desiderio attraverso un’elettronica minimalista, caratterizzata da synth eterei e una melodia che si evolve in una tempesta drum’n’bass.

Opening me feels like a striptease”, ammette, trasformando la vulnerabilità in una forma di potere.

Chiude il disco 24hr Dog, l’abbandono totale a un partner, in un’atmosfera ipnotica e rarefatta fatta di pad ambient e pulsazioni lente e Wanderlust forse il brano che ha la struttura melodica pop più marcata. 

La produzione, curata insieme a Koreless, è precisa e profondità: suoni metallici, glitch, frammenti vocali e beat complessi si intrecciano per creare un universo sonoro alieno ma accessibile.

La voce di FKA twigs, leggera ma titanica, rimane al centro: evoca, sussurra, graffia e si perde, adattandosi a ogni sfumatura emotiva. È il filo conduttore di un disco che, pur flirtando con il pop, rimane fedele alla sua natura sperimentale.

“Eusexua” non è solo un album, ma un’esperienza. FKA twigs dimostra ancora una volta di essere una delle voci più innovative e coraggiose della scena contemporanea, trasformando la pista da ballo e i suoi dintorni  in uno spazio libero e fluido.

DA ASCOLTARE SUBITO

Room of Fools  – Sticky – Childlike Things (feat. North West) 

DA SKIPPARE SUBITO

Nulla! Bisogna immergersi nell’esperienza sensitiva di Fka e nella sua visione futuribile del pop. 

SCORE: 8,00

Eusexua – Voto 8,00
Girl Feels Good – Voto 7,50
Perfect Stranger – Voto 7,75
Drums of Death (feat. Koreless)-   Voto 7,75
Room of Fools – Voto 8,00
Sticky – Voto 8,00
Keep It, Hold It – Voto 7,50
Childlike Things (feat. North West) Voto 8,00
Striptease – Voto 7,75
24hr Dog – Voto 8,00
Wanderlust –

I VOTI DEGLI ALTRI 

Nme: Voto 10,00
Consequence: Voto 9,10
Pitchfork: Voto 9,10 
The Indipendent: Voto 8,00
The Observer :Voto 8,oo
Rolling Stone: Voto 8,00
The New York Time: Voto 8,00
The Guardian: Voto 8,00

TRACKLIST

LA DISCOGRAFIA 

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