Recensione concerto – THE WEEKND: un altro campionato. Il secondo concerto

Recensione concerto – THE WEEKND: un altro campionato. Il secondo concerto

Ogni concerto è una esperienza, un momento da vivere e soprattutto condividere con qualcuno. Ieri e oggi a Milano sono stati in 160.000 a condividere l’esperienza dell’After Hours til Dawn Tour di The Weeknd.

Il tour dei record, il migliore dell’anno, come molti l’hanno definito, era impossibile perderselo.

La prima tappa di ieri è stata un grande successo e Abel Makkonen Tesfaye, il vero nome di The Weeknd, aveva entusiasmato e convinto tutti. 
Un grande show, un grande palco, grandi effetti e un greatest hits di successi dall’inizio alla fine. 

Come avrei potuto esimermi da assistere a questo concerto?

Impossibile soprattutto perché questo forse è l’ultimo concerto di The Weeknd nella forma e nell’attuale nome.
Come muterà e cosa resterà di The Weeknd o di Abel lo scopriremo solo in futuro. 

Arrivo verso le 20…
Lo devo dire. Siamo privilegiati. Un braccialetto black mi dà l’accesso ad una terrazza rilassante che mi godo tutto in attesa della serata in compagnia di vippame vario da evento imperdibile (io ho riconosciuto solo Rovazzi, Mengoni, Elisa, Dardust, Angelina ma sicuramente la terrazza era piena di personaggi della musica e dello spettacolo). 

L’impatto del palco da qui in alto è impressionante. La scenografia di fondo è una città futuristica distopica.
Silhouette di grattacieli argentati attraverso i quali passano i raggi del sole (quello vero) al tramonto.

Tra i grattacieli riprodotti si scorge la Cattedrale di San Paolo, la Cn Tower di Toronto e l’Empire State Building di Ny.

Dal palco parte una passerella che sarà lunga più di cento metri e nel mezzo una divinità argentata. Una cyborg immensa (realizzata da Hajime Sorayama) quasi come fosse un totem alieno che sovrasta il mondo di The Weeknd, mentre in fondo alla passarella un altro palco circolare e una immensa luna che illumina la notte. 

Alle ore 21 precise le luci si accendono.

Inizio con il botto, parte la musica con Dawn Fm e Take My Breath e il pubblico è già caldo! 

Tra luci, laser, effetti visivi, fumo, nebbia e lingue di fuoco un corpo di ballo di una trentina di danzatori e danzatrici e sul palco il batterista Ricky Lewis e Patrick Greenaway chitarrista, bassista, tastierista e polistrumentista. 

E poi lui! Il sopravvissuto, la divinità del pop che entra tutto vestito di bianco con una maschera argentata quasi da gladiatore dello spazio ad illuminare il nuovo mondo con le sue canzoni, il suo ritmo e la sua energia. 

Due ore di spettacolo durante le quali la pop star canadese compie un percorso quasi concettuale.
La luna, il robot-totem, la città che si incendia, si distrugge e poi lui che risorge verso metà spettacolo togliendosi la maschera e risorgendo dalle ceneri. 
Il tutto cantato come se fosse il disco, preciso, acusticamente perfetto, intenso e penetrante. 

Collante di tutto è poi la musica. Tutte hit, tutti successi, tutte tirate, tutte da ballare. 

Ultimo elemento della perfezione dello show è il pubblico.
Infinito, attento, cantante e illuminante grazie ai braccialetti luminosi che tanto vanno di moda per creare le scenografie. 

Confesso che in molti momenti mi sono venuti i brividi per maestosità e l’imponenza scenografica dello show.  
Difficile trovare un difetto, un qualcosa che non è funzionato.
Non ho nemmeno litigato con la security, non c’erano zanzare e il clima era piacevole (dopo la devastazione dei giorni scorsi a Milano) non faceva né caldo, né freddo. 

Se proprio, proprio, proprio devo trovare qualcosa che non era al massimo era la mancanza di una band vera e propria. 
Forse non sarebbe stata funzionale per come era impostato il tutto. 
E seconda cosa il tutto forse mancava un po’ di cuore e di empatia. 
Lui perfetto ma forse troppo plastico, troppo preconfezionato! 

Ma questi sono dettagli. La serata perfetta per condividere una emozione musicale. 
Questo è il fascino della musica, soprattutto se davanti ti trovi The Weeknd. 

Senza ombra di dubbio un altro campionato! 

SCORE: 9,00

LA SCALETTA 

Ad aprire lo show il dj e producer canadese Kaytranada e il producer americano Mike Dean.

Dawn Fm
Take My Breath
Sacrifice
How do i make you love me?
Can’t feel my face
Lost in the fire
Hurricane
The Hills
Kiss Land
Often
Crew Love
Starboy
House of balloons
Heartless
Low life
Reminder
Party Monster
Faith
After Hours
Out of Time
I Feel it coming
Die for You
Is there someone else?
I was never there
Wicked games
Call out my name
The Morning
Save your tears
Less than zero
Blinding Lights
Tears in the Rain
Creepin’
Popular
In Your eyes
Moth to a flame

LA GALLERY 

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