Recensione: BRUCE SPRINGSTEEN – The Rising

Recensione: BRUCE SPRINGSTEEN – The Rising

In attesa dell’uscita del nuovo album del Boss riproponiamo la recensione di un disco pubblicato nel 2002.

Riproponiamo le recensioni originali di dischi del passato 

L’attesa è finita. “The Rising”, dopo 18 anni, è il primo album di Bruce Springsteen and The E Street Band. Un ritorno in piena regola, aggrappato al rock tradizionale, che questa volta canta l’America ferita dopo l’11 settembre. 

Un disco profondo, solido, un appello rivolo alla gente per ‘risalire’ (The Rising), dopo il vuoto incolmabile lasciato dai fatti terroristici che nel settembre 2001 hanno provocato una ferita al cuore dell’America e degli americani, che sarà molto difficile rimarginare. 

Il Boss ha scelto come sempre la musica per parlare ai suoi fan, analizzare un momento storico molto difficile , insicuro. La gente si attendeva una risposta dal cantante più rappresentativo della working-class e Bruce non si è fatto pregare e ha replicato con un disco che parla , senza demagogia e linguaggio ‘politichese’, l’ombra oscura invisibile della ‘paura’ che avvolge gli Stati Uniti. Fotografie di sentimenti che si trasformano in poesia universale, storie della gente comune. 

Un disco ricco di emozioni e stati d’animo: la disperazione, il dolore e la speranza: proprio quest’ultimo un sentimento che non deve mai spegnersi nell’anima di un uomo, un ultimo appiglio per riemergere, trovare la forza di non arrendersi mai. Quindici brani da ascoltare e risentire, analizzare e dibattere, per capire la profondità di pensiero che il Boss ha sviluppato per “The Rising”. 

Il disco si pare con una ballata in puro Springsteen style “Lonesome Day” .
Dal sound acustico a quello elettrico si snodano le parole di “Into The Fire”, track che nell’inciso ripete in maniera ossessiva ed in successione parole come (fede/speranza/amore). Poi arriva “Empty Sky”, dove il tema dominante è il dolore, sentimento che si evince anche in un’altra traccia “You’re Missing” . “The Rising” , un inno incalzante che invoca la ‘risalita’ difficile, impervia , ma doverosa e umana, sicuramente una live track da ovazione; “Waitin’ On A Sunny Day” e “Countin’ On A Miracle” sono i testi che parlano di riscossa e di speranza. 

Oltre al suono roccioso di The Rising si levano anche le melodie arabeggianti di “Worlds Apart” e la folk song di “Further On”. Lampi del miglior Springsteen, lineare e intenso.
Un disco di rock onesto ed intelligente. La chiusura dell’album è affidata a due brani struggenti “Paradise” e “My City Of Ruins”. 

Un lavoro splendido , pronto a far riflettere il pubblico del rock, capace di risvegliare sentimenti da qualche tempo accantonati; ma soprattutto il ritorno di una delle più grandi rockstar ed autori del pianeta…. Da ascoltare assolutamente.

Voto: 9,00
(04 Agosto 2002)

Track list:

01. Lonesome Day 
02. Into the Fire 
03. Waitin’ on a Sunny Day 
04. Nothing Man 
05. Countin’ on a Miracle 
06. Empty Sky 
07. Worlds Apart 
08. Let’s Be Friends 
09. Further On (Up the Road) 
10. The Fuse 
11. Mary’s Place 
12. You’re Missing 
13. The Rising 
14. Paradise 
15. My City of Ruins 

Discografia:

1973 – Greetings from Asbury Park, N.J.
1973 – The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle
1975 – Born to Run
1978 – Darkness on the Edge of Town
1980 – The River, doppio
1982 – Nebraska
1984 – Born in the U.S.A.
1987 – Tunnel of Love
1992 – Human Touch
1992 – Lucky Town
1995 – The Ghost of Tom Joad
2002 – The Rising
2005 – Devils & Dust
2006 – We Shall Overcome: The Seeger Sessions
2007 – Magic
2009 – Working on a Dream
2012 – Wrecking Ball
2014 – High Hopes
2019 – Western Stars

I Video: 

 

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