NGN – Next Generation Newsic – UTAH

NGN – Next Generation Newsic – UTAH

Si definiscono “soliti bravi ragazzi”. Che siano bravi non è in discussione, ma sui “soliti” avremmo qualcosa da dire. Perchè gli Utah, così si chiamano, non si fanno certo domande banali. Per esempio una di queste è “Chi sei tu?”

Immaginatevi in pieno lockdown, in preda alla monotonia di una notte insonne. Immaginate una moltitudine di domande che vi martellano la testa, e a cui non sapete darvi risposta. E infine, immaginate che giunga a infastidirvi anche la più difficile: “Chi Sei Tu?”. E’ quello che è successo agli Utah, che però hanno deciso di prendere chitarra, un foglio ed una penna e farci una canzone. Si chiamano Jacopo, Martina, Samuele, Marco e Stefano, e vi raccontiamo… chi sono loro.

Partiamo dal vostro nome, che non affonda radici nelle vicinanze ma abbastanza lontano Perché proprio uno stato americano e perché proprio Utah?

JACOPO, cantante: Il nome Utah in realtà proviene dalla mia passione per la cultura nativo-americana e la per la montagna. Infatti uno dei significati del nome Utah è “figlio della montagna”.

Come vi siete conosciuti?

JACOPO: Io e Marco, ovvero il cantante ed il chitarrista, dopo un’esperienza con un precedente gruppo abbiamo deciso di formare gli Utah. In seguito poi, tramite amicizie in comune, si sono aggiunti anche gli altri componenti del gruppo.

Vediamo chi siete, presentatevi e datevi un aggettivo per ognuno di voi!

MARTINA, tastierista: Siamo quei soliti “bravi ragazzi”, siamo quello che raccontano le nostre canzoni. Un aggettivo per ognuno di noi, bella domanda, proviamo! Jacopo è impulsivo, Marco saggio, Io, Martina, direi sincera, Stefano è sorprendente, Samuele è versatile.

E’ appena uscito il singolo “Chi Sei Tu?”. Siete giovanissimi, ma avete già le idee chiare su chi siete o siete ancora alla ricerca di voi stessi? Insomma, c’è un posto nel mondo per voi o si vaga alla ricerca?

JACOPO: Nonostante la giovane età sono anni ormai che lavoriamo ai nostri singoli e alle nostre sonorità, da prima che prendesse piede il progetto “UTAH”. Quindi sì, siamo più che sicuri di avere le idee chiare su chi siamo, sappiamo muoverci in sintonia, riusciamo a capire le esigenze di ogni componente, c’è stima reciproca. Il nostro posto nel mondo lo conosciamo molto bene!

Utah_cover_ChiSeiTu

La cover del singolo “Chi Sei Tu” degli Utah

La canzone nasce da un momento di introspezione e solitudine. I vari lockdown vi hanno aiutato a essere più produttivi dal punto di vista musicale?

SAMUELE, batterista: Per quanto paradossale sì, durante il primo lockdown – in cui è nata “Chi sei tu?” – abbiamo passato molto tempo con i nostri strumenti e ci siamo sempre inviati delle produzioni, da cui tra l’altro sono nate quasi tutte le canzoni che fanno parte del nuovo progetto. Ma questa è un’altra storia…

E sempre per restare in tema, la pandemia secondo voi ci ha aiutato un po’ a ritrovare noi stessi e a capire di più le nostre esigenze e quelle del prossimo, o è l’ennesima storia che ci siamo voluti raccontare e, in fondo in fondo, siamo più smarriti di prima?

STEFANO, bassista: La risposta sta nella domanda, ci ritroviamo più smarriti di prima perché per la prima volta siamo stati costretti a fare i conti con noi stessi… e da se stessi non si scappa. Abbiamo avuto modo di conoscerci ed in certi casi accettarci, ma una volta tornati alla “libertà” ci siamo trovati ancora più confusi.

Voi che siete una band dovete per forza di cose lavorare insieme e giungere a delle soluzioni che mettano d’accordo tutti voi. Avviene in maniera semplice o è faticoso?

MARCO, chitarrista: Per fortuna avviene in modo abbastanza naturale. Come detto prima abbiamo avuto modo ma soprattutto il piacere di conoscerci, ma conoscerci davvero. È successo più di una volta che ci piacesse così tanto un riff al primo ascolto che la canzone, compresa di testo scritto al momento, sia nata in meno di 10 minuti.

“Chi sei tu?” parte anche dall’idea che per capirsi davvero, bisogna prima di tutto essere sinceri con se stessi. Mica facile, vero?

MARTINA: Citando un altro nostro inedito “Non è facile”, affatto ! Abituati a vivere e rapportarci sempre in modo poco sincero in base alla persona che si ha davanti, è facile dimenticarsi chi siamo veramente.  Ma per ricordarselo, basta davvero chiederselo.

Utah_band

Gli Utah

 Il brano può descrivere un momento di stasi, di noia. Ecco, parliamo della noia: è necessaria, è uno stimolo? Oppure è un mostro da fuggire?

JACOPO: “La vita umana è un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, intervallato da momenti fugaci di piacere”, questo è quello che avrebbe detto il triste Schopenhauer, noi invece non siamo d’accordo. La noia è necessaria e spesso può rappresentare un momento davvero produttivo, da non confondere con l’ozio!

Il 2022 è alle porte. Facciamo un bilancio di quest’ anno che sta per concludersi e una previsione per cosa vi augurate o aspettate per prossimo anno?

SAMUELE: Beh, possiamo dire che questo 2021 è stato un anno davvero intenso per noi, abbiamo arrangiato e registrato il nostro nuovo progetto, abbiamo firmato per la label Troppo records e i prossimi brani saranno distribuiti da Universal Music. Ma non finisce qui: ci terremo impegnati anche nel 2022 con l’uscita di altri due brani! Ops spoiler.

WEB & SOCIAL

IG- _utah.ufficiale_

Related Posts