UN’AVVENTURA: ESCE OGGI AL CINEMA IL FILM CON LE MUSICHE DI BATTISTI

UN’AVVENTURA: ESCE OGGI AL CINEMA IL FILM CON LE MUSICHE DI BATTISTI

L’amore sboccia tra le musiche di Battisti e Mogol: “Un’avventura” è un moderno musicarello che racconta di due ragazzi innamorati, interpretati da Laura Chiatti e Michele Riondino, sullo sfondo degli anni Settanta.

“Maneggiare con cura”: dovrebbero scriverlo su ogni disco di Battisti. Confrontarsi col suo repertorio è un’operazione complessa e rischiosa. Qualsiasi tentativo di reinterpretazione dei suoi brani è un atto di puro coraggio, usare le sue canzoni in un musical – “Un’avventura”, in sala dal 14 febbraio – è un vero azzardo. E poi diciamolo, dire “musical italiano” (o peggio: “commedia musicale romantica”, come ho letto da qualche parte) non preannuncia certo scenari rosei, anzi, stride un po’. Il nostro cinema ha tanti meriti, ma non può vantare una tradizione in materia di musical: il rischio che un film del genere si riveli di basso livello c’è.

E’ vero, stiamo mettendo le mani avanti: non abbiamo ancora visto “Un’avventura”, ma è meglio pensare al peggio ed essere piacevolmente sorpresi che dare sfogo a facili entusiasmi e tornare a casa pentiti di aver speso 10, forse 12 euro di biglietto. Mi siederò in sala preoccupata, lo ammetto. Un po’ prevenuta, non lo nascondo. Ma se dovrò ritrattare, prometto sullo stesso Battisti che lo farò.

Partiamo da quello che sappiamo già. La regia è di Marco Danieli, classe 1976, giovane promessa del cinema italiano e vincitore  del David di Donatello 2017 come miglior regista esordiente per il lungometraggio “La ragazza del mondo”. “Un’avventura” è (solo) il suo secondo film.  I protagonisti sono Laura Chiatti, protagonista indiscussa della commedia italiana e Michele Riondino, attore più incline ai sofisticatismi. Entrambi sono giovani e bellocci. Le location promettono bene: il film è tutto girato in Puglia, tra Lecce, Francavilla Fontana, Tricase e Triggiano. Il trailer, un po’ meno. Si avvertono chiaramente gli anni Settanta, ma un po’ intrisi di clichè: la luce che vira al seppia, le atmosfere hippy, bacetti scambiati su tappeti di vinili,coreografie in stile Hair e look gipsy.

Si preannuncia una storia d’amore struggente che segue il classico iter “amore-distacco-ritorno di fiamma-finale inaspettato”. Lui non canta malissimo, lei, ahimè, non si direbbe un’ugola d’oro. In sovrimpressione leggiamo: “La più grande storia d’amore mai raccontata”. Forse è un po’ azzardato osare tanto – con l’amore al cinema non si scherza! – ma a Mogol il film è piaciuto e a suo dire, sarebbe piaciuto anche a Lucio. Questa potrebbe essere l’unica, sola ragione per andare a vedere “Un’avventura“, ma anche la prospettiva di un karaoke improvvisato in sala non è male. Del resto, alzi la mano chi riesce a non cantare “Dieci ragazze”, quando parte.

Dieci imperdibili di Battisti e Mogol

  • Io vivrò (senza te)
  • Uno in più
  • Acqua azzurra, acqua chiara
  • Un’avventura
  • Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto
  • Non è Francesca
  • Il vento
  • Dieci ragazze
  • Ladro
  • Balla Linda

 

(Red)

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