Video: COMA_COSE – “Guerre Fredde” e “La Rabbia”

Video: COMA_COSE – “Guerre Fredde” e “La Rabbia”

Sono on line i due Lyric Video di Guerre Fredde e La Rabbia, i brani che compongono DUE, il nuovo EP dei Coma_Cose.

La band sceglie ancora una volta di mettere al centro le parole con due videoclip originali che lasciano al pubblico un fermo immagine dei loro testi profondi e intensi.

Abbiamo deciso di fare due Lyric Video per dare una continuità stilistica al progetto – ha spiegato Fausto Lama-  abbiamo sempre pensato che questi fossero brani soprattutto “da ascoltare”, sia per la produzione ma soprattutto per l’importanza dei testi. Nei due video quindi al centro c’è la musica, noi e le nostre parole e speriamo che questa sintesi arrivi anche al pubblico.”

 

I video sono molto simili ma non identici, come i brani rappresentano due aspetti di uno stato d’animo e ricalcano i temi dell’Ep a partire dalle scelte cromatiche; il blu per La Rabbia, il rosso nella clip di Guerre Fredde. I protagonisti, immobili uno accanto all’altro, come se fossero in due scene diverse, vicini ma distanti, sono California e Fausto che si alternano nei primi piani. Al termine del video l’unico momento di contatto sono le mani dei due che diventano strumenti per avvicinarsi, per comunicare. Sullo sfondo mentre l’inquadratura stringe sulle mani, si sente un tintinnio che sembra quasi indotto dal vento; un respiro profondo necessario, dopo aver attraversato le emozioni più forti.

I video, entrambi registrati prima dell’entrata in vigore delle attuali norme governative, sono stati scritti e diretti da Fausto Lama, mentre riprese, montaggio e post  produzione sono di Mario Zanetta e Sebastiano Scala.

L’EP 

DUE rappresenta un lato nuovo, un B side artistico, uno scorcio forse più nascosto ma molto significativo sulla continua crescita musicale e personale dei Coma_Cose. DUE come i brani presenti, DUE come California e Fausto lama, ma DUE anche come l’unita alla base di qualsiasi società, sicuramente di quella da cui gli artisti osservano la vita e chi la abita.

LA PRODUZIONE 

Stabberha firmato le produzioni di entrambi i brani presenti all’interno del progettouscito perAsian Fake/Sony Music.Questo EP, pensato e realizzato ben prima dell’attuale emergenza sanitaria, assume oggi ulteriori significati in un periodo caratterizzato da una necessaria solitudine. DUE  diventa oggi l’involontario manifesto di un periodo inatteso e difficilmente immaginabile, in cui la solitudine e la rabbia mostrano una sfaccettatura diversa da quella nota, ma che la musica riesce ancora una volta a raccontare.

IL TESTO 

Guerre Fredde

La tua solitudine
Sai, è perfetta così
E lo capirai (Lo capirai)

Negli occhi avevi così tanta umanità
Che se avessi pianto sulla luna
L’avresti colonizzata
Altro che russi o americani, altro che sonde
Le nostre guerre fredde riscaldate al microonde
Per non morire di fame, te li ricordi bene
Quei giorni con i crampi nello stomaco
E addominali contratti
Come quelli che a noi, lo sai
Non ci rinnovano mai
Qui nella mia città c’è una astronave fascista (Ah)
Una sala da ballo tutta fatta di marmo
Dove chi si saluta balla l’ultimo tango
E far sembrare così facile (Eh)
Dirsi: “Ciao”, “Arrivederci”, oppure: “Addio”
Sopra un binario
Io che non so chiudermi la bocca
Figurati un sipario

La tua solitudine
Sai, è perfetta così
E lo capirai
Malgrado l’inquietudine
Delle tue scelte stupide (Eh)
Che anche se arrivi al culmine
La vita dura un fulmine, eh (Dai)

Dai, alzati dal letto (Yeah)
Collega il petto (Ah) coi cinque sensi
Guarda lo specchio (Ehi)
Chi c’è riflesso? (Ehi) Due occhi persi (Ehi)
Come gli amici, come un bel ricordo
E non pensare oggi cosa metto
Pensa oggi cosa tolgo, e poi
Esci fuori, urlalo al mondo
Che sei diverso (Che sei diversa)
Arriva in fondo ad ogni sfida
E lascia indietro ogni bara
Come quando il sole cala
E la tua ombra si allontana
Basterebbe dirsi

La tua solitudine
Sai, è perfetta così
E lo capirai (Yeah)
Malgrado l’inquietudine
Delle tue guerre stupide (Eh)
Che anche se arrivi al culmine
La vita dura un fulmine

Avrei voluto solamente (Ah)
Che mi dicessero fa niente (Eh)
Magari un matto alla stazione
Oppure con una canzone

La tua solitudine è perfetta, ah-ah
La tua solitudine è perfetta

“La rabbia”

Sì che li ho visti, corpi neri nel mare (Ah)
Rosso di sangue che infuria
Chicchi di uomo, semi di anguria
Chi li spunta non urla (Ehi)
Rimane zitto, poi si nasconde
Li dà in pasto alle onde
Mediterraneo, nuovo Acheronte
Sì che li ho visti, io ho pensato alla vita
Dove nasciamo, dove ci porta
E quanto sia relativo il senso di colpa
Sì che le ho viste, anime perse coi domiciliari (Ah)
Io che ho sciolto le note, ma coi Do micidiali (Yeah)
Ho sempre avuto le tasche più vuote di tutti
Sì che li ho visti distrutti, i sogni di essere adulti (Ah)
Senza ferite, qui da una vita, cerco di mettere i punti
E ho fatto le cose peggiori
A quella bambina che ride sopra la credenza dei miei genitori
Sì ma purtroppo li ho visti
Soldi neri, nasi bianchi, teste fuse (Eh)
Facce viola, buste aperte, vene chiuse (Eh)
E ora so cos’è una dipendenza
L’effetto che può dare il crack
Di un cuore che si spezza

Così si scrive un’altra pagina di cronaca nera
Ognuno con le sue colpe (Ah)
Ognuno con la sua galera
E io che cerco la pace
Che cerco una fuga, che cerco evasioni
Come agli uccelli per volare via lontano
O come alle stagioni
Servirebbe più maggio (Yeah-yeah)
Per allungare la primavera
Servirebbe coraggio (Yeah-yeah)
Per trattenere una lamentela
Perché a nessuno gli frega
Di quando commenti ciò che fa la gente (Ah)
Ognuno ha la sua storia (Yeah)
Ed ogni storia è differente (Yeah)

No, non sprecare la rabbia (Yeah-yeah, yeah-yeah, ah)
No, non sprecare la rabbia (Ah, ah, ah)
No, è l’unico consiglio sensato che abbia da darti
No, non sprecare la rabbia
Non sprecarla

WEB & SOCIAL 

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