Venezia 81: Wishing on a Star
Presentando in sala il film, Kerekes ha spiegato di avere rimandato per anni questo lavoro perché sentiva l’astrologia come un tema molto lontano da sé. Ha ripreso in mano il progetto solo dopo aver visto Luciana de Leoni d’Asparedo all’opera con i suoi clienti: “non c’era nulla di più cinematografico di Luciana, dei suoi gesti e delle sue parole” secondo il regista, e così la produzione è partita, seguendo per alcuni anni le vite dei protagonisti.
Wishing on a Star è un film che ha poco di esoterico, mistico o divinatorio; al contrario è un film molto terreno che segue letteralmente la vita di sei persone alle prese con un desiderio che si fa motore delle loro vite: ritrovare l’amore che si è perso, sistemarsi, fare un figlio.
Luciana, consulente astrologica, assegna ad ognuno – quasi matematicamente – la destinazione in cui passare il giorno del proprio compleanno, con lo scopo di rinascere sotto un’altra costellazione e avere un’altra chance, quella di una vita di cui siamo padroni di noi stessi.
Non c’è nulla di più universale che cercare la propria felicità con i propri mezzi e questo film ce lo mostra in una chiave umoristico/ironica, senza prendersi troppo sul serio e proprio per questo riesce a trovare una chiave in cui riesce trascinare lo spettatore nelle storie di ogni personaggio e persino a commuovere.
Il film proseguirà il suo cammino in concorso al Toronto Film Festival, speriamo che trovi anche fortuna con una distribuzione nel nostro paese.