SANREMO 2025 – SERENA BRANCALE: “Anema e Core”, un omaggio alle radici e alla world music

SANREMO 2025 – SERENA BRANCALE: “Anema e Core”, un omaggio alle radici e alla world music

Serena Brancale sarà in gara al Festival di Sanremo 2025 con il brano dal titolo Anema e Core.

Serena, dal suo esordio ad oggi, ha conquistato il pubblico e la critica con la sua incredibile personalità artistica.
Polistrumentista, performer e compositrice, negli anni ha unito la passione per il soul, l’R&B e il jazz ad una spiccata propensione alla sperimentazione e contaminazione.

Da “Galleggiare” presentato al Festival di Sanremo nel 2015, con la sua musica ha attirato l’attenzione di rinomati esponenti del jazz italiano e di importanti producer internazionali del calibro di Quincy Jones.

Ecco cosa ci ha raccontato prima della sua partecipazione al Festival. 

L’INTERVISTA 

Serena, partiamo dal titolo del tuo brano: Anema e Core. Qual è il significato dietro questa scelta?

Volevo mantenere il titolo in napoletano perché Anema e Core è un’espressione che mi rappresenta.

Quando parlo, la gente spesso mi dice: “Tu sei anema e core”, perché metto sempre il cuore in quello che faccio. Inoltre, volevo rendere omaggio a Pino Daniele, un artista che mi ha ispirato tantissimo e che mi ha insegnato quanto sia importante scrivere nella propria lingua, nel proprio dialetto.

Lui ha dato dignità al napoletano nella musica italiana, e io cerco di fare lo stesso con il barese.

Da quando ho lasciato la Puglia, ho capito ancora di più quanto fosse preziosa per me, un po’ come succede con le storie d’amore a distanza: solo quando ti allontani vedi la bellezza di ciò che hai sempre avuto vicino.

Questo brano è la mia dichiarazione d’amore alla musica e alla mia terra. Per me anema e core è un modo di vivere, non solo un sentimento. Sono cresciuta in una famiglia che ha sempre messo il cuore in tutto ciò che faceva, e questa canzone porta con sé proprio questo spirito.

Nel tuo percorso artistico il dialetto ha acquisito un ruolo sempre più centrale. Come lo vivi?

Scrivere in barese per me è un modo di restare legata alle mie radici. Il dialetto è verità, è espressione pura.

Quando compongo, non parto mai dall’inglese o dall’italiano, ma dal mio dialetto, che è la mia lingua più istintiva.

Ricordo che Quincy Jones, ascoltando un mio brano, pensava che stessi cantando in napoletano! Invece era barese. Per me è stato un grande riconoscimento.

Durante la serata delle cover duetterai con Alessandra Amoroso su If I Ain’t Got You di Alicia Keys. Come nasce questa scelta?

Quando devi scegliere una cover devi trovare un brano che ti rappresenti. Anema e Core racconta la mia parte più libera, gitana e folk, mentre If I Ain’t Got You mette in evidenza il mio lato soul e gospel.

Inoltre, per Alessandra questo brano ha un valore speciale: lo ha cantato al provino per Amici.

Noi non ci conoscevamo di persona, ma ci siamo trovate subito in sintonia. Cantare insieme questo pezzo è stato naturale e bellissimo. Lei è stata generosa, mi ha detto: “Questo è il tuo momento, io sono qui per sostenerti”. Non è una cosa scontata nel nostro ambiente.

In questi anni hai esplorato diversi generi musicali. Come definiresti oggi la tua musica?

Mi piace pensare che non appartenga a un solo genere, ma che sia world music. La musica non deve essere una gabbia, voglio poter cantare un pezzo jazz, poi scrivere una salsa o fare una pizzica. Ho sempre ammirato artisti come Jovanotti, che hanno saputo reinventarsi senza essere incasellati in un’unica etichetta. Per questo, dopo dieci anni, tornare a Sanremo con un brano che mi rappresenta in modo autentico è fondamentale per me.

Questa partecipazione a Sanremo segna un nuovo capitolo per te?

Assolutamente sì. Oggi ho una consapevolezza diversa rispetto agli esordi. Prima nascondevo alcune parti di me, privilegiavo il lato più “autoriale” e lasciavo in ombra quello più leggero, pop e festoso. Adesso invece voglio mostrare tutto, perché fa parte di me. Ho capito che l’artista non deve avere paura di esprimersi a 360 gradi.

LA SERATA DELLE COVER

Nel corso della serata delle cover Serena sarà accompagnata sul palco dell’Ariston da Alessandra Amoroso, una delle cantanti più amate del panorama musicale italiano. Le due artiste, unite da una grande stima artistica e un forte attaccamento alla loro terra, canteranno insieme “If I Ain’t Got You”, iconico brano di Alicia Keys.

Durante il corso della kermesse, l’artista porterà sul palco un brano che celebra l’essenza più autentica dell’amore, un sentimento puro che si esprime senza riserve. In un mondo dove spesso i sentimenti vengono filtrati, nascosti o mascherati per paura di essere giudicati, questo brano ci ricorda che amare davvero significa mostrarsi per ciò che si è, senza vergogna né timore, mettersi a nudo donandosi completamente a un’altra persona.

“Il titolo Anema e Core richiama un’espressione tipica napoletana, oltre ad essere un omaggio a uno degli artisti che più mi hanno ispirato, Pino Daniele. Poche parole semplici, istintive, di pancia, ma potenti” racconta l’artista.

IL TOUR 

Il 7 giugno porterà la sua musica sul palco della Cavea Auditorium Parco della Musica, per uno speciale live.

WEB & SOCIAL 

www.instagram.com/serenabrancale/
www.tiktok.com/@serenabrancaleofficial

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