SANREMO 2020: Pinguini Tattici Nucleari “Sanremo è la risposta ai nostri anni da sfigati”
Fino a un paio di anni fa erano una band di nicchia, ma dopo il loro ultimo album “Fuori dall’hype”, i Pinguini Tattici Nucleari sono arrivati al grande pubblico.
Ora sono al Festival di Sanremo, con il brano Ringo Starr, e sono inaspettatamente tra i più apprezzati. Si sono posizionati terzi nella prima serata, colpendo la giuria demoscopica, e terzi anche dopo la serata delle cover, ottenendo apprezzamenti anche dall’orchestra. Ma lo spettacolo dei Pinguini deve ancora iniziare. Finito il Festival saranno impegnati in un tour nei palazzetti di tutta Italia, pronti a far divertire i fan con la loro energia.
L’influenza della cultura pop nelle loro canzoni
Siamo cresciuti tutti con la cultura nerd. Veniamo da una storia di “mezzo bullismo” e di conseguenza abbiamo trovato altri mondi distanti da quello reale che ci potesse contenere. Le serie tv, i fumetti e i videogiochi sono state delle modalità con cui siamo riusciti a sfangare la nostra adolescenza, ma prima di tutte queste è venuta la musica. Questo Sanremo è la nostra risposta a quegli anni in cui eravamo degli sfigati.
Il rapporto giovani – veterani
Il grande discrimine che si può creare adesso riguarda il digitale. Noi siamo tra i primissimi gruppi che sono nati con il digitale. Questa cosa di saper utilizzare il mondo digitale a vantaggio del proprio progetto musicale aiuta sicuramente di più noi giovani. Quindi se dobbiamo aiutare i più attempati penso che sia solo su questo discorso. Avere un contatto diretto con le persone sui social è un vantaggio più per gli artisti che per il pubblico. Noi stiamo ore a leggere i commenti e nella collettività di voci sta al musicista cosa ascoltare di più o di meno. Secondo me quelli della nostra generazione l’hanno capito più facilmente perché ci sono dentro
Le ispirazioni
La più grande conquista che vogliamo raggiungere è riuscire ad essere atemporale. Pensando ai grandi cantautori, che cantavano di periodi storici ben definiti, a un certo punto diventano figure retoriche, e questo è l’augurio più grande che i può fare a qualcuno che scrive canzoni. Le ispirazioni non sono solo di tipo cantautorale, ma anche dal punto di vista tecnico. La tecnica è una cosa importante, ed è l’unione tra la tecnica e il sentimento giusto dato al testo che rende un brano eterno.
Per quanto riguarda i generi siamo molto eterogenei, ma questo non crea muri tra di noi, ma solo ponti di collegamento.
Il nome del gruppo
Il nome è una dissonanza cognitiva. Non sappiamo benissimo da dove arriva, sappiamo che è una birra. Da ragazzini abbiamo visto questo nome fuori da un pub, ci è piaciuto. Spesso le più grandi cose della vita nascono davanti ad una birra. È un nome strambo e bislacco, all’inizio ci vergognavamo un po’ del nome, ma ora lo portiamo nel cuore perché ci ricorda i tempi in cui non avevamo alcuna preoccupazione e ci interessava solo suonare nella nostra saletta.
Il medley “Settanta Volte”
La prima cosa che si intuisce è la cronostoria, partendo dagli anni ’50 con “Papaveri e papere” fino ad arrivare all’anno scorso con “Rolls Royce”, la prima chiave di lettura deve essere quella temporale. Poi ci sono ovvie scelte dinamiche e musicali, a livello di tonalità, bpm e altre cose tecniche, ma c’è anche una certa idea, sentendo le citazioni, di crescita. All’inizio è “piccolina piccolina”, poi c’è un “salirò” a metà, arrivando all’esplosione di tracotanza di “Rolls Royce”. In pochi hanno individuato questo nostro intento di dare un macro-senso di lettura al medley. Chiaramente lo one-shot della televisione non permette di intuirlo immediatamente. È stato un lavoro di mesi, e alla fine è stato tutto bruciato in quei minuti di esibizione e siamo contenti di come sia andata.
Discografia Pinguini Tattici Nucleari
2014 – Il re è nudo
2015 – Diamo un calcio all’Aldilà
2017 – Gioventù brucata
2019 – Fuori dall’hype
2020 – Fuori dall’hype – Ringo Starr (Sanremo 2020)
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