Recensione: MINISTRI – “Cronaca nera e musica leggera”

Recensione: MINISTRI – “Cronaca nera e musica leggera”

A tre anni da “Fidatevi”, tornano i Ministri con Cronaca nera e musica leggera. Un Ep. Quattro canzoni e chi come me ha seguito i Ministri sin dagli albori della loro carriera musicale, capirà l’affermazione: Finalmente i Ministri sono tornati. Quattro canzoni segnate dall’urgenza di espressione di rimarcare il territorio. 

Di una cosa bisogna dare atto ai Ministri di essere una delle poche band della scena indie rock che non ha mai passato quella sottile cortina per cui per avere successo bisogna per forza scadere nel politically correct e strizzare l’occhio alle radio. Ed è di questa coerenza artistica che la band meneghina ha fatto il suo manifesto. Cronaca nera e musica leggera è un Ep di qualità per le scelte musicali e la capacità di osservazione e di comunicazione che cela al suo interno. Che Dragogna fosse un’ottima penna lo sanno tutti, che i Ministri abbiano sempre e comunque qualcosa da dire di concreto, è anch’esso un fatto noto.

A fare presagire quella violente urgenza di cui è contrassegnato il disco, ci ha pensato Peggio di Niente il primo singolo. Un brano che sa raccontare una sensazione comune a molti nell’ultimo anno e mezzo segnato dalla pandemia: l’alternanza di emozioni, l’eccitazione nel sentirsi volare, lo smarrimento del cadere, il buio per sempre, con un forte citazionismo alla Nina di De Andrè.

Bagnini pone il focus su il senso di colpa. L’effimero che circonda la nostra società. Le notizie false che spacciamo per vere, l’uguaglianza concetto talvolta inconcepibilmente difficile. La speranza che vada tutto bene, la sensazione di aver capito questa società come i bagnini che comprendono il mare.

Bisogna avere coraggio canta Autelitano in Inferno. Il coraggio di andare all’inferno, il coraggio di  non restare in ordine sparso ad aspettare un segno dall’alto. Il coraggio di prendere una scelta senza per fora cadere in compromessi.

Cronaca nera e musica leggera è la canzone manifesto dell’Ep (da cui prende il titolo) è  il ritorno alla violenza musicale. Delle contrapposizioni nel nostro comune vivere dove alla cronaca sempre più nera si contrappone una musica sempre più leggera incapace di lasciare il segno, svegliare le coscienze o semplicemente incapace di aggiungere un pensiero critico e non omologato

La linea melodica del disco è segnata da chitarre sempre in primo piano e ritmica dettata da Michele Esposito e la sua batteria, lasciando il basso in secondo piano.

La forza di questo Ep è la coerenza dicevo, ma anche l’urgenza espressiva e di interpretazione dote insita al trio milanese. I Ministri sono tre identità differenti ma il singolo non esisterebbe senza la presenza degli altri due. La penna di Dragogna viene supportata dall’intenzionalità vocale di Autelitano e dai giochi ritmici di Michele.

Il senso di un buon disco è la capacità di saper raccontare qualcosa, una visione, una prospettiva, farla percepire, Cronaca nera e Musica leggera ne è prova e in un mondo musicale dove ultimamente le eccezioni alle regole del marketing sono sempre più rare, i Ministri alzano l’asticella e dimostrano ancora una volta di esserci.

SCORE: 9,00

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO

Peggio di Niente – Bagnini –  Inferno

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2006 – I soldi sono finiti
2009 – Tempi bui
2010 – Fuori
2013 – Per un passato migliore
2015 – Cultura generale
2018 – Fidatevi
2021 – Cronaca nera e musica leggera

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