Recensione – ENRICO RUGGERI – “La Rivoluzione” [Traccia per traccia]

Recensione – ENRICO RUGGERI – “La Rivoluzione” [Traccia per traccia]

L’importanza dei testi è essenza di questo nuovo disco di Enrico Ruggeri. Un album che è il racconto di un preciso punto della strada della sua vita. 

Enrico guarda al suo futuro, ma riflette sul presente e soprattutto sul passato. Una strada percorsa e da percorrere, con fatica ma senza arrendersi, tra rapporti umani, persone incontrate, sogni, paure, emozioni vissute, occasioni colte e anche perdute. 

Un intenso racconto di un passaggio, quello dall’adolescenza all’età adulta. Una storia comune a tutti noi raccontata delicatamente e intimamente da Enrico.

Sotto il profilo musicale nulla da eccepire. Enrico si è preso tutto il tempo per suonare in modo minuzioso e metodico.
Ha pure scritto un “Decalogo della buona musica” da seguire pedissequamente punto per punto. 

Brani che spaziano tra il pop e il rock. Ci sono anche assonanze: il basso iniziale della La fine del mondo fa ricordare quello dei Simple Minds in Waterfront, così come l’inizio di Vittime e colpevoli sembra avere preso in qualche modo ispirazione da How Soon Is Now degli Smiths.

Nel disco lavora con Andrea Mirò in “Gladiatore” e di Massimo Bigi in “La Rivoluzione”, “Non sparate sul cantante”, “Parte di me” e “Glam bang”.

Ci sono anche due featuring: con Francesco Bianconi in “Che ne sarà di noi”, amicizia nata due anni fa a Musicultura, e con Silvio Capeccia in “Glam bang”, insieme al quale 50 anni fa (1972) aveva fondato gli Champagne Molotov, prima dei Decibel.

IL RACCONTO TRACCIA PER TRACIA 

Magna Charta” è una sorta di bilancio e allo stesso tempo una dichiarazione programmatica
La Rivoluzione”, racconta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, con uno sguardo affettuoso alla mia generazione.
La fine del mondo”, in bilico tra sentimenti e voglia di combattere,
Non sparate sul cantante”, metaforica cavalcata sul ruolo dell’artista nel mondo di oggi.
“Parte di me”, racconta del dolore di una perdita.
Che ne sarà di noi”, in bilico tra speranza e smarrimento (e qui c’è un Francesco Bianconi che aggiunge poesia con la sua voce profonda ed evocativa). “Alessandro”, la storia vera di un mio amico fraterno costretto a una non vita da una terribile malattia.
“Gladiatore” si torna al mio “nuovo rock”.
“Vittime e colpevoli” il risvolto epico-orchestrale del “nuovo rock”
“Glam bang” la parte più coinvolgente (con un esplosivo finale cantato da Silvio Capeccia).
“La mia libertà”, epico e struggente racconto di un suicidio, in stile Jacopo Ortis.

La colonna sonora per proseguire il percorso della vita, con una gran voglia di vivere senza età! 

SCORE: 7,15

DA ASCOLTARE SUBITO

La rivoluzione – Che ne sarà di noi – Alessandro

DA SKIPPARE SUBITO

Nessuna. Bisogna ascoltarlo e leggere il suo racconto. 

TRACKLIST 

DISCOGRAFIA 

1981 – Champagne Molotov
1983 – Polvere
1984 – Presente studio-live
1985 – Tutto scorre
1986 – Enrico VIII
1988 – La parola ai testimoni
1989 – Contatti
1990 – Il falco e il gabbiano
1991 – Peter Pan
1994 – Oggetti smarriti
1996 – Fango e stelle
1997 – Domani è un altro giorno
1999 – L’isola dei tesori
2000 – L’uomo che vola
2003 – Gli occhi del musicista
2004 – Punk prima di te
2005 – Amore e guerra
2007 – Il regalo di Natale
2008 – Rock Show
2009 – All in – L’ultima follia di Enrico Ruggeri
2009 – Il regalo di Natale
2010 – La ruota
2012 – Le canzoni ai testimoni
2013 – Frankenstein
2014 – Frankenstein 2.0
2015 – Pezzi di vita
2016 – Un viaggio incredibile
2019 – Alma
2022 – La Rivoluzione

VIDEO

WEB & SOCIAL 

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