Intervista: ENRICO RUGGERI: “La Rivoluzione” racconta la storia di un gruppo di ragazzi che stava aspettando il futuro 

Intervista: ENRICO RUGGERI: “La Rivoluzione” racconta la storia di un gruppo di ragazzi che stava aspettando il futuro 

“La Rivoluzione” è il nuovo disco di ENRICO RUGGERI, un album che parla di rapporti umani, di sogni adolescenziali e di una generazione che si è scontrata con la vita, rappresentata dall’iconico scatto di copertina, una foto della classe di Enrico Ruggeri al Liceo Berchet, anno scolastico ‘73/’74.

Undici brani che delineano un concept album autobiografico, con racconti e suggestioni esaltati dall’inconfondibile timbro vocale di Enrico e dalla cura del suono in fase di registrazione.

IL RACCONTO DEL DISCO 

Ho passato la vita a fare 1 album all’anno e poi a un certo punto ho saltato 3 anni. Questo disco, quindi, arriva dopo un lungo periodo di lavoro e programmazione, per me è come se fosse un best of, in cui ho raccolto le canzoni più belle che ho scritto in questi ultimi anni.

È un album che mi è costato tanto lavoro, tanti giorni passati con gli amici in studio, da Fortu Sacka a Sergio Bianchi (già mio ingegnere del suono in anni precedenti). Sono stati fondamentali anche la creatività della band, Marco Montanari, arrivato in corsa, e Massimo Bigi, che firma con me alcune canzoni alle quali ci siamo approcciati in maniera diversa, partendo da un suo spunto e elaborandolo.

Ho pensato a lungo alla copertina, ma dato che questo è un album che parla di rapporti umani, di generazioni, di sogni dell’adolescenza, della vita che si scontra con quello che pensavamo la vita avrebbe dovuto essere, mi è sembrato naturale tirare fuori una foto del liceo. In quell’immagine ci sono non solo i miei sogni, ma di tutti i ragazzi, qui c’è una generazione che vide arrivare la Lotta Armata, le bombe di Piazza Fontana, l’eroina, l’Aids che portò a una retromarcia nella liberazione sessuale… ma anche tanti tipi di musica, suonata bene, che hanno segnato la storia. Ed ora veniamo da un periodo logorante, che ha esasperato la solitudine, in cui abbiamo ascoltato poco.

Ecco, sono cambiate tante cose ma la voglia di fare musica è sempre la stessa.

L’album si apre con “Magna Charta”, una sorta di bilancio e allo stesso tempo una dichiarazione programmatica, che prepara a “La Rivoluzione”, che racconta il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, con uno sguardo affettuoso alla mia generazione. Poi si comincia a picchiare duro, con “La fine del mondo”, in bilico tra sentimenti e voglia di combattere, e “Non sparate sul cantante”, metaforica cavalcata sul ruolo dell’artista nel mondo di oggi.

Il trittico sull’interiorità si apre con “Parte di me”, che racconta del dolore di una perdita, prosegue con “Che ne sarà di noi”, in bilico tra speranza e smarrimento (e qui c’è un Francesco Bianconi che aggiunge poesia con la sua voce profonda ed evocativa) e “Alessandro”, la storia vera di un mio amico fraterno costretto a una non vita da una terribile malattia.

Con “Gladiatore” si torna al mio “nuovo rock”, che trova in “Vittime e colpevoli” il suo risvolto epico-orchestrale e in “Glam bang” la sua parte più coinvolgente (con un esplosivo finale cantato da Silvio Capeccia).

Il finale è “La mia libertà”, epico e struggente racconto di un suicidio, in stile Jacopo Ortis.

Un album che mi mette a nudo più di tante parole.

Il disco è la storia di tutti noi. Tutti abbiamo pensato nell’adolescenza che la nostra vita andasse in un modo e poi è diventata qualcosa di diverso. 
Ho voluto pertanto raccontare la storia di un gruppo di ragazzi del 73-74 che stavano aspettando il loro futuro.

LE RIVOLUZIONI 

Nella mia vita ho sempre cercato di fare rivoluzioni e ogni volta che faccio un disco ci metto qualcosa. Rivoluzione è una parola grossa ma comunque è un tentativo, un qualcosa!

LA MIA GENERAZIONE 

Il mondo è in mano ai sessantenni. La mia è una generazione letteraria. 
Quando mi guardo allo specchio ho in mente un’altra cosa rispetto a quello che si vede all’esterno. Anche quando suono con le persone con le quali ho suonato da sempre non vedo le loro facce, la loro età anagrafica, ma piuttosto percepisco le loro anime.

LA LETTERATURA RUSSA

Dostoevskij mi conosce più di quanto mi conosco io. 
Ho letto per anni letteratura russa e continuo e continuerò ad essere un grande lettore di scrittori russi. 

LA MUSICA E LA GUERRA 

La canzone cosa può fare? Ci sono stati anni in cui artisti hanno modificato le conoscenze: Bob Dylan, John Lennon erano dei punti di riferimento e avevano un seguito incredibile.

Oggi non è più così, il ruolo del musicista è completamente diverso. Il periodo storico è diverso ma continuo a pensare che gli artisti abbiano una versione del mondo da ascoltare. 

GLI OSPITI

Il cantautore ha lavorato per due anni a tutti i brani dell’album, con la collaborazione di Andrea Mirò in “Gladiatore” e di Massimo Bigi in “La Rivoluzione”, “Non sparate sul cantante”, “Parte di me” e “Glam bang”.

Il disco contiene due featuring: con Francesco Bianconi in “Che ne sarà di noi”, amicizia nata due anni fa a Musicultura, e con Silvio Capeccia in “Glam bang”, insieme al quale 50 anni fa (1972) aveva fondato gli Champagne Molotov, prima dei Decibel.

È prodotto da Enrico Ruggeri con Fortu Sacka e Sergio Bianchi. Hanno suonato Paolo Zanetti (chitarre), Francesco Luppi (tastiere), Stefano Marlon Marinoni (sax), Davide Brambilla (fiati) e Andrea Mirò (archi). 

LA TRACKLIST

1.      Magna Charta   
2.      La Rivoluzione
3.      La fine del mondo
4.      Non sparate sul cantante
5.      Parte di me
6.      Che ne sarà di noi FEAT. FRANCESCO BIANCONI
7.      Alessandro
8.      Gladiatore
9.      Vittime e colpevoli
10.   Glam bang FEAT. SILVIO CAPECCIA
11.   La mia libertà

IL TOUR 

Queste le date dell’instore tour in cui Enrico Ruggeri incontrerà i fan e firmerà le copie del nuovo album:

5 aprile alle ore 18.00 presso la libreria laFeltrinelli di TORINO – P.zza C.L.N.
8 aprile alle ore 18.30 presso la libreria laFeltrinelli di MILANO – Piazza Duomo
11 aprile alle ore 18.00 presso la libreria laFeltrinelli di GENOVA – Via Ceccardi
13 aprile alle ore 18.00 presso la libreria laFeltrinelli di BOLOGNA – Piazza Ravegnana
21 aprile alle ore 18.00 presso la libreria laFeltrinelli di CATANIA – Via Etnea
20 aprile alle ore 18.00 presso la libreria laFeltrinelli di PALERMO – Via Cavour

Enrico Ruggeri tornerà in concerto da aprile con “La rivoluzione – il tour”. Queste le prime date:

2 aprile al Teatro San Domenico di CREMA
9 aprile al Teatro Nazionale di MILANO
21 aprile al Teatro Ambasciatori di CATANIA
26 aprile al Teatro Olimpico di ROMA
30 aprile al Teatro Cavallino Bianco di GALATINA (Lecce)

WEB & SOCIAL 

Enrico Ruggeri ha aperto il canale TikTok dove ripercorre la storia del rock, dei suoi personaggi e delle grandi opere, condensando in pochi minuti le lezioni tenute al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nel periodo in cui aveva una Cattedra.

www.enricoruggeri.me
www.facebook.com/tuttorouge
www.instagram.com/enrico_ruggeri

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