Recensione: DJ KHALED – “Khaled Khaled”

Non c’è nulla da dire, Khaled Mohamed Khaled per questo suo nuovo disco ha chiamato intorno a se la super league della musica. 

DJ Khaled in questi anni è riuscito a costruire una carriera di hitmaker che lo ha reso universamente amato nel mondo dell’hip hop. Lui è l’anello di congiunzione tra la trap più oscura e il pop più scintillante. 

Nel suo sigillo numero dodici Khaled ci ha messo il meglio. Un’ora scarsa di musica per 14 canzoni  (molte già pubblicate)  dove racconta e spazia tra i generi e le influenze e lo fa con i vari protagonisti.

C’è tutto. Dalla trap profonda (“Every Chance I Get” [feat. Lil Baby e Lil Durk]) ai caraibi (We Going Crazy” [feat. H.E.R. e Migos], dal rock con il samples di ‘Layla’ di Eric Clapton (“I Did It” [feat. Post Malone, Megan Thee Stallion, Lil Baby e DaBaby]), fino al reggae (Where You Come From” [feat. Buju Banton, Capleton, Bounty Killer]) realizzato con l’icona del genere Buju Banton.

Nel mezzo c’è il pop, quello che funziona e fa fare stream e view. La lista è lunghissima: Post Malone e Megan thee Stallion, Justin Timberlake, Justin Bieber, Cardi B e poi ci sono gli intoccabili: Drake, Nas e Jay-Z che chiudono il cerchio.

“KHALED KHALED” è un super party in piscina. Il miglior auspicio per iniziare questa stagione nello stile di Khaled e del suo marchio di fabbrica: “We The Best Music”… Another one, DJ Khaled. 

SCORE: 7,50

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO

Thankful” [feat. Lil Wayne e Jeremih] – “Sorry Not Sorry” [feat. Nas, Jay-Z & James Fauntleroy & Harmonies By The Hive] – Where You Come From” [feat. Buju Banton, Capleton, Bounty Killer]