Recensione concerto: TRAVIS SCOTT fiamme, fumo, musica e pioggia [Gallery e scaletta]

Recensione concerto: TRAVIS SCOTT fiamme, fumo, musica e pioggia [Gallery e scaletta]

80.ooo persone sotto la pioggia è tanta roba. A prescindere bisognerebbe premiare i tantissimi ragazzi giovani e supergiovani accorsi all’Ippodromo Snai La Maura alla nuova tappa degli I-Days Milano Coca-Cola per vedere Travis Scott.

Mi metto nei loro panni ore e ore sotto la pioggia tra il fango e la poltiglia venutasi a creare all’Ippodromo ad aspettare, così tanto tempo, per poi assistere ad un’oretta scarsa di concerto.
Fuck! Io avrei detto anche pensando al prezzo del biglietto che non era proprio dei più economici. 

Ma Travis Scott era da vedere. Uno di quei concerti che chissà quando capita ancora di assistere.

Uno di quegli eventi da raccontare in futuro e dire: io sotto la pioggia quella sera a Milano c’ero! 

Io sotto la pioggia questa sera a Milano c’ero! Chiaro ero nel pit e non ho passato ore sotto la pioggia in coda per entrare ma non ho neanche, ahimè, più diciotto anni! Quindi armato di ombrellino comunque c’ero.

Cosa raccontare del concerto? Già detto, un’oretta di musica durante la quale Travis ha letteralmente infiammato ed esaltato gli 80.000 dell’Ippodromo. 

Il set essenziale. Una pedana sulla quale Travis saltava incitando la gente a pogare e ballare, un dj che metteva le basi, nessun musicista o strumento e tanto fumo, luci e fiamme. 
In scaletta le sue hit conosciute dal pubblico tratte dai suoi tre album Rodeo (2015), Birds in the Trap Sing McKnight (2016) e Astroworld (2018).

Cosa mi è piaciuto? L’energia che la trap ancestrale di Travis è riuscita a trasmettere durante il concerto. Era quasi impossibile non saltare e farsi coinvolgere nella sua danza ossessiva. La sua tribù eseguiva i suoi riti e seguiva le sue saturazioni sonore alla perfezione. 

Cosa non mi è piaciuto? Che è durato troppo poco e che il set delle canzoni proposte era abbastanza simile, una sorta di condensato non stop  di 808 e autotune. 

Al di fuori del concerto non mi è piaciuta l’arroganza e la prepotenza di qualche addetto alla sicurezza, come al solito poco incline a leggere certe situazioni logistiche come gestire le uscite dall’area del concerto. 

Prima di lui una doppia esibizione: il producer Ava e Capo Plaza entrambi con un mini set di una mezzoretta. 

Alla fine io c’ero e sono contento di esserci stato, come immagino la stragrande maggioranza della gente venuta al concerto! 

SCORE: 7,00

LA GALLERY

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Immagine 1 di 14

LA SCALETTA 

Aye
(Lil Uzi Vert cover) (First Time)
Aye
(Lil Uzi Vert cover) (Second Time)
HIGHEST IN THE ROOM
BUTTERFLY EFFECT
THE SCOTTS
(THE SCOTTS song)
STARGAZING
CAROUSEL
Mamacita
NO BYSTANDERS
Praise God
Upper Echelon
Lost Forever
MAFIA
Raindrops (Insane)
Trance
(Metro Boomin cover)
90210
Love Galore
beibs in the trap
Antidote
SICKO MODE
Ring Ring
goosebumps

IL FESTIVAL 

Quello che aspetta i fan del rock’n’roll sabato 1 luglio è un doppio concerto davvero irrinunciabile: i co-headliner della serata sono, infatti, LIAM GALLAGHER, l’indiscusso portabandiera del britpop nel mondo, e i THE BLACK KEYS, la band dell’Ohio che ha conquistato quattordici nomination ai Grammy Awards e cinque vittorie. Prima di loro a scaldare il pubblico la band alt-rock dell’Essex NOTHING BUT THIEVES.

Domenica 2 luglio sarà la volta dei RED HOT CHILI PEPPERS, un’unica e imperdibile data nel nostro paese della pluripremiata e più potente funk-band statunitense. Sul palco, prima di loro gli SKUNK ANANSIE, la rock band britannica trainata dal carisma di Skin, la storica rock band di Glasgow PRIMAL SCREAM e gli STUDIO MURENA, il sestetto milanese dallo stile eclettico.

A chiudere l’edizione 2023 degli I-Days Milano Coca-Cola, sabato 15 luglio, saranno gli attesissimi ARCTIC MONKEYS, il cui ritorno in Italia ha realizzato il sogno dei fan che da lungo tempo attendono la band di Sheffield. A scaldare il pubblico prima del loro arrivo saranno i THE HIVES, l’esplosiva band svedese sull’onda da tre decenni e WILLIE J HEALEY, cantautore e giovane promessa della musica made in UK. Ad aprire la serata una giovane band italiana che si sta facendo largo nella scena rock, gli OMINI.

1 luglio THE BLACK KEYS – LIAM GALLAGHER | NOTHING BUT THIEVES,
2 luglio i RED HOT CHILI PEPPERS
15 luglio gli ARCTIC MONKEYS |THE HIVES |WILLIE J HEALEY.

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