Recensione concerto - ERMAL META: dove nascono le canzoni

Dove nascono le canzoni? Ermal Meta va in concerto per rispondere a questa semplicissima domanda.

Brixia Forum, Brescia. Dove nascono le canzoni? Una domanda semplice di una bambina di 6 anni appena compiuti e la voglia di scoprire cosa voglia dire andare a un concerto, al suo primo.
Mi perdonerete, quindi, se questo non sarà un live report come gli altri.

Un palco, allestito come se fosse una camera, con poster dell’Aida, lampade soffuse, un piano, chitarre, diversi strumenti da poter utilizzare a proprio piacimento. Ermal Meta ha messo in scena più di due ore di spettacolo. Un live intimo, ma neanche troppo considerando la moltitudine di persone in sala.

C’erano tutti, anziani che si tenevano per mano, ragazze e ragazzi che si cantavano in faccia sognanti, famiglie con figli a seguito, bambini che guardavano sognanti il palco e in qualcuno si poteva leggere chiaramente tra gli occhi quel famoso “Da grande farò….”.

Due ore di concerto, dove i grandi successi “Piccola anima”, “Ragazza Paradiso”, “A parte te” per citarne qualcuna, indossano nuovi vestiti sonori, cambiano faccia, talvolta melodia, a cui si mescolano un paio di inediti generosamente regalati da Ermal.

A tratti teatro canzone, grazie le imbeccate di Davide Antonio Pio, pianista e co-autore dello spettacolo. Vi è il coinvolgimento costante della platea, un rapporto diretto quello tra Ermal e il suo pubblico, fatto di battute irriverenti, racconti personali, annullando così la distanza tra palco e realtà (come diceva qualcuno di altrettanto famoso). Uno spettacolo che riporta la musica al centro, l’attenzione al suono, la cura armonica.

Ermal si dona, la folla accoglie, seppur mancassero alcune pietre miliari del suo repertorio, ci sarà tempo nel tour estivo.

Mamma ho capito, forse, ermal da dove nasce la musica, è la frase del ritorno.