RECENSIONE: ACHILLE LAURO – “LAURO”

RECENSIONE: ACHILLE LAURO – “LAURO”

Il 2020 è stato un anno di confinamento, ma per Achille Lauro ha rappresentato anche un periodo di sfogo artistico, grazie al quale ha preso vita “LAURO“, il suo sesto album in studio e il suo possibile “testamento” in musica.

Il disco, anticipato dai singoli “Solo Noi” e “Marilù”, è una tempesta d’animo, riflessioni, introspezioni e tormento creativo, all’interno dei quali racconta se stesso e da voce voce ai soli e agli incompresi. Un progetto che suona come un vero e proprio racconto, cifra stilistica di tutte le produzioni di Achille, e che si apre con una dichiarazione d’intenti onesta e senza peli sulla lingua: “Lettera del mondo all’umanità“. 

LAURO” conferma la direzione artistica di un cantautore anticonformista, idealista e capace di imporsi sulla scena musicale senza avere la pretesa di essere ascoltato o capito. Il musicista romano non si fa mancare proprio niente e spazia abilmente dal pop-rock al pop-punk, dal funky al cantautorato tradizionale che riecheggia a tratti lo stile di Vasco. 

Tra i brani più interessanti del disco, spiccano “Solo noi” e “Latte+”. La prima è una ballad rock, che si caratterizza per l’uso delle chitarre elettriche distorte e che vuole essere la canzone-simbolo di una generazione che ha vissuto priva di speranza, avvolta nella solitudine, con una punta di nostalgia per ciò che è stato e non si potrà più vivere.

La seconda, invece, ricostruisce un immaginario cinematografico (il titolo fa riferimento al noto film di Kubric “Arancia Meccanica“) per descrivere una generazione fuori controllo, desiderosa di superare i propri obiettivi e di non commettere gli stessi errori dei passato. 

Traccia dopo traccia, Achille Lauro ripercorre la propria carriera (nella title track del disco) sottolineando come sia sempre rimasto fedele alle sue origini. Combatte anche gli stereotipi socio-culturali (“Generazione X“) e di genere, non si prende troppo sul serio (“Barrilete Cosmico“), riflette sul senso della vita e si rivolge apertamente a Dio (“Ad un passo da Dio“), ma non si dimentica del piacere carnale e dell’attrazione sensuale (“Pavone“), raccontando l’amore in tutte le sue sfumature. 

Questo è “LAURO“. Questa è la sua storia e questa è la sua nuova fatica discografica. Un album che a detta dello stesso artista potrebbe anche essere l’ultimo. Un LP diviso in due macroaree, che rappresentano la sua personalità poliedrica: la tempesta e il sognatore.

SCORE: 8,00

TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO:

“SOLO NOI” – “LATTE+” – “BARRILETE COSMICO” 

TRACKLIST:

VIDEO:

 
 

WEB & SOCIAL

Instagram – https://www.instagram.com/achilleidol
Twitter – https://twitter.com/AchilleIDOL
Facebook – https://www.facebook.com/AchilleL

Related Posts