JOE BARBIERI: “Tratto da una storia vera” ripercorre la mia carriera e racconta il mio momento presente

JOE BARBIERI: “Tratto da una storia vera” ripercorre la mia carriera e racconta il mio momento presente

Dal 16 aprile in Europa e dal 22 aprile in Giappone è disponibile in digitale e in formato fisico negli stores “Tratto da una storia vera” , il nuovo album di Joe Barbieri.

A quattro anni di distanza da “Origami” (e dopo una deviazione per celebrare a proprio modo Billie Holiday attraverso il disco “Dear Billie“), Joe Barbieri torna finalmente alle proprie canzoni realizzando il suo album più autobiografico, dal titolo “Tratto Da Una Storia Vera“. Il fil rouge che sta alla radice dei nuovi brani è che tutti, in qualche modo, fioriscono dal vissuto più personale del cantautore napoletano. 

Al suo fianco una schiera di artisti e amici di primissimo ordine: da Carmen Consoli a Sergio Cammariere, da Tosca a Jaques Morelenbaum, da Fabrizio Bosso a Mauro Ottolini, Alberto Marsico e alcuni tra i musicisti di maggior talento del nostro Paese ed altri strumentisti che hanno registrato dai quattro angoli del pianeta. 

Abbiamo fatto quattro chiacchere con Joe Barbieri in conferenza stampa. Ecco cosa ci ha raccontato!

Sul suo nuovo album:

Questo disco racconta il momento presente, raccoglie 30 anni di carriera e l’eredità che mi hanno lasciato tutte le persone che fanno parte della mia vita personale e professionale, così come gli artisti con i quali ho collaborato.

Sulla sua ricerca artistica: 

La verità è uno scrigno che difficilmente si fa scardinare. Nei momenti in cui mi pare di comprenderne una parte essa muta, propone di sé un’altra chiave, tanto da percepire di perderne un tassello altrove. Tuttavia, è a questa ricerca che continuo a sentire di essere in qualche modo devoto, specialmente nel mio percorso di Artista tanto che, in quasi trent’anni di strada, per scrivere la mia musica ho praticamente sempre attinto principalmente alle mie esperienze personali, o alle storie che ho incontrato. E sento il bisogno di continuare a farlo, se possibile con ancor più ostinazione e maggior intransigenza per questo nuovo appuntamento, in cui la vita stessa mi pare mi chieda di offrire senza remore tutto quel che posso dare”.

Sulla traccia del disco alla quale tiene di più: 

Questo album ha necessità di essere osservato nella sua interezza. Il brano a cui tengo di più? Direi “Mentre Ridi”, un pezzo interamente instrumental e che chiude il progetto.

Sull’importanza delle parole:

Penso sia importante tanto parlare quanto saper tacere. Credo che ognuno di noi debba fare una scelta attenta rispetto a ciò che viene detto o non detto. Fondamentalmente penso si possa parlare anche tacendo. 

Sulla collaborazione con Jaques Morelenbaum in “Niente Di Grave“:

Questa collaborazione nasce da un forte desiderio ed è un regalo che speravo di potermi fare da tanto tempo. Jaques, che è veramente un’icona della musica brasiliana e mondiale, era ed è tutt’ora uno degli artisti che amo ascoltare maggiormente. “Niente Di Grave” presenta una parte orchestrale che mi pareva si sposasse bene con il suo violoncello, che potesse rispondergli e quindi giocare con l’orchestra. 

Sull’importanza del confronto:

Per me il confronto con le persone che mi sono vicine e con il pubblico è veramente vitale. Ho avuto il privilegio di vedere svilupparsi intorno a ciò che faccio una piccola comunità di persone che si sentono legate attraverso la mia musica. Inevitabilmente quando faccio un disco nuovo penso a loro. So che aspettano le mie canzoni. Non do mai per scontato un nuovo disco o una nuova canzone. 

Sull’amore per la musica brasiliana:

Me ne sono innamorato da circa 20 anni, attraverso i grandi nomi che hanno definito quel genere e hanno scardinato il mio interesse verso questa musica popolare. La realtà della musica brasiliana mi fa pensare alla mia Napoli, che coniuga ritmo e melodia con estrema precisione e armonia. La musica napoletana fa lo stesso a mio avviso. Per un napoletano è un gioco da ragazzi innamorarsi di questo genere. 

Sul ricordo di Pino Daniele: 

Per me non è mai stato facile parlare di Pino Daniele. Il mio legame con lui è veramente importante. Non potevo escluderlo da questo disco. Lazzari Felici non è nato con la consapevolezza di “includerlo”, è nato tutto in maniera estremamente spontanea. 

Sul titolo del disco: 

Racconta la mia storia vera, ma anche quella delle persone che ho conosciuto e con cui mi sono rapportato. Questo disco è autobiografico, indubbiamente, ma non più di quanto lo siano i miei precedenti. Scrivo la mia musica vivendola in prima persona e approfondendo le storie che gli altri hanno inziato a scrivere a loro volta. 

Tratto Da Una Storia Vera” si sviluppa sulla distanza di undici brani, dieci dei quali sono a firma di Giuseppe (“Joe”) Barbieri ed uno è una piccola grande sorpresa, il cui senso e la cui portata non sfuggiranno a chi conosce la sua biografia. 

Di seguito la tracklist dell’album

La Giusta Distanza (con Fabrizio Bosso)
Promemoria (con Mauro Ottolini)
Previsioni Del Tempo
Niente Di Grave (con Jaques Morelenbaum)
Lazzari Felici
Vedi Napoli E Poi Canta (con Alberto Marsico)
In Buone Mani (con Carmen Consoli)
Alla Fine
Tu, Io E Domani (con Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Sergio Cammariere, Tosca)
Manifesto (con Quartetto Davabugi)
Mentre Ridi

WEB & SOCIAL:

Sito Ufficiale
Facebook
Instagram

Related Posts