“Io sono Mia”, il biopic su MIA MARTINI

“Io sono Mia”, il biopic su MIA MARTINI

La forza e la fragilità di Mimì, gli inizi difficili, il rapporto complesso con il padre, i momenti spensierati con la sorella Loredana e l’amica Alba, l’etichetta di porta sfortuna, la crisi e poi la rinascita.

E’ quanto viene raccontato nel film “Io sono Mia”, biopic su Mia Martini che sarà al cinema il 14, 15 e 16 gennaio, distribuito da Nexo Digital in 285 sale, e in tv a febbraio su Rai 1.

Prodotto da Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction, il film, diretto da Riccardo Donna, scritto da Monica Rametta, è interpretato da Serena Rossi, capace di entrare perfettamente nei panni di Mia Martini.

Nel cast troviamo anche Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi, Nina Torresi, Daniele Mariani, Francesca Turrini, Fabrizio Coniglio, Gioia Spaziani, Duccio Camerini, Simone Gandolfo, Corrado Invernizzi e Edoardo Pesce.

“Io sono Mia restituisce la memoria e il nome a una grande artista quale Mia Martini“, ha dichiarato in conferenza stampa la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta.

Serena Rossi ha raccontato come si è preparata per interpretare il personaggio: “Mi sono informata, ho letto articoli e interviste, ho visto tanti filmati. Non ho voluto imitarla, non sarebbe stato possibile né giusto, ho provato a dedicarle un pezzo del mio cuore. A un certo punto del film Mia dice “meglio reclusa che umiliata”. Nella vita ha sempre seguito il suo istinto, senza scendere a compromessi e ha pagato le sue scelte, difendendosi col silenzio, lasciando parlare la musica”.

A interpretare Loredana Bertè nel film è Dajana Roncione: “Sono davvero fortunata ad essere stata scelta per far parte di questo progetto bellissimo che racconta un’artista meravigliosa, parla di musica, di donne, di onestà”.

Loredana Bertè si è detta entusiasta di “Io sono Mia”: “Mimì sarebbe molto fiera di questo film. Ringrazio chi lo ha voluto realizzare e Serena Rossi che è riuscita a far rivivere i movimenti, la malinconia e il dolore che Mia non mostrava spesso. Quando l’ho vista nei panni di Mimì è stato un colpo al cuore. Ha studiato molto, in certe scene mi è sembrato di rivederla. Tutti pensavano che delle due quella pazza fossi io, invece era Mimì, attaccava chiunque con grande coraggio e lottava contro le maldicenze, finché non ce l’ha fatta piu’ e ha deciso di smettere di cantare. Grazie a questo film Mimì rivive, anche se dentro di me e dentro il cuore dei fan non è mai morta e mai lo sarà”.

Loredana Bertè ha poi ricordato il vile pregiudizio nei confronti di Mia Martini da parte di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo: “Molti registi famosi di trasmissioni tv non volevano assolutamente Mimì. Quando si faceva il suo nome iniziavano gli scongiuri. Tutti avevano il terrore quando arrivava lei, immaginate come poteva sentirsi. La sua voglia di fare musica era immensa ma per 15 anni glielo hanno impedito. Con questi signori purtroppo ho ancora a che fare, ma quando ci incontriamo abbassano lo sguardo. E io non vado mai nelle loro trasmissioni. Anche quando Mimì doveva tornare nel 1989 al Festival di Sanremo c’era chi non la voleva. Dicevano che sarebbe caduto il teatro ed è stato necessario che una persona facesse da garante, affinchè potesse partecipare”.

Io sono Mia si apre a Sanremo, nel 1989, quando un’esile figura femminile percorre i corridoi che portano al palco del teatro Ariston. È Mia Martini al suo rientro sulle scene dopo anni di abbandono: “Sai la gente è strana prima si odia poi si ama” è la prima strofa della sua nuova canzone, della sua nuova vita. Mimì, in una serrata intervista con Sandra (Lucia Mascino), una giornalista che in realtà a Sanremo vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera Mia Martini solo un ripiego, ripercorre la sua vita: gli inizi difficili da bohémienne; il rapporto complesso col padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male; una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale; il marchio infamante che le si attacca addosso come la peste condizionando la sua carriera con alti e bassi vertiginosi; il buio, fino alla nuova dimensione di vita più pacificata. Io sono Mia è la storia di un’artista unica dalla voce inimitabile; la storia di una donna appassionata che ha amato fino in fondo con ogni fibra del suo essere.

 

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