Intervista: Libera e determinata questa è SANTA MANU

Intervista: Libera e determinata questa è SANTA MANU

Esplicita, determinata, senza peli sulla lingua e con un progetto ben preciso quello di diventare protagonista nel mondo della musica. Questa è Manuela Rinaldi, ovvero Santa Manu, songwriting atipica che mescola la canzone italiana a sonorità urban contemporanee.

L’abbiamo incontrata a Milano tra aria condizionata a mille, un Martini Bianco e caramelle frizzy…

Ogni Santa ha la sua croce, ognuna di noi ne ha una. Ogni donna è Santa per quello che si porta e deve affrontare nella quotidianità.
Santa perché libera,  Questo si ricollega al nome che porto: Santa significa inviolabile, aka degna di rispetto e priva di limitazioni.

Vedo le mie canzoni come delle confessioni. Racconto quello che succede nella mia vita in modo sincero.
Alla fine, in modo sempre diverso, quello che dico nei miei pezzi è: abbraccia la tua potenza e vai. Avanza. Fino alla fine. E fai quello che vuoi.

Ecco alcune parole chiavi tratte dalle tue canzoni ce le commenti: 

Musica: Lou Reed.

E’ stato la mia prima ispirazione. Quando avevo 13, 14 anni un mio ex dell’epoca mi aveva fatto un cd delle canzoni dei Velvet Underground. Lou Reed e Nico mi hanno affascinato subito. E’ stato forse da lì che ho iniziato a pensare seriamente di fare musica! 

Arte: Peggy Guggenheim/ Dalì.

L’arte ha un grande valore per me ! Io vengo da una famiglia molto umile, i miei genitori fanno lavori normalissimi e io sono cresciuta con la mia nonna. Ho sempre cercato l’arte in tutte le cose, soprattutto nella musica. Quando ero piccola i miei genitori mi portavano spesso ai mercatini dell’arte o a visitare mostre e i vari Palazzi Reali delle città che andavamo a visitare. L’arte è sempre stata in me. 
Peggy Guggenheim è una icona, una donna indipendente ed emancipata che è riuscita sempre a fare quello che voleva. Era una donna libera.
Un esempio da seguire. 

Cinema: Bill Murray.

Bill Murray è uno dei miei attori preferiti. Mi fa morire dal ridere. Penso che paradossalmente sarebbe l’uomo che sposerei! 

Bevande: Coca Cola  durante l’intervista sorseggia del Martini Bianco con ghiaccio; ndr) 

Il  Martini Bianco mi ricorda mia nonna. E’ insieme alla Coca Cola la mia bevanda preferita. l’aperitivo perfetto! 

Viaggi: Dubai.

Quest’estate tornerò nelle Marche nella casa di mia nonna dove ho trascorso l’infanzia. Anche se mia nonna non c’è più mi piace molto tornare in quella abitazione. E’ sperduta nel bosco. C’è una calma incredibile. Posso fare ciò che voglio: ascoltare la musica classica a tutto volume, girare nuda per casa,  vivere in modo naturale. In questo periodo di vacanza mi lascerò ispirare e scriverò delle canzoni. Un posto dove mi piacerebbe andare è in qualche isola sperduta della Grecia, senza telefono, senza punti di riferimento, senza prenotare nulla. Così come viene! 

Colazione: Nesquik.

Il Nesquik è la mia colazione. Indispensabile. Molto anni  ’90. 

Icone.  

Nico. Lei è la sacerdotessa della musica. Ha un’aura pazzesca quasi come un personaggio ultattereneo.  Un’altra icona è la scrittrice e poetessa Sylvia Plath anche lei è un punto di riferimento per me. 

Moda: Gucci/Supreme.

Di base non seguo la moda. Questo, in passato, mi ha un po’ ghettizzato. Quello che per me è importante è avere stile. La moda è una sorta di modalità di espressione dell’individuo. Uno deve avere il suo stile e non omologarsi solo perchè è di moda in quel momento. 

Uomini: bambocci – deboli.

Nelle mie canzoni descrivo gli uomini come se fossere bambocci e deboli. Io scrivo canzoni quando sono triste e quando devo lamentarmi di qualcosa. Questi brani sono storie che sono finite male e volevo raccontare la mia incazzatura. Una sorta di rivalsa.  Io ho grande stima degli uomini ma non ho per niente stima del modello maschilista.

Futuro.

Usciranno dei nuovi singoli nei prossimi mesi. Per quanto riguarda l’album vediamo quando sarà il momento giusto. 

Musica contemporanea. 

Mi piace tantissimo Billie Eilish è fortissima ed è una vera cantante.

Con chi ti piacerebbe collaborare.

Con Tedua. Ha una metrica figa e una storia diversa rispetto agli altri rapper.  

Le tue colleghe italiane del mondo del rap.

Io non mi ritengo una rapper o una trapper. Sono una cantante urban e questa è la mia strada.  

Ecco il disegno che ci ha fatto dedicato a Nico 

“COCA COLA” è il terzo brano pubblicato dall’artista dopo il primo singolo “BABY BOY”e il crudo e intimo “PARIS”.

Dietro SANTA MANU si nasconde un DNA fatto di contrasti: una donna rinchiusa in un corpo da lolita che sa cosa vuole e soprattutto cosa non vuole da sé e dal music business.

Nata in un piccolo paese delle Marche, Santa Manu cresce con sua nonna, grande donna con un’attitudine rock’n’roll alla vita e allo stesso tempo molto credente.

Santa Manu inizia a cantare a quattro anni e scrivere canzoni a dodici. Le sue giornate si dividono tra gli studi del Conservatorio (pianoforte) e i garage del paese da lei trasformati in sale prove. 

Studia canto per diversi anni e si trasferisce a Milano per contaminarsi e collaborare con beatmaker e produttori del mondo hip hop, trap e pop.

 

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