DAVID LYNCH è morto. Addio genio visionario

DAVID LYNCH è morto. Addio genio visionario

David Lynch, regista visionario e poliedrico artista è morto oggi a Los Angeles all’età di 78 anni.

La notizia è stata diffusa dalla sua pagina Facebook ufficiale, con un messaggio della famiglia:

“È con profondo dispiacere che noi, la sua famiglia, annunciamo la scomparsa dell’uomo e dell’artista, David Lynch. Apprezzeremmo un po’ di privacy in questo momento. C’è un grande buco nel mondo ora che non è più tra noi. Ma, come
direbbe lui, ‘Tieni gli occhi sulla ciambella e non sul buco.
È una bella giornata con un sole dorato e cielo blu dappertutto.’”

La notizia arriva pochi giorni dopo che Lynch aveva dovuto lasciare la sua casa di Los Angeles, evacuata a causa degli incendi che stanno devastando la California. L’episodio aveva destato preoccupazione, considerate le sue già fragili condizioni di salute.

Nel 2024, il regista aveva rivelato di essere affetto da enfisema, una conseguenza dei suoi anni da accanito fumatore, annunciando che non avrebbe più diretto nuovi progetti.

David Lynch era nato il 20 gennaio 1946 (tra pochi giorni avrebbe compiuto 79 anni) è un maestro indiscusso del surrealismo cinematografico e poliedrico artista e anche pittore, fotografo, designer e musicista sperimentale.
La sua carriera, segnata da un’immaginazione senza confini, ha attraversato innumerevoli linguaggi espressivi.

LA MUSICA

Oltre alla sua attività cinematografica, Lynch si è dedicato con passione alla musica, esplorando sonorità uniche e spiazzanti. Il suo debutto musicale è arrivato con l’album Crazy Clown Time nel 2011, seguito da The Big Dream nel 2013, entrambi caratterizzati da un’atmosfera oscura e onirica, in perfetta sintonia con il suo universo creativo. Lynch ha collaborato con artisti come Moby, per il quale ha diretto il video animato di Shot in the Back of the Head, e la cantante svedese Lykke Li.

Il suo legame con la musica si estende anche alla colonna sonora della serie Twin Peaks, creata con il compositore Angelo Badalamenti, che ha definito un nuovo standard per la musica televisiva. Nel 2018 ha pubblicato Thought Gang, un album di jazz industriale realizzato insieme a Badalamenti, rimasto inedito per oltre 25 anni. Il suo ultimo disco risale al 2024 Cellophane Memories insieme a Chrysta Bell.

L’ARTE

Lynch non ha mai smesso di reinventarsi. Oltre a dipingere e fotografare, ha realizzato installazioni d’arte che riflettono il suo stile visionario, come la mostra The Air Is on Fire, ospitata dalla Fondation Cartier di Parigi e successivamente alla Triennale di Milano. Tra i suoi progetti più curiosi, una striscia umoristica intitolata The Angriest Dog in the World e un sito web dedicato a cortometraggi e contenuti sperimentali, dove ogni giorno aggiornava gli utenti sulle condizioni meteo di Los Angeles.

Il suo amore per l’arte era influenzato da figure come Francis Bacon, che considerava “il pittore numero uno, un eroe”. Lynch ha saputo mescolare questa ispirazione con la sua curiosità inesauribile, creando mobili in legno, fotografie ritoccate e opere tridimensionali che sembravano uscite dai suoi sogni.

La sua voce profonda, il suo talento e la sua capacità di creare universi sospesi tra realtà e incubo continueranno a ispirare generazioni. Con David Lynch se ne va un artista totale, un narratore dell’invisibile che ha dato forma ai lati più enigmatici dell’esistenza.

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PH: David-Lynch-Facebook 

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