Intervista – MYSS KETA: “.” è una fiaba dance floor moderna

Nuova musica per M¥SS KETA che esce con il suo nuovo disco “.”.
L’artista milanese compie un ulteriore passo nel suo percorso di esplorazione e riflessione sulla contemporaneità, spingendosi oltre i confini del pop e dell’elettronica. Un disco che non è solo una dichiarazione di intenti, ma un viaggio profondo nelle ingiustizie e nelle questioni irrisolvibili che definiscono la vita moderna.
La quotidianità logorante, dove il caos regna sovrano e l’entropia governa ogni aspetto dell’esistenza, diventa la tela su cui M¥SS KETA dipinge il suo punto di vista. In un mondo che scorre senza fine, dove il vortice dello scrolling sembra non portare mai a nulla, l’artista si fa guida, offrendo un’esperienza sonora e visiva che scuote e invita alla riflessione.
Il disco è un viaggio allucinogeno e onirico, che fonde influenze sonore di fidget house, synthpop, electroclash e dance, ma non si ferma alla musica. L’album è anche il risultato di una ricerca profonda e articolata, che include ispirazioni letterarie e concettuali da autori come Alberto Arbasino, Elena Ferrante e teorici come Baudrillard. La frammentazione dell’identità, l’alienazione e la decadenza umana si mescolano alla riflessione sull’iperrealtà, un mondo modellato dai media, che M¥SS KETA esplora con la sua visione unica e senza filtri.
M¥SS KETA ha presentato il disco in conferenza stampa. Con lei abbiamo chiacchierato per scoprire il significato dietro il titolo dell’album, le scelte musicali audaci e la sua visione artistica.
Tra discorsi sul mondo che cambia, influenze sonore e la sua attenzione al visual, M¥SS KETA ci racconta come ogni “punto” messo nella sua musica diventi una riflessione sul presente e sul futuro.

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IL DISCO
Il titolo “.” è significativo: il punto è simbolo di conclusione, ma anche di forza. È il segno che segna la fine di una frase, ma anche l’inizio di un altro pensiero.
È piccolissimo, ma contiene una grande energia. La sua posizione nella punteggiatura è netta e definita, ed è esattamente questo che volevo trasmettere con l’album: una forza che non si nasconde, che va dritta al punto, senza mezzi termini.
Parlando di essenzialità, l’album è stato pensato per essere semplice e diretto, senza fronzoli. Ogni testo è stato curato in modo che fosse il più potente e autentico possibile. Ho evitato di ripetere temi già esplorati in passato, cercando invece di esprimere emozioni più viscerali. Mi sono accorta che il mio lavoro ha finito per riflettere sulla realtà emotiva del nostro tempo: un mondo difficile e crudele, che mette in luce la parte peggiore di noi. L’album è quindi un viaggio nel mio io più primitivo, nell’emozione pura.
Ho voluto creare un lavoro onesto, senza pensare a cosa sarebbe piaciuto al pubblico.
Una fiaba moderna, una fiaba dance floor!
IL SUONO
La parte musicale è il risultato di un intenso lavoro di ricerca.
Con il mio team, abbiamo scelto di seguire l’istinto, mescolando generi e suoni diversi.
La musica dell’album è molto elettronica, con qualche incursione nelle sonorità più rock, come in Nevrotica. E’ possibile trovare svariate influenze: fidget house, synthpop, tecktonik, il mondo sonoro electroclash di Miss Kittin e Felix da Housecat, le influenze dance di Gigi D’Agostino, le melodie visionarie dei Crystal Castles.
I FEAT.
Vera Gemma è una vera gemma. Abbiamo collaborato su Vendetta, una traccia che ci rappresenta entrambe.
Quando ci siamo incontrate, è stato subito un colpo di fulmine. Ci siamo trovate d’accordo su temi molto personali, e da lì è nata una collaborazione molto naturale.
Il testo di Vendetta è stato scritto insieme, con una melodia che spinge sulla trap, un suono che mi ha affascinato molto in questo periodo. Il risultato è una canzone che ci rispecchia entrambe.
SANREMO
Sanremo è sempre stato un grande punto di riferimento per la musica italiana, e io lo considero un evento popolare importante.
Tuttavia, per questo album ho deciso di non forzare la creazione di canzoni “sanremesi”.
Non voglio scrivere una canzone pensando a Sanremo, perché credo che rischierebbe di risultare artificiale. Se dovesse capitare, e se trovassi la canzone giusta, mi piacerebbe partecipare. Ma per ora, l’importante è che l’album sia autentico, fatto senza compromessi.
IL VISUAL
Il lato visivo è sempre stato fondamentale per me. Già nei primi lavori su YouTube, l’immagine ha sempre completato la musica. Con Punto, ci tenevo a dare una forte identità visiva, con video che riflettano l’intensità e il contrasto dei temi trattati.
Per esempio, il video di 1260m esprime un contrasto tra l’apparente leggerezza della musica dance e il significato più profondo che si nasconde dietro. Per me, il video è un’estensione della canzone, un modo per aggiungere un ulteriore strato di significato.
Anche la cromia dell’album, i colori, sono stati scelti con molta attenzione: il rosso e il nero sono i colori che meglio raccontano l’oscurità e la passione di Punto. Il rosso è il mio colore, e ho voluto che fosse il colore del disco per rappresentare la forza e la vitalità di questo lavoro.
TRACCIA PER TRACCIA
1. LEI
Le condizioni sono poste in questo manifesto minimalista dove sintetizzatori sordi e lenti come giganteschi passi dettano il tempo di questo palleggio fra minore e maggiore, fra la potenza vocale del soprano Carmela Remigio e frasi lapidarie ispirate dal Super Eliogabalo di Arbasino.
Lei vi odia, sappiatelo.
2. LES MISÉRABLES
Un coro di voci bianche è stato infuso nella rassegnazione di dover crescere in una società degradante e opportunista, dove ricorrere ad ogni trucco senza alcuno scrupolo è la chiave del successo. Un coro, nella desolazione di un arrangiamento vuoto che si risolve in un basso a treno, un beat fidget house e qualche sintetizzazione acida.
3. CAFONAL
I dead or alive che risuonano dalle casse scassate di un vecchio impianto audio a Montecitorio, in cui si sta svolgendo una grande festa. cosa cantano gli invitati? Cosa suonano i loro dj? Synthpop anni ‘80, Gigi D’Agostino e la prima M¥SS KETA.
4. VOGLIONO ESSERE ME
M¥SS KETA a tutto pepe sceglie una diss track come comeback. Non si tiene un cecio in bocca su un croccante beat baile funk con colpo di scena fidget house.
5. DIVORZIATA
La descrizione di un’estetica, la mitologia di una donna, il lieto fine contemporaneo? Accenni riecheggianti di sensazioni di Carmina Burana su electroclash tektonik à la française. La freccia di una Porsche Cayenne a scandire il tempo di un grande crescendo, che non porterà ad altro che un coito interrotto.
6. NEVROTIKA
NEVROTIKA è un miraggio sull’asfalto che prende vita con le scariche elettriche delle chitarre, si culla sulle colonne sonore dei film on the road in compagnia di Shania Twain e Laura Dern guardando “Wild at heart”.
7. M¥SS KETA ♥ PEGASO)
M¥SS non nasconde l’amore per la lisergia, l’evasione e la dissociazione tanto da farne una favola filastroccata dove racconta di rocambolesche avventure con Pegaso in cielo. Beat Jersey con input da Pc Music e PinkPantheress, per un finale spinto-spinto.
8. IT GIRL
Beat house drill, Emanuele Inglese, Emix & D. Lewis, Diabolika. Synth-trivelle su casse da techno basement accompagnano ricordi sbiaditi di Berlino e strilli di giornali scandalistici.
9. 160BPM
Sibilline rivelazioni notturne su 160BPM di cassa dritta e basso in levare che fanno eco a ricordi di Crystal Castles. Molteplici dinamiche diverse di voce si sposano in questo tableau rave.
10. VENDETTA FEAT VERA
Hanno un’arma e non hanno paura di usarla: la loro voce. Vera Gemma, leggenda del cinema underground, scrive un testo su un beat No melody/Trap e solcato da vocal screamo altamente distorti.
11. STRONZA CON VISTA
Una riflessione intima di M¥SS sui vetri specchiati della città di Milano. Rimbalza l’808 sul pattern Jersey House e si incrocia con lead synth rave sbiaditi, in lontananza. Finale crescente.
Bonus track:
12. SKINNY LEGEND
Pura energia creativa, senza troppe premesse. Due beat (Trap 4/4 e ol’ skool), una sola leggenda.
13. SINNER
Dotte citazioni sonore alla gabber culture degli ultimi anni ‘90 si sposano perfettamente in un numero hard house ad alta velocità futuristico e contemporaneo prodotto da Greg Willen. M¥SS sfoggia una vocal performance prepotente immedesimandosi in una Jannik Sinner campionessa dell’arte.
ASCOLTA IL DISCO
IL TOUR
A marzo 2025 partirà il “TOUR”.
1 marzo 2025 – Parigi (FR), Trabendo
2 marzo 2025 – Amsterdam (NL), Melkweg
7 marzo 2025 – Essen (DE), Hotel Shanghai
8 marzo 2025 – Londra (UK), O2 Academy Islington
12 marzo 2025 – Vienna (AT), Flex
14 marzo 2025 – Stoccarda (DE) , Im Wizemann
15 marzo 2025 – Berlino (DE), Huxleys
5 aprile 2025 – Roma, Cieloterra
11 aprile 2025 – Bologna, Link
12 aprile 2025 – Padova, Hall
21 aprile 2025 – Molfetta (BA), Eremo
24 aprile 2025 – Firenze, Tenax
8 maggio 2025 – Milano, Alcatraz
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