X FACTOR 2021 iniziano i Bootcamp. Alla caccia delle sedie

X FACTOR 2021 iniziano i Bootcamp. Alla caccia delle sedie

E’ il momento della verità a X Factor 2021, questa sera iniziano i Bootcamp.

12 concorrenti per ciascuno dei giudici, a formare dei roster eterogenei come non mai, composti solo in base ai giudizi dati nel corso del primo step delle Audition e alla progettualità artistica di ciascuna delle proposte.

Nell’appuntamento con #XF2021 di giovedì 7 ottobre – alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW – il primo dei due appuntamenti previsti per i Bootcamp, inizia anche la gara, accesa e diretta come non mai, al tavolo dei giudici: ognuno di loro, infatti, dovrà ridurre da 12 a 5 i possibili componenti della propria squadra.

IL MECCANISMO

Tra i tanti progetti originali e le realtà musicali che hanno superato il primo scoglio di selezione, i quattro sono chiamati ad assegnare le 5 fatidiche sedie solo a chi considereranno più meritevole di proseguire il percorso sotto la X. Una volta riempite le sedie, inizieranno gli switch con cui i giudici potranno decidere di dare il posto a un altro concorrente: nessuno degli artisti potrà dirsi al sicuro fino all’ultima esibizione.

Una volta concluso il momento dei Bootcamp (la seconda parte prevista per la prossima settimana, giovedì 14 ottobre), per i 5 che avranno conquistato il sì del proprio giudice sarà poi il momento degli Home Visit (attesi per il 21 ottobre), da cui emergeranno i 12 protagonisti dei Live Show di X Factor 2021 (al via il 28 ottobre).

LA SERATA

Al via i primi bootcamp di X-Factor senza categorie.

Li inaugura Manuel Agnelli col suo roster (perché a chiamarlo “gruppo” pareva brutto) di 12 concorrenti.

 

SPINOZO: Dopo averci convinto con una cover dei Beatles in salsa Paolo Nutini, ora tocca a “Delicate” di Damien Rice. Semplice, emozionante, bel timbro. Chissà in italiano come renderebbe…

Voto: 7+

Giustamente Manuel gli assegna la sedia, col dubbio sulla sua futura collocazione.

 

MARTE: la segreteria che si scatena sul palco, a questo giro porta “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti, che interpreta col suo timbro effettivamente un po’ bambinesco e scanzonato, e a tratti pure un po’ urticante.  Quasi un suicidio.

Voto: 5 ½

Manuel, pur non sembrando molto convinto, le assegna una sedia.

 

PHILL REYNOLDS: dopo un’esibizione alle audition impressionante su “Ring of fire”, prende una direzione completamente diversa con “Girls just want to have fun” di Cyndi Lauper. Una versione inattesa, con un timbro vocale che nei bassi ricorda Tom Waits, dimostrando anche di essere un polistrumentista, ma snaturando un po’ il pezzo.

Voto: 6

Anche qui Manuel assegna già la terza sedia, pur non convintissimo.

 

MUTONIA: prima band a esibirsi, il frontman a torso nudo. “Rumour has it” di Adele in versione White Stripes ha un suo senso, supportata da una buona prova vocale.

Voto: 6/7

Manuel si ricrede su di loro e assegna loro la quarta sedia (4 su 4!).

 

PROTTO: Con la sua “Fossi ricco” aveva conquistato tutti e 4 i giudici, insieme alla sua ironia. Ora un nuovo inedito, “A me piace il jazz”. Bell’atmosfera ma un po’ fine a se stesso (e meno geniale della precedente).

Voto: 6+

Manuel non gli assegna la sedia perché lontano dalla direzione che vorrebbe prendere quest’anno.

 

MIRIAM DARTEY: dopo l’emozionante cover del Boss, si cimenta nientemeno che su “Mi sono innamorato di te” di Tenco. L’interpretazione è tutta giocata sul suo ritmo, obiettivamente caldo e avvolgente, capace di trasmettere sofferenza e intensità. La tecnica non è perfetta ma su brani così non è necessaria, obiettivo raggiunto comunque. Il dubbio è quanto potrà essere versatile.

Voto: 6 ½

Manuel, anche se dubbio, le fa prendere la quinta e ultima sedia disponibile.

Ora partiranno gli switch…

 

DENOISE: altra band, a sto giro con un loro inedito, “Baby Blue”, una ballata poco a fuoco e un po’ banalotta, che non ha valorizzato le potenzialità espresse nelle audizioni.

Voto: 5

Manuel giustamente non utilizza lo switch.

 

NAVA: Originaria della Persia, aveva stupito con un suo inedito elettronico con influenze orientali, “Sarabe”. Stasera porta un altro inedito, “Ritual”, che lei definisce “hardcore”. Arrangiamento interessante, come il gioco di voci, sound moderno. Grande presenza scenica ma, come il dubbio espresso da Mika precedentemente, qual è il confine fra performance musicale e teatrale?

Voto: 6/7

Manuel le concede una sedia, facendo (giustamente) alzare Marte.

 

BENGALA FIRE: terza band alla prova. Portano una convincente cover, “Televised mind” degli irlandesi Fontaines D.C.; buona performance, musicale e vocale.

Voto: 7

Lo switch è con Miriam, un po’ aspettatamente.

 

N.U.D.D.A.: porta una cover banalotta di “I follow rivers” di Lykke Li, senza aggiungere nulla all’originale, pur avendo un timbro particolare.

Voto: 5 ½

Manuel non le assegna una sedia.

 

TANGRAM: quarta band alla prova con un loro inedito, “Why, confermando l’eleganza e lo stile dimostrato con la cover di Finley Quaye. Il risultato finale è però poco efficace, televisivamente parlando, di difficile collocazione.

Voto: 6

Manuel non assegna loro una sedia, avendo altre 5 proposte più interessanti già sedute.

 

ERIO: dopo aver commosso tutti i giudici (e non solo) con la sua cover di “I can’t help falling in love”, ripropone il tuo timbro unico e la sua delicatezza in un inedito, “Amore vero”, il suo primo in italiano. Un elettropop ben costruito e ottimamente interpretato. Emozioni, probabilmente da un altro pianeta.

Voto: 7 ½

Giustamente Manuel conclude il suo bootcamp assegnandogli una sedia e facendo alzare (ingiustamente) Spinozo.

 

Agli home visit, Manuel si porta Erio, Bengala Fire, Nava, Mutonia, Phill Reynolds.

 

Tocca ora bootcamp di Mika!

Per il protocollo Covid, non sono presenti i Westfalia, che recupereranno successivamente.

FEBE: dopo Billie Eilish cantata seduta, oggi, in piedi e con una certa sicurezza, porta “Clow” di Emeli Sandé: la voce c’è, duttile e intensa. La personalità artistica, ancora da focalizzare.

Voto: 7-

Mika le assegna la prima sedia.

 

WHY, THE MOON: la prima band di Mika, dopo il loro inedito, si presentano con “Ride” dei Twenty One Pilots. La cantante da sola regge la scena, con una voce molto interessante, ma l’arrangiamento non la supporta del tutto.

Voto: 6+

Mika concede loro la seconda sedia.

 

LUCE: porta un secondo inedito, “Film porno”, che definisce “una provocazione”. Voce notevole, testo ironico, coinvolgente. La personalità non gli difetta (anzi, dovrà imparare un po’ a dosarla).

Voto: 7

Mika assegna la terza sedia.

 

TESS: anche nella prova cover (piatta) dimostra la sua fragilità vocale. Fragile, ancora immatura (artisticamente parlando).

Voto: 5

Mika, inspiegabilmente affascinato, le assegna la quarta sedia.

 

GARBINO: il duo, dopo una versione originale di “T’appartenga”, presenta l’innocuo inedito “Panda a metano”. Simpatici, sì, ma finisce lì.

Voto: 5 ½

Mika si rende conto di star regalando sedie e non li fa sedere.

 

RAFFAELLA SCAGLIOLA: la prima in assoluto a esibirsi in questa edizione di X-Factor, dimostra la personalità, artistica e vocale, che non ha dimostrato Tess, con la cover di “Domani è un altro giorno”. Fresca e con carattere (16 anni).

Voto: 7

Mika (scandalosamente) non la fa sedere.

 

MOMBAO: il duo tribale ritorna con un altro inedito, “In a dance”, dimostrando la loro carnalità musicale supportati da una sezione ritmica trascinante. Sicuramente suonano “fighi”, tutto sta capire quanta sostanza c’è sotto. Per ora bene.

Voto: 6 ½

Per Mika è quasi un progetto teatrale, “difficile a X-Factor”, ma sceglie questa sfida e assegna loro l’ultima sedia disponibile.

Iniziano gli switch!

 

FELLOW: dopo gli Imagine Dragons tocca a “Till forever  falls apart” di Ashe & Finneas farsi cullare dal timbro profondo di Fellow. E naufragar ci è dolce in questo mare…

Voto: 7 ½

Mika (stavolta giustamente) lo fa sedere, al posto di Febe

 

BLUE CHANNELL: il duo si cimenta in “Just the two of us”: belle voci e armonizzazioni ma l’impianto è un po’ basico, difficile immaginare un percorso a lungo termine nel programma.

Voto: 6+

Mika non le fa sedere.

 

NIKA PARIS: dopo aver stupito con “Je veux”, la ragazzina bulgara cale un po’ con la cover di “Flou” di Angèle, ma riconfermando una voce con carattere e personalità.

Voto: 7-

Mika la fa sedere al posto di Luce.

 

KARMA: dopo la riuscita cover di The Weeknd, si ripresenta con un inedito, Can’t help but wonder”, valorizzandola con la sua voce magnetica e davvero emozionante (e un ottimo falsetto).

Voto: 7+

Mika definisce la canzone “mediocre” ma complimentandosi comunque per bravura. Giustamente lo fa sedere, altrettanto giustamente, al posto di Tess.

 

WESTFALIA: causa protocollo Covid, si esibiscono a parte, lasciando sulla graticola gli altri artisti finora seduti. Dopo l’ottimo inedito “Goblin, propongono “Levitating” di Dua Lipa in una versione originalissima e godibilissima. Musicisti veri, ottima voce del frontman. Maturi. Alt(r)o livelllo.

Voto: 7+

Mika ritiene che emozionalmente ci sia un blocco ma che ci si possa lavorare (e vorrei vedere!). Prendono il posto di Why, The Moon (giustamente).

 

Mika va agli Home Visit con Karma, Wesfalia, Fellow, Mombao, Nika Paris (e non vorremmo essere nei suoi panni quando dovrà sceglierne solo 3 per i live…)

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