VINICIO CAPOSSELA: “Tredici canzoni urgenti” sono una necessità

VINICIO CAPOSSELA: “Tredici canzoni urgenti” sono una necessità

“Tredici canzoni urgenti” è il titolo del nuovo album di Vinicio Capossela. Un disco concettuale, un’opera d’arte ma soprattutto una levata di scudi e una chiamata di sensibilizzazione per ristabilire lo sconnesso che si sta creando. 

Quando la propaganda crea ad arte le “emergenze”, è necessario recuperare il rapporto con il reale e affrontare le “urgenze”, quelle vere, che affliggono la società umana.

Ecco il racconto del disco elaborato, pensato e scritto dallo stesso Vinicio. 

Tredici canzoni urgenti” è un disco musicalmente polimorfo, che contiene molti strumenti musicali, musicisti e ospiti, e che alterna diverse forme, dalla folìa cinquecentesca al reggae and dub anni ‘90.
Ballate, waltz, jive e un cha cha cha costituiscono l’universo musicale di canzoni che nascono dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo.

Questi brani, scritti fra Febbraio e Giugno 2022, sono stati composti tutti insieme, generati da un sentimento di urgenza nata dal pericolo e insieme dalla necessità di opporvi una reazione in affermazione della vita.

Sono diretta conseguenza del momento storico che stiamo vivendo, momento che faccio partire dall’osceno plauso in Senato alla bocciatura del progetto di legge contro i reati di odio e discriminazione razziale (ottobre 2021). Momento storico in cui diritti costantemente elusi, ma permanenti nella loro urgenza di soluzione, dallo ius soli al diritto di scegliere il fine vita, rimangono privi di un riconoscimento.

Sono problemi stringenti, il cui violento epilogo si prepara in una cultura tossica nella quale maturano la violenza di genere, l’abbandono della scuola, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, la cattiva educazione alla gestione delle emozioni, la delega all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia. E poi la situazione emergenziale delle carceri, lo stato di minorità in cui versiamo, massimamente rappresentato dalla reclusione senza riabilitazione. E ancora, i nuovi modelli predatori di consumo sintetizzati nella formula all you can eat.

L’affermazione dei populismi, del neo liberismo, del post fascismo, il cortocircuito del sistema dei valori etici. Un campionario di mali che abbiamo quotidianamente davanti ai nostri occhi ma che – schiacciati dall’incessante berciare della società dello spettacolo (che è sempre più la società dell’algoritmo) – affrontiamo ciascuno chiuso nel proprio guscio, indifferenti, spesso appiattendoci su facili posizioni da tifosi più che da cittadini.

Su tutto questo mondo giacente supino sul divano occidentale, un mondo ripetitivo e immobile in cui ogni cosa è stata domiciliarizzata, si è andata abbattendo la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo “culturale”. Se Brecht poteva dire che «dato che i posti buoni erano occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto», oggi il torto non è più appannaggio delle forze che lottano per la libertà. La parte del torto, orgogliosamente rivendicata ora da destra, è quella in cui ci siamo messi tutti, in una lotta di mera contrapposizione che vanifica e neutralizza il concetto stesso di “parte del giusto”.

La guerra di oggi richiama all’appello i valori di quanti l’hanno combattuta, esempi di resistenza come le staffette partigiane, la componente femminile, il lato umano della resistenza.

La guerra che ci fa tornare a lucidi decodificatori della Storia come Bertold Brecht. O addirittura all’opera di Lodovico Ariosto, che individua l’inizio di nuove più terribili forme di devastazioni nella rivoluzione operata dalla invenzione delle armi da fuoco, che secoli più tardi porteranno agli ordigni di distruzione di massa. E che ponendo il senno sulla luna, denuncia la follia di cui è caduta preda la terra.

Viviamo in una condizione di costante crisi, parola che contiene la parola Scelta.
Restringere le possibilità vuol dire abituarsi a fare con quello che si ha, a scegliere che valore dare alle cose, a stabilire quali sono i nostri “beni rifugio”.

Nella convinzione che le sole cose che contano sono quelle che non hanno prezzo, quelle che vengono donate, quelle che ci permettono, guardando al corso delle nostre vite, di comprendere quale è stato il nostro “tempo dei regali”, auspicando che altri regali verranno ancora, perché è solo la crepa che permette di ricucire il cuore nella Grazia

LA TRACKLIST 

1. Il bene rifugio
2. All you can eat
3. La parte del torto
4. Staffette in bicicletta (feat. Mara Redeghieri)
5. Sul divano occidentale (feat. Bunna, Sir Oliver Skardy, Raiz)
6. Gloria all’archibugio
7. Ariosto Governatore
8. La crociata dei bambini
9. La cattiva educazione (feat. Margherita Vicario)
10. Minorità
11. Cha cha chaf della pozzanghera
12. Il tempo dei regali
13. Con i tasti che ci abbiamo

I VIDEO 

LA PRESENTAZIONE LIVE 

Tredici canzoni urgenti verrà presentato in anteprima il 20 aprile alle ore 21 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano.

Clicca per acquistare i biglietti 

INSTORE

Vinicio Capossela presenterà il disco con un INSTORE TOUR con firmacopie in collaborazione con Feltrinelli, queste le date in programma: 

22 aprile Bologna con Ermanno Cavazzoni (ore 18.00 laFeltrinelli P.zza Ravegnana c/o LabOratorio San Filippo Neri)
24 aprile Parma con Diego Sorba (ore 18.00 laFeltrinelli Via Farini c/o Colonne 28)  
26 aprile Firenze con Sandro Veronesi (ore 18.00 laFeltrinelli Red P.zza della Repubblica)
27 aprile Roma con Marianna Aprile (ore 18.00 laFeltrinelli via Appia)
05 maggio Bari con Antonella Gaeta (ore 18.00 laFeltrinelli via Melo) 08 maggio Napoli con Gian Maria Tosatti (ore 18:00 –  Feltrinelli c/o Foqus).

IL TOUR 

Queste le prime date confermate:

RICCIONE (RN) 23 Aprile ’23
“Non ho da offrire che parole” – Concerto bibliopedico
Piazzale Ceccarini 11 ore 18.00

GATTATICO (RE) 25 Aprile ’23
Festa della Liberazione a Casa Cervi
VINICIO CAPOSSELA e MARA REDEGHIERI

TORINO (TO) 25 Aprile ’23
“Voi che passate il testimone” – Concerto omaggio alle staffette partigiane
Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto ore 21.00

FIESOLE (FI) 9 luglio ’23
Teatro romano di Fiesole ore 21.15
Estate Fiesolana

PESARO (PU) 13 luglio ‘23
“Lonely Planet UlisseFest”
Piazza del Popolo ore 21.30

BRA (CN) 28 luglio ’23
Attraverso Festival
Parco della Zizzola ore 21.00

BARD (AO) 29 luglio ’23
Forte di Bard ore 21.30

CASSANO ALL’IONIO (CS) 2 agosto ’23
Armonie d’Arte Festival ore 22.00

MESAGNE (BR) 3 agosto ’23
Piazza Orsini ore 21.00

Clicca per acquistare i biglietti 

WEB & SOCIAL 

https://www.instagram.com/vcapossela

 

 

Photo rilasciata dall’artista – by GUIDO-HARARI

Related Posts