VINICIO CAPOSSELA Feat. MARGHERITA VICARIO “La cattiva educazione” [Guarda il video]

VINICIO CAPOSSELA Feat. MARGHERITA VICARIO “La cattiva educazione” [Guarda il video]

È on line il video de “La cattiva educazione”, la canzone con cui Vinicio Capossela affronta una dei temi più attuali di questo momento storico: la violenza di genere.

Il brano, cantato insieme a Margherita Vicario, è contenuto in “Tredici canzoni urgenti”, il nuovo album del cantautore (LEGGI LA RECENSIONE)

IL VIDEO

Nel video, diretto da Francesco Coppola (regista e videomaker per Calcutta, Liberato, Franco126, Margerita Vicario e tanti altri) le immagini si muovono in netto contrasto con le parole della canzone, che denuncia l’orrore del femminicidio e la piaga della cultura patriarcale e sessista nella nostra società.

Parlare d’amore era l’unico modo, per me, per accompagnare questa bellissima canzone”, scrive nelle sue note di presentazione al video il regista Francesco Coppola.

Avere gli occhi fissi sulla dolcezza, sul rispetto, su quello per cui dovremmo combattere quotidianamente. Ho scelto di partire da storie di persone vere che si sono scelte e che ogni giorno si svegliano insieme o comunque decidono di camminare insieme.

L’unico modo per contrastare la cattiva educazione sono loro e le storie come le loro, che forse devono trovare un po’ più di spazio nelle narrazioni quotidiane. Forse dovremmo capire come sostituire la pornografia del dolore – alla quale siamo sempre più assuefatti – con l’amore e la bellezza. Ma chissà se ne saremo capaci. O se siamo pronti.”

L’urgenza di questa canzone ce la dicono i fatti: in media ogni tre giorni una donna perde la vita, spesso a opera di chi ha più vicino”, afferma Vinicio Capossela. Ci conosciamo troppo poco, conosciamo troppo poco anche le nostre emozioni, spesso non siamo provvisti di un’educazione che ci consenta di vigilare su noi stessi.

Credo sia necessario indagare la cultura in cui nasce la violenza, che ha radici molto antiche. C’è un problema millenario che va dalla mancanza di educazione all’incapacità di gestire le emozioni, il rifiuto e la separazione, all’esercizio del possesso, alla violenza domestica, al silenzio che l’accompagna, all’incapacità di dare un nome a una condizione e a un malessere. La morbosità che accompagna la cronaca dei femminicidi spesso distoglie dalla questione della violenza di genere finendo quasi per assolvere chi esercita il ruolo di spettatore dalle proprie responsabilità. Quasi che il mostro sia sempre “fuori” e questa cosa ci legittimi a non guardarci dentro e a vigilare sui nostri più profondi luoghi di intossicazione e di “cattiva educazione””.

Non avevo mai sentito una canzone così ben scritta sul tema, ne condivido ogni verso”, aggiunge Margherita Vicario.

È una canzone che non ha paura di essere molto esplicita, perché questo tema è talmente urgente che ha bisogno di quei verbi, di quegli aggettivi, di quelle parole. Nel testo si mette molto a fuoco uno dei modi in cui affrontare il tema: bisogna partire dall’educazione nelle scuole, l’educazione alla prevenzione, l’educazione al consenso.”

IL TESTO

Questa mattina non mi son svegliata
e l’invasore ce l’avevo in casa
Inseguita controllata minacciata
nel tossico vestito dell’amore
Una camicia di veleno quel vestito
Che brucia il tempo e tutte le sue ore
Il pentimento e poi le scuse, e il farò meglio
Sono le maschere che hanno armato il coltello

Son stati i padri
è stato il sacrificio
son stati i rifiuti a cui non si è educati
È stata la cattiva educazione
Che non ha mai insegnato l’emozione
È stato il falso romanticismo
che non si romanzi più l’orrore e il disonore
non c’è niente, niente da salvare
chi ha ucciso, ha ucciso e questo è criminale

E l’abbandono, dicono, e la gelosia,
come se in fondo fosse un poco colpa mia
e un’altra volta è lui a prendere la scena,
è ancora lui ad invocare pena
Coi chiodi del possesso alza la voce
La passione che ti porta in croce
Nel silenzio delle porte poi ti uccide
Con tutto quello che al mondo non si dice

Son state le botte date a mia madre
Son stati i soldi in una mano sola
È stato il domicilio
È stato per mio figlio
Son stati i secoli di fischio al gatto
È stato il corpo esposto e nascosto
Son stati i secoli di cattiva educazione
e di prigione,
del corpo offeso dall’amore

Questa mattina non mi son svegliata
E il carnefice ce l’avevo in casa
Non è stata la sfortuna,
è stata la maledizione,
che procede di generazione…
in generazione
Questa mattina non mi son svegliata

IL TOUR 

TORINO 19 ottobre -Teatro Colosseo ore 21.00
VARESE 20 ottobre 2023 – Teatro di Varese ore 21.00
BARI 23 ottobre 2023 – Teatro Petruzzelli ore 21.00
TARANTO 24 ottobre 2023 – Teatro Comunale Fusco ore 21.00
CATANZARO 26 ottobre 2023 – Teatro Politeama ore 21.00
MESSINA 28 ottobre 2023 – Teatro Vittorio Emanuele ore 21.00
CATANIA 29 ottobre 2023 – Teatro Massimo Bellini ore 21.00
PALERMO 30 ottobre 2023 – Teatro Golden ore 21.00
PESCARA 04 novembre 2023  -Teatro Massimo ore 21.00
BOLOGNA 06 e 07 novembre 2023 – Teatro Duse ore 21.00
ANCONA 08 novembre 2023 – Teatro delle Muse – Spilla Festival ore 21.00
LACEDONIA (AV) 10 novembre 2023 – Teatro Comunale ore 21.00
FIRENZE 12 novembre 2023 -Teatro Verdi ore 21.00
MILANO 13 novembre 2023  -TAM Teatro Arcimboldi ore 21.00
PARMA 15 novembre 2023 -Teatro Regio ore 21.00
BRESCIA 16 e 17 novembre 2023 – Teatro Grande ore 21.00
PADOVA 18 novembre 2023 -Gran Teatro Geox ore 21.15
GENOVA 20 e 21 novembre 2023 – Politeama Genovese ore 21.00

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