Video: GLOMARÌ – Mostarda

Video: GLOMARÌ – Mostarda

Esce il video “Mostarda” di Glomarì. Il clip si è aggiudicato il 1° premio nella categoria “Videoclip musicali” del concorso per giovani artisti “Artefici del Nostro Tempo” del Comune di Venezia, come emanazione della 58^ Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.

In linea con il tema della Biennale “May You Live in Intersting Times”, che invita a vedere e considerare il corso degli eventi umani nella loro complessità, in tempi in cui troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione generato dal conformismo, l’opera video “Mostarda” di Glomarì si addentra nel magma dei sentimenti contrastanti di coloro che lottano per la propria individualità in una società che appiattisce e “addormenta”.

Con il suo caratteristico stile poetico, che invita a fare esperienza dell’opera artistica musicale con lentezza e pienezza dei sensi – già manifestato nel precedente videoclip “A suo modo danza” – la giovane artista fidentina Glomarì mira al cuore pulsante di una diversità che si fa valore, di un dolore che si fa creazione, scardinando la porta che separa la stanza della normalità da quella della follia, riscoprendole come un unico grande spazio, lo spazio dell’arte (il corsivo è di Glomarì).

“Mostarda” è il secondo videoclip di una trilogia di video concettualmente legati all’album di esordio di Glomarì dal titolo “A debita vicinanza”, attualmente in corso d’opera.

Gloria Maria Gorreri – in arte Glomarì – nasce a Fidenza il 9 marzo 1989 e trascorre la sua infanzia tra le colline e i boschi di Bargone Gorzano nei pressi di Salsomaggiore Terme. A sette anni, quando la maestra chiede a ogni alunno della classe che cosa avrebbe voluto fare da grande, risponde “la poetessa”, e certi giorni, a tal proposito, si finge malata per poter restare a casa da scuola a scrivere poesie sui gatti, sugli alberi e sulla morte. Nell’adolescenza si dedica con passione alla pittura e, terminato il liceo, decide di proseguire gli studi universitari. Si iscrive alla Facoltà di Architettura, conseguendo nel 2016 la laurea magistrale presso il Politecnico di Milano. La musica entra a far parte della sua vita trasversalmente, quando per il suo ventiquattresimo compleanno le viene regalato un ukulele. Da quel momento impara a suonarlo da autodidatta e scopre di essere intonata. Inizia così a sviluppare una tecnica e uno stile molto personali, a comporre con entusiasmo e costanza, a tessere un immaginario delicato e surreale, fatto di sonorità e immagini che sembrano voler esprimere l’alternarsi di semplicità e complessità propria dell’anima. Nell’ottobre del 2016 si avventura verso il CET e incontra il Maestro Mogol, il quale ascolta e apprezza particolarmente la canzone “Filosofia dei panni stesi”, riconoscendo in Glomarì l’interessante capacità di animare cose inanimate e una scrittura elegante e raffinata. Il mese seguente, novembre 2016, Glomarì è selezionata tra i migliori artisti al concorso “La città della canzone” di Cremona, patrocinato dalla Facoltà di Musicologia. Questa esperienza le consente di partecipare a un workshop con studenti, professori e con il cantautore Alessandro Fiori, durante il quale realizza, arrangia e registra la canzone “Bugie in borghese”. Nel dicembre del 2016, insieme a Luca Faravelli, cura la mostra “Genius Loci – Fenomenologia di un ritratto”: progetto espositivo di fotografia, poesia e architettura nella Chiesa di S. Michele a Fidenza. Nel 2017 viene selezionata tra i finalisti del premio CET – Scuola Autori di Mogol con il testo della canzone “Rieccoci”. Nel settembre del 2018 Glomarì vince il Premio della Critica al concorso Imperia Music Festival e nel novembre dello stesso anno, grazie alla sua passione per la chanson francese che la porta a scrivere alcuni pezzi in lingua, si esibisce Au club des poètes di Parigi.Al momento è impegnata nella registrazione del suo primo album e suona dal vivo in club, librerie e circoli letterari. Nell’aprile 2019 Glomarì si aggiudica il primo premio nella categoria videoclip musicali del concorso per giovani artisti “Artefici del nostro tempo”, indetto dal Comune di Venezia, con il video di “Mostarda”, presentato anche alla Biennale d’Arte di Venezia.

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