TAZENDA: Per noi “Antìstasis”è il futuro

TAZENDA: Per noi “Antìstasis”è il futuro

“ANTÌSTASIS” è il nuovo album di inediti della band rock etnica TAZENDA, il ventesimo della storica formazione sarda che ritorna con un disco da “Ottantotto”, del 2012.

“ANTÌSTASIS” (dal greco classico “resistenza”) è un disco che incontra tradizione e innovazione, in cui si raccontano storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro. 11 brani inediti (più 1 remix), in lingua sardo-logudorese e italiano, in cui si fondono il desiderio di esplorazione, l’attenzione di produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale.

Pubblicare “Antìstasis” è una vera liberazione – raccontano i TAZENDA – Tre anni di pre-produzioni, scelta brani, sessioni in studio iper tecnologiche, ma anche tutti in sala intorno ai grandi microfoni insieme per cantare all’antica. Divertimento e sofferenza: quando tutto fiorisce spontaneo è una vera goduria, la tua musica che nasce e cresce in modo florido. Quando qualcosa non ingrana, occorre ripartire con idee e creatività, pazienza e mestiere. Non è facile, ma è quello che sappiamo fare meglio: partorire musica. Le 12 canzoni sono venute fuori educate, pronte ad entrare in società. In certi momenti si sente per fortuna ancora la nostra adolescenza ribelle fatta di prog e di Beatles, a volte ruspante e a volte concreta. Ogni brano ha una sua storia. Chi nel testo che trasuda vita vissuta, chi nella melodia che risente influenze lontane».

IL DISCO RACCONTATO DALLA BAND

Crediamo ancora in quella forma espressiva che ha allietato il mondo dagli inizi del secolo fino ad oggi: i Beatles, Battisti, i Queen e tutti quelli che con il cosiddetto pop hanno contribuito a far trascorrere un po’ più felici le vite di milioni di persone. Abbiamo soltanto aggiunto il nostro marchio di sardità ad un format comunicativo inossidabile: la canzone. Nonostante tutto, è ancora bello essere musicisti ed avere la fortuna di pubblicare un lavoro frutto di anni di idee, esperimenti e scelte artistiche.

Ecco “Antìstasis”, un album nuovo di zecca, il 20° tra live, raccolte e studio. Tanta musica per una band nata come alternativa e poi presto finita tra le braccia del grande successo nazionale. 11 brani inediti cantati in sardo-logudorese e in italiano. Il contenuto un compromesso tra le tendenze dei tre componenti della band: il desiderio di esplorazione selvaggia di Gino Marielli, l’attenzione per le produzioni moderne di Gigi Camedda e la ricerca della semplicità stilistica e vocale di Nicola Nite.

Nel disco possono affiorare tratti di cori in stile anni ‘60, per poi fondersi con l’elettronica martellante dei giorni nostri; ci si può imbattere in un’orchestra classica in carne ed ossa che poi lascia il posto alle ancestrali suggestioni delle launeddas; ecco arrivare un coro gospel incastonato su un brano di battistiana fattura, che si trasforma in un delicato funk. Ci sono gli ottoni e l’arpa, ma anche robuste chitarre elettriche e fiumi di tastiere di tutti i periodi del rock-pop. Tutto è suonato e tutto è anche sintetico. Ormai il digitale e il tradizionale si sono sposati e noi siamo felici di officiare il rito con Antìstasis, il suono del ballo di questo felice sposalizio.

I contenuti sono apparenti storie di persone comuni che raccontano le loro pene o le loro bellezze romantiche, senza nascondere le debolezze, le paure, ma soprattutto con intatte le speranze riposte nel futuro, artistico e umano.

“Coro” spara subito le intenzioni di un immaginario live da far saltare anche i meno inclini; “La ricerca del tempo perduto” parla di quel viaggio che ogni essere umano compie per trovare la sua strada; “Ammajos”, in sei\ottavi in stile ballo sardo, è il marchio di fabbrica del gruppo: fisarmoniche, launeddas e voci chiare e forti, il nostro sound insomma, quello che serve per ricordare che non ci siamo dimenticati delle origini; “Splenda” ci riporta ai fasti della California felice dei Beach Boys ed invita le persone tristi a cogliere le occasioni di luce che la vita offre; “A nos bier” è puro ballo spensierato ed elettronico; “Essere magnifico” esplode in mille colori di ugole narranti e prelude ad una sicura energia da concerto; “Dolore dolcissimo” offre il pennello magico di Mogol che garantisce uno spessore lirico ad una melodia struggente; “Tempesta mistica” rilassa e conduce gli animi ad innamorarsi dell’amore; “Dentro le parole” è il punto del vero pop, quello che fa cantare e prendersi per mano; “Innos” ricorda la nostra anima identitaria ed un po’ rivoluzionaria, dentro la quale la rivoluzione si fa con la musica; “Oro e cristallo” espande gli orizzonti e vola nei cieli della canzone italiana nel mondo, quella che piace agli emigrati a New York e che trascende pop ed opera. Abbiamo deciso di chiudere il disco con un remix di “A nos bier”, riprodotto da un ventenne della new generation post, post, post tutto.

Ed ecco “Antìstasis”, parola proveniente dal greco classico e che significa “resistenza” il cui senso non è politico, né tantomeno antipolitico, ma vuole sottolineare l’immagine della gente che ingaggia una propria forma creativa di difesa e di capacità di sopravvivere a tutto.

LA TRACKLIST

Questa la tracklist di “Antìstasis”: “Coro”, “La ricerca del tempo perduto”, “Ammajos”, “Splenda”, “A nos bier”, “Essere magnifico (feat. Black Soul Gospel Choir)”, “Dolore dolcissimo”, “Tempesta mistica”, “Dentro le parole”, “Innos (feat. Bertas)”, “Oro e cristallo (feat. Matteo Desole)”, “A nos bier (alternative version re-produced by jxmmyvis)”.

L’album contiene il nuovo singolo “La Ricerca del Tempo Perduto”, brano che trae fortemente spunto dalla canzone d’autore italiana con la sua tradizione di contenuti poetici e profondi e che parla di quel viaggio che ogni essere umano compie per trovare la sua strada.

Il video, diretto da Italo Palmer e girato presso il Carcere di San Sebastiano a Sassari.

ABOUT TAZENDA

Dalla loro formazione nel 1988, i TAZENDA hanno pubblicato 19 album (Antìstasis sarà il loro 20°) tra live, raccolte e studio. Già dal primo e omonimo album, la band rock etnica mostra il loro marchio di fabbrica: un sound unico che fonde gli strumenti musicali della tradizione sarda insieme alle chitarre elettriche. I Tazenda vantano 2 partecipazioni al Festival di Sanremo (nel 1991 con “Spunta la luna dal monte” insieme a Pierangelo Bertoli e l’anno seguente con “Pitzinnos in sa gherra”), molteplici dischi d’oro, vittorie in svariate competizioni (tra le quali “Gran Premio”, il “Cantagiro”, il “Telegatto”, il “Premio Pierangelo Bertoli”), collaborazioni con importanti artisti come Fabrizio De André e Corrado Rustici (produttore di Zucchero) e live sold out in Italia e all’estero. Nel 2007 il brano “Domo Mia”, in duetto con Eros Ramazzotti, è in vetta a tutte le classifiche, al quale seguono altri importanti duetti con Francesco Renga, Gianluca Grignani e i Modà. L’ultimo album di inediti “Ottantotto”, del 2012, è il primo dell’etichetta Vida, al quale seguono 2 live album (“Desvelos Tour” e “Il respiro live”), la raccolta “S’istoria” e numerosi progetti dal vivo.  

LIVE IN STREAMING

Domani 26 marzo alle ore 21.30 la band dall’ex CARCERE DI SAN SEBASTIANO A SASSARI presenterà il nuovo album con un live in streaming trasmesso sui profili social della band.

WEB & SOCIAL 

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www.twitter.com/TAZENDA1
www.instagram.com/tazenda_official

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