SANREMO2022 – EMMA: Il Festival, le donne, il pop.

SANREMO2022 – EMMA: Il Festival, le donne, il pop.

Emma Marrone sarà in gara al Festival di Sanremo con Ogni volta così.

Emma torna dopo dieci anni dal suo ultimo Festival di Sanremo in gara come artista. Un’artista poliedrica che non si è risparmiata negli ultimi due anni. Un’artista che si batte da sempre contro le storture della nostra società. In quest’ottica va letto Ogni volta è così che pone l’accento su uno spaccato condivisibile della società odierna. Emma Marrone cantautrice, artista, attrice, non ha smesso di crescere e seppur i commenti degli addetti ai lavori siano sempre stitici nei suoi confronti, è arrivato ora di dare a Emma il merito che Emma merita.

LE DONNE

 Ogni volta è così non è una canzone d’amore. È una canzone impegnativa. Parla d’amore ma della condizione in generale che vivono le persone nelle relazioni. Lo specchio della società che vivo anche banalmente a cena con gli amici. L’omologazione che ci fa dire va tutto bene, invece dobbiamo a imparare a raccontarci le cose per come stanno, guardarsi allo specchio e ammettere che se una donna guadagna più di un uomo è un problema. Sante o puttane non è solo una parola è un concetto più complesso.

BRITNEY

Quando è uscita Baby one more time ero molto giovane, mi attaccavo alla TV a guardare MTV e sono sempre stata super fan per la spaccatura nel pop che la sua musica ha portato. Ho seguito anche il movimento #freebritney, la sua storia e il suo percorso. Britney non è l’unica che ha vissuto questo nel music biz laddove i numeri contano più dell’artista stesso. Volevo fare un grandissimo omaggio al pop che viene sempre snobbato, credo che il mondo del cantautorato lo abbia già toccato ampiamente. Il pop è la musica più difficile da cantare e suonare, vogliamo ricordare alla gente che il pop è il pop.

IL BRANO

Tutte le volte che ho un approccio con una canzone ho un occhio personale. Non vado a cercare la hit song a tutti i costi. Il sound è il risultato dei miei gusti personali e artistici, in Ogni volta è così ho un modo di cantare diverso, è come se facessi un passo indietro. Suonato dall’orchestra il brano sta in piedi, Francesca e gli arrangiatori hanno fatto un lavoro pazzesco. I miei amici che fanno un altro lavoro dicono che è una canzone che rimane in testa. Spero che sia così. La storia ci insegna che siano cresciute dopo. Io penso al lato artistico e non commerciale di un brano.

IL FESTIVAL

Il Festival è cambiato. Amadeus ha fatto scelte musicali ardite che hanno riscontrato successo. Il suo Festival ha permesso che la loro musica circolasse. Sanremo ora viene visto come momento di condivisione. Preferisco farlo da cantante in gara che da presentatrice seppur senti la pressione canti e torni in camera. Sono Sanremo perché preferisco essere giudicata soprattutto quando il giudizio è corretto critico e che mi permetta di fare autocritica. Preferisco essere giudicata che giudicare, seppur sono stata un giudice onesto perché so cosa vuol dire giocarsi il tutto per tutto per riuscire a cambiare vita.

Sono una donna risolta prima le critiche mi ferivano. Ho fatto un percorso per farmi scivolare addosso. Ho anche accettato questo essere stitici nei miei confronti, è come una bella donna che dai per scontata. Il mio approccio al palco sarà sereno, vedrete una donna non più una ragazza e di questo ringrazio anche chi mi ha cucito addosso non un vestito ma una storia. Sono molto più consapevole ho un bagaglio di live ed esperienze importante. L’emozione di vedere Pippo Balestrieri sul palco. Rimane invariata la forma di emozione, le mani che sudano, le gambe che tremano, la sfera di sensazioni che Sanremo ti lascia. Le cappellate continuerò a farle, non ho retropensiero e sicuramente regalerò titoloni, su certe cose non riesco a stare nei binari. Sono due anni che non vivo ho bisogno di vivere per poi scrivere, io non scrivo pezzi a tavolino ho bisogno di vivere per scrivere.  Sanremo è anche il mezzo per tornare a vivere e scrivere di vita.

Questo Sanremo è un regalo per me, spero che tutta la gratitudine per ciò che la musica mi ha dato sia visibile su quel palco, spero che la musica mi ritorni indietro, perché i conti devono tornare.

POLEMICA SU FRANCESCA

Io di entrare nelle polemiche social non mi interessa. Ti posso fare un elenco di uomini che dirigono l’orchestra senza essere diplomati al conservatorio. Le polemiche saranno smontate dalle nostre esibizioni, dal rispetto che Francesca ha ottenuto. Io alle polemiche non rispondo perché vado dritta per la mia strada. Quando trovo una collega che come me ha passione e dedizione per la musica, io la rivincita la prendo sul palco con lei. Ciò che resta è la musica fatta con qualità, perché la qualità paga sulle chimere e sulle mode.

FRAGILITA’

Davanti al mondo siamo tutti soli, la persona che mi ha aiutato a uscire dai momenti bui, da ragazzina con gli attacchi di panico, ad adulta con i problemi di salute, sono io. Ho fatto forza su di me, la verità è che se non ti aiuti da sola nessuno può aiutarti pur avendo di fianco tante persone splendide e una famiglia sempre presente.

PLATEA

Cantare davanti a una platea vuota è stato disarmante. I cantanti sono egoriferiti, amano gli applausi è inutile non dirselo. Quando canto faccio caso a come mi stanno guardando le persone, è fondamentale per settare il tiro della performance sul palco. L’artista reagisce come il pubblico si muove, il pubblico regola e l’artista ne è la marionetta. Dl mio lato al pubblico succhio l’energia. È arrivato il momento di sdoganare questa cosa perché gli stadi sono stati sempre aperti in presenza; invece, cinema e teatri ne hanno pagato un prezzo caro.

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