RUMORE: in copertina: Robert Smith, Siouxsie & Co. – Storia del goth

RUMORE: in copertina: Robert Smith, Siouxsie & Co. – Storia del goth

Robert Smith e Siouxsie insieme in una foto che ha fatto la storia. Due simboli della musica che in Italia siamo abituati a chiamare dark e che all’estero viene associata al termine goth o gotica. Ecco la cover del numero di aprile di Rumore.

Smith e Siouxsie li troviamo assieme in copertina per una ragione molto semplice: il monumentale saggio di John Robb (appena edito) sul genere in questione li posiziona al centro della storia.

Non è la prima volta che due icone del rock trovano spazio assieme sulle copertine di Rumore: era successo già tre anni fa con David Bowie e Iggy Pop.

Questa volta il libro dello storico e musicista inglese ci permette di indagare tra le pieghe della musica più oscura e torbida in circolazione da oltre quattro decenni. Smith e Siouxsie, che come molti sanno per un breve periodo suonarono anche assieme, vengono qui ritratti al principio della loro decennale carriera. Robb accompagna per mano lungo tutta questa epopea, svelando le radici storiche e culturali del fenomeno (radicate nei secoli, come spiega l’autore). Ne approfittiamo poi anche – visto il tema – per anticipare uno sguardo sul libro di Lol Tolhurst (a proposito di componenti dei Cure…) in uscita a breve proprio sul tema: il gotico.

La foto di copertina è uno scatto prezioso quanto storico del fotografo britannico Tom Sheehan che ce lo ha concesso in esclusiva. Le parole sono invece di Diego Ballani e Stefano Morelli. Da qui parte lo scheletro e tutto il numero di Rumore 375, aprile 2023.

  

Campioni dell’oscurità sono da oltre 40 anni pure i Depeche Mode. E il loro atteso ritorno non delude: non solo si tratta di un disco più che solido, ma anche di uno dei più “neri” di tutta la loro carriera. InevitabiIe forse, giacché si tratta del primo dopo la scomparsa dell’invisibile ma fondamentale Andy “Fletch” Fletcher. Rimasti i soli Martin Gore e Dave Gahan abbiamo colto l’occasione per riempire il vuoto raggiungendo Marta Salogni, la produttrice italiana ormai residente in Inghilterra che ha messo le mani sul disco in questione. Ne è venuta fuori una chiacchierata piena di dettagli tecnici e umanità con Nicholas David Altea. Preludio alla rilettura, album per album, di tutta la carriera dei Depeche, ricostruita per l’occasione da Letizia Bognanni.

A proposito di storia e di Inghilterra. Torniamo dove gran parte del rock nacque, ossia tra le note dei Pretty Things. Un gigantesco box in vinile (ben 13 dischi) celebra la vicenda di una delle band chiave e primigenie della storiografia rock. Abbiamo chiesto quindi a uno dei massimi esperti del settore tra le nostre firme (sua maestà Carlo Bordone) di dialogare con il chitarrista Dick Taylor: spina dorsale della band e memoria di tante avventure, avendo anche suonato con gli Stones. La storia dei Pretty Things occupa la sezione principale delle pagine di “Retropolis”.

Da tempo intendevamo dedicare uno speciale alla nuova, fertilissima scena turca. Purtroppo, complice il tragico e recente evento tellurico che ha colpito il paese, il servizio finisce con l’abbracciare anche l’attualità, oltre alla musica. Derya Yildirim & Grup Şimşek, Gaye Su Akyol e Islandman sono la punta dell’iceberg di questo movimento. Che è stato indagato nel profondo dal nostro “globalista” Andrea Pomini, pronto a descrivere l’Anatolia sospesa tra passato, presente e futuro. Un viaggio alla scoperta di progetti fuori dalle mappe centrali e consolidate della musica, ma non per questo meno interessanti.

Interviste massicce e dove trovarle: ne sognavamo una simile da tempo. Con Frankie Hi-Nrg MC, talento multiforme tra i primi a emergere dalla scena rap nazionale 30 anni fa e oltre. Frankie ha svelato il suo lato più personale in una lunghissima chiacchierata inclusa nella rubrica “I Complessi”. Altra storia incredibile è quella dei Circus 2000: torinesi a cavallo tra anni ’60 e ’70, appena ristampati dalla casa discografica britannica Cherry Red!? Una doppia antologia che serve ad Alessandro Besselva Averame per riprendere la vicenda dall’inizio e raccontarla nei dettagli tra le colonne della rubrica “Flashback”. 

Fra i cosiddetti emergenti ci occupiamo dello shoegaze indie di provincia dei Wednesday. Molto forte la presenza di nomi italiani questo mese: ecco in serie The Lings, Gaube, Starving Pets e Anna Ox, oltre ai meticci Emmecosta. E ancora: i lanciatissimi statunitensi Model/Actriz. Tra i libri che in questo numero ci sono piaciuti di più segnaliamo quelli in cui si parla di Lucio Battisti, Enzo Jannacci e l’ideologo Gianni Sassi. Recensiamo poi la ristampa aggiornata di un testo sacro dell’analisi musicale: Oceano di Suono di David Toop, che esce con la nuova prefazione di Valerio Mattioli.

Senza scordare la ricchissima sezione recensioni; il disco del mese è il doppio album degli inarrestabili svedesi Fire! Orchestra.

La scelta italiana del mese è invece caduta sullo sconosciuto Ciliegia Suicidio: non se ne sa nulla, provenienza, storia, biografia, e anche per questo ci piace e ci ha convinto. Analizziamo inoltre le nuove uscite di Death Pill, Polly Paulusma, DMA’s, The Orb, Puscifer, Daughter, Vinicio Capossela, Garbo, Kali Uchis, The Weeknd, Natalie Merchant, A Certain Ratio, Angel Bat Dawid, Lucio Corsi, The Damned, Colombre, Emidio Clementi & Corrado Nuccini, The Tallest Man On Earth, Colla Zio, Liturgy, The Smashing Pumpkins, La Batteria, James Holden, Tonino Carotone, Gorillaz, The Hold Steady e tantissimi altri. Tra le molte ristampe si segnalano quelle di Genesis, Laurel Aitken, Porcupine Tree e Flume. 

INFO

“Rumore” 375, aprile 2022, è in edicola: al prezzo di 8.00 euro.
Disponibile anche la versione app da scaricare, per tutte le piattaforme. Buona lettura!

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