Rumore 100 con i 100 (+100) dischi essenziali della new wave e del postpunk italiano

Rumore 100 con i 100 (+100) dischi essenziali della new wave e del postpunk italiano

È in edicola Rumore 100, il progetto editoriale di Rumore dedicato ai 100 dischi essenziali. Il terzo numero è dedicato ai 100 dischi essenziali della new wave e del postpunk italiano. Al suo interno 200 schede, 100 canzoni e altri 100 titoli indimenticabili.

Se nel 2022 lo speciale era dedicato ai 100 (+ 100) dischi del cantautorato italiano e nel 2021 i 100 + 100 dischi, erano quelli dell’hip hop e rap italiano questa volta Rumore 100 è dedicato ad un genere più specifico e cronologicamente circoscritto (anche se non mancano le nuove leve), andando alla fine degli anni 70 e poi tutti gli ‘80 per indagare origini e sviluppo del postpunk – o new wave come si preferiva chiamarlo ai tempi – attraverso 100 schede degli album più importanti – in cui a questo giro abbiamo fatto a meno dell’istantanea del fatto storico dell’anno di uscita, visto appunto il periodo storico più breve, ma non della chiusura con la canzone più rappresentativa del disco.

Questo numero è scritto da Luca Frazzi, nostra firma e già autore di alcuni allegati 50×50.

Genere/non genere per eccellenza, con le sue miriadi di variazioni e sottogeneri, il postpunk fu, per dirla con l’autore della “bibbia” Post-Punk 1978-1984 Simon Reynolds, “costruttivo e lungimirante, a partire dal suo stesso prefisso, segno di fiducia in un futuro che il punk aveva decretato inesistente. L’era postpunk compete senza dubbio con gli anni sessanta quanto alla mole di musica splendida prodotta, allo spirito d’avventura e idealismo di cui era intrisa e al legame inestricabile che sembrava unire la musica alla turbolenza politica e sociale del tempo. Ad assimilare i due periodi era l’impazienza mista all’ansia, la mania per tutto ciò che era nuovo e futuristico unita alla paura di ciò che il futuro aveva in serbo”. Come la musica degli anni 60, anche il postpunk aveva il suo epicentro nel Regno Unito e attecchì in Italia una propria dimensione dando vita a scene locali vivacissime e a band che conobbero anche la fama internazionale.

Come per i primi due numeri, anche le foto sono parte integrante della narrazione e offrono un punto di vista aggiuntivo sul carattere degli artisti, perciò anche qui abbiamo voluto accompagnare la scheda non solo dalla foto della copertina ma anche da un ritratto che rappresentasse al meglio l’artista o la band e il loro immaginario, e in aggiunta anche alcune copertine di fanzine dell’epoca.

IL TOUR

Nelle prossime settimane il numero di Rumore 100 in collaborazione con BIGLIA (Palchi in pista) prenderà vita e sarà caratterizzato da tre appuntamenti legati a questo speciale estivo sulla scena postpunk – new wave italiana.

Le presentazioni (con showcase) dedicate a questo importante periodo della storia musicale italiana vedranno la partecipazione del direttore Rossano Lo Mele, del produttore artistico Oderso Rubini e del giornalista autore dello speciale Luca Frazzi.

Si inizia l’11 agosto all’Hana-bi di Marina di Ravenna con la serata Diaframma suonano Siberia: i Diaframma suoneranno il primo album della band, considerato il caposaldo della new wave italiana degli anni Ottanta. A seguire il dj set dei N.O.I.A., altro storico gruppo di quel periodo.

Il 7 settembre gli appuntamenti continuano all’OFF di Modena con il live dei RATS, band nata nel 1979 a Spilamberto, che nei primi anni Novanta girò Italia, Europa e Asia insieme anche a Litfiba e CCCP.

Gli appuntamenti in collaborazione con Rumore si concluderanno sabato 9 settembre a Bologna, presso il Locomotiv Club, con il concerto dei Confusional Quartet, gruppo musicale bolognese che alla fine degli anni 70 diede origine al proprio percorso producendo il primo album (omonimo): un’autentica pietra angolare della musica underground italiana del periodo, pubblicato dalla storica Italian Records.

Ma non potevamo mancare nemmeno al TOdays, il festival dell’estate torinese, e precisamente saremo all’interno di TOlab per Torino Futura.

Оh, oh, oh, oh, oh: I RIGHEIRA, LA PLAYA E L’ESTATE 1983. RUMORE presenta: DALLA NEW WAVE AL POST PUNK ITALIANO.
ospiti: Fabio De Luca, Johnson Righeira
moderano: Rossano Lo Mele, Nicholas David Altea
venerdi 25 agosto // h 16-17. Mercato Centrale

Il 1983 è l’anno chiave per molta musica italiana e tra i nomi principali di quella wave italiana c’è sicuramente Johnson Righeira, sia in solo che con la sua band.

Dalle radio di tutto il paese esce l’inconfondibile “oh, oh, oh, oh, oh” di Vamos a la playa dei Righeira. Una delle tante canzonette in cima alle classifiche di vendita dei 45 giri? Non proprio, perché Vamos a la playa è diversa da qualsiasi altra canzonetta mai sentita prima: un testo (in spagnolo!) che parla di una bomba atomica e della fine del mondo. Nell’estate 1983 quel tormentone lo conoscevano (e lo cantavano) tutti, anche e soprattutto chi lo detestava. Un caso oggi inimmaginabile di pop realmente universale, onnipresente, che parlava a tutti, in ogni occasione. La presentazione torinese di “Rumore 100 coglie questa occasione per raccontarsi: si partirà dalla redazione di “Rumore” e dallo speciale estivo, per allargarsi alla voce dei protagonisti cittadini dell’epoca, con Johnson Righeira ospite di Fabio De Luca che ha narrato, con un amore contagioso, un’estate e un’Italia vivacissime e indimenticabili con la moderazione di Rossano Lo Mele e Nicholas David Altea.

ON LINE 

Disponibile nello shop on line di Rumore

 

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