Recensione: VILLABANKS – “Villabanks”

Recensione: VILLABANKS – “Villabanks”

” 24 tracce che rappresentano un viaggio attraverso il percorso di crescita che è stata la carriera di VillaBanks finora, raccontando sé stesso a 360 gradi”. Si legge così sul comunicato stampa che accompagna il disco.

Quante stronzate devono scrivere gli uffici stampa. Un viaggio attraverso il percorso di crescita? Crescita? Percorso? Racconto?

Le parole chiavi della filosofia del doc VillaBanks, all’anagrafe Vieri Igor Traxler classe 2000 da Ravenna, sono queste: sesso assolutamente senza amore, soldi, fumo, reggaeton, privé, alcolici. Punto! 

Un disco che affoga, traccia dopo traccia, in cliche e luoghi comuni dove la figura femminile è messa solo “a novanta” o con un “cazzo in bocca”. 

Non esiste altro per Villa? Dove sono rispetto, amore, tenerezza, gentilezza e romanticismo? 

Il filosofo Villa vuole solo i corpi delle donne, zero anima e zero sentimenti.
Una specie di film porno sonoro senza trama fatto di chi ce l’ha più grosso, di flexxate e cazzate varie. 

Le canzoni possono anche essere divertenti nella propria assurdità lirica, ma sono tutte uguali senza scostamenti di beat, dozzinali, ripetitive. 

Ascoltare il suo disco è una impresa. 24 brani per oltre un’ora.

Eppure “VillaBanks” non era iniziato male.
Banks mi era piaciuta. Ho pensato a una sorta di redenzione di Villa, una ricerca di maturità. 
Il beat oscuro dava pathos e poi anche il testo era introspettivo, ma quello è stato forse un caso. 

Così come Destino o Caramello. Pensavo che il filosofo stesse maturando e le spacconerie e gli ormoni a palla da ventenne si stessero calmando e veicolando verso una parvenza di romanticismo. 

Apparenze cancellate da pezzi come Perra Loca o Il Doc. 3, ma quella ci sta, era il suo regalo per San Valentino! 

Il vuoto cosmico di Villa passa da funghi, droga, sesso sfrenato in Hotel (Droghe esotiche) a pussy che profuma di Chanel (Chanel).

Nella seconda parte del disco però qualcosa sembra cambiare.
Le tematiche sono diverse e il registro sonoro muta abbandonando il martello reggaeton.

In Classe G esce da questa distorta confort zone e insieme a Paky si ferma a pensare e, su una base al pianoforte, fa introspezione.
Qui finalmente mi piace! 

Super stilosa è Bitches, non viene male Villa in lingua Inglese e mi ha divertito un casino la truce SLS, il pezzo per Redbull Posse con Guè e Bello Figo.
Per chiudere Villa fa vedere il suo lato oldstyle in Game. Anche questo pezzo mi piace. C’è il beat di Bassi Maestro e duetta alla pari con Ele A e mi stupisce positivamente nella finale Una Vita. 

Una doppia faccia speriamo possa essere questa la sua evoluzione futura.

Villa nel suo party porno si fa accompagnare da tanti amici, italiani ma anche internazionali: da MamboLosco, Slings, Tony Effe a Shiva, Niko Pandetta, Disme, Ava e Paky per finire anche Ele A, La Traviesa Malcría e Guè e Bello Figo insieme con Villa in Redbull Posse Track. 

Il talento c’è ma deve cambiare registro se no rischia di rimanere ingabbiato in un qualcosa che, tra qualche anno, lo porterebbe ad essere paradossale e patetico. 

Bocciato ma qualcosa di buono si vede all’orizzonte! Alla prossima Filosofo… 

SCORE: 5,00

DA ASCOLTARE SUBITO

Banks – Classe G  – Sls 

DA SKIPPARE SUBITO

Boh avete tanta scelta…

TRACKLIST

1. “BANKS”
2. “IL DOC 3” ft. MamboLosco, Slings, Tony Effe
3. “DESTINO” 
4. “MY LOVA” ft. Slings
5. “PERRA LOCA” ft. La Traviesa Malcría
6. “PAPAYA” 
7. “BELLA” ft. Boro
8. “SENSACIÓN” ft. Mad Prince, Kerim Levrai 
9. “HELA” 
10. “DROGHE ESOTICHE” 
11. “CARAMELO” ft. Rvfv, Shiva
12. “GIOCHI” 
13. “C’EST LA VIE” 
14. “CHANEL” ft. Niko Pandetta
15. “LSD” 
16. “CHAKACHÀ” ft. Disme
17. “STO” ft. Sgro
18. “OH NANANA” ft. 8blevrai
19. “CLASSE G” ft. Paky
20. “SICARIA” ft. Niky Savage
21. “BITCHES”
22. “SLS (Redbull Posse Track)” ft. Guè, Bello Figo
23. “GAME” ft. Ele A
24. “UNA VITA”

LA DISCOGRAFIA 

2019 – Non lo so
2020 – Quanto manca
2020 – El puto mundo
2021 – Filtri + Nudo
2022 – Sex Festival
2023 – VILLABANKS

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