Recensione: RICHARD ASHCROFT – “Acoustic Hymns Vol.1”

Fino a qualche mese fa non era pervenuto. Le ultime notizie di Richard Ashcroft erano un album pessimo datato 2018 “Natural Rebel“, un po’ di gossip e perfino delle inutili dichiarazioni scettiche sulle restrizioni COVID in Uk. 

Adesso eccolo con una sorta di best of, risuonato in versione unplugged, del suo repertorio e di quello della sua band dei The Verve.

Una operazione prodotta dallo stesso Ashcroft insieme a Chris Potter con il supporto di una fantastica sezione di archi e ottoni agli Abbey Road Studios.
Era difficile sbagliare, quasi impossibile!

Quello che bisogna riconoscere a Ashcroft è che non si è limitato a fare il solito best of, o un semplice riconfezionamento, ma ha lavorato per una rielaborazione ampia e sensibile del suo repertorio. Cosa non scontato quando non si fanno dischi da anni e si tende ad essere dimenticati negli scaffali dei dischi o dentro qualche hard disk.

La voce di Ashcroft, più matura e nodosa, si impasta alla perfezione con gli arrangiamenti orchestrali pieni di archi.
Quasi una propensione acustica innata che porta la sua musica quasi sempre (ci sono versioni che preferivo l’originale) a funzionare.

Forse la cosa che mi piace meno del disco è il feat. di Liam Gallagher su una versione di C’mon People (We’re Making It Now).  

I fan più accaniti si divertiranno con le nuove edizioni mature delle sue canzoni classiche, e gli amanti del Britpop saranno entusiasti del suo ritorno. 
Forse va bene così ma il rischio è che anche questo disco ritorni velocemente negli scaffali o nei meandri dello streaming. 

SCORE: 7,00

DA ASCOLTARE SUBITO

A Song for the Lovers – The Drugs Don’t Work

DA SKIPPARE SUBITO

C’mon People (We’re Making It Now) – Velvet Morning