Recensione: PARCELS – “Day/Night”

Recensione: PARCELS – “Day/Night”

Che spettacolo questo nuovo disco dei Parcels. Mi ha letteralmente abbagliato. Avevo aspettative sui cinque ragazzi australiani, dopo il loro ottimo debutto datato 2018.

Aspettative legate soprattutto all’universo sonoro dentro il quale si muove la band, un plasma-musicale sospeso difficilmente etichettabile e fluttuante tra la nu-disco, il funk, le atmosfere cinematografiche e il più classico pop. 

Strutturato come un doppio, la parte “Day” e la parte “Night”, per quasi un’ora e mezza di musica e 19 canzoni, “Day/Night” è qualcosa a cui non ero più abituato. 

L’ambizioso disco è stato registrato ai La Frette Studios di Parigi e prodotto dagli stessi Parcels, con gli arrangiamenti curati da Owen Pallett e James Ford al mixer. Day/Night, che include gli ultimi singoli “Free”, “Comingback” e “Somethinggreater”. 

Parlando del disco raccontano:

La prima cosa che abbiamo fatto è stata tornare in sala prove per tre mesi e reimparare a suonare gli strumenti. Stando in tour e suonando ogni sera gli stessi pezzi ci stavamo irrigidendo, non comunicavamo più con i nostri strumenti. Una volta tornati in sala prove, abbiamo ascoltato i brani che ci piacevano e parlato dei diversi elementi che li componevano, poi abbiamo imparato a suonarli: c’era blues classico, soul, folk, funk e heavy metal”

Siamo partiti da uno scrigno magico di registrazioni grezze per scegliere quelle da portare ai La Frette Studios di Parigi. Siamo arrivati a 40, e poi abbiamo creato una tracklist che avesse un senso. Abbiamo fatto la scelta più giusta. Lavorando su ‘Overnight’ con Guy-Manuel e Thomas dei Daft Punk abbiamo imparato che bisogna mettere energia nella musica. Non si tratta di individui, ma della somma delle nostre parti”.

Mi sono seduto comodo comodo e ho lasciato il mio stereo a irradiare nella stanza la musica dei Parcels. Cosa ho sentito? 

Ho sentito i Daft Punk (Theworstthing), ho sentito gli Avalanches (Comingback), ho sentito atmosfere cinematografiche (LIGHT), ci ho sentito le chitarre jazzate alla George Benson (Daywalk ) e quelle degli Chic (Somethinggreater), il pop aperto e colto dei Tears For Fears (Nightwalk), ci sono un po’ di Supertramps (Free) ci sono le atmosfere sognante quasi alla new acoustic movement  (NowIcaresomemore), la disco sparata piena di fiati tra Chic e Earth Wind and Fire con il falsetto quasi alla Bee Gees (Famous, LordHenry) o il soft rock anni sessanta (Once).

Tante cose ma tutte ben articolate e collegate tra loro.

Soprattutto funziona il passaggio sonoro tra il “Giorno” e la “Notte” accompagnato da SHADOW che introduce, con tutta la sua pomposità orchestrale che si fonde con l’elettronica, la seconda parte del disco, più da dancefloor ma anche ricca di momenti introspettivi e riflessivi tipici di quando la musica smette di suonare e ti trovi fuori la notte a guardare la luna…

Sotto il profilo lirico “Day/Night” affronta tematiche in netta contrapposizione, come l’identità e l’anonimia, la famiglia e l’indipendenza, il senso di appartenenza e l’isolamento, la nostalgia e la proiezione verso il futuro. È un album perfettamente ciclico che rappresenta l’interiorità, l’esteriorità e la costante evoluzione del mondo naturale.
Un vero e proprio viaggio emotivo ed emozionale che ti accompagna per questa ora di ottima musica. 

Il potenziale è enorme, anche perché loro hanno un look super hype (la cover di Nme la dice tutta)!
Accomodatevi e entrate nel mondo dei Parcels … non ne vorrete più uscire!!! 

SCORE: 8,50

DA ASCOLTARE SUBITO

LIGHT – Comingback – Daywalk

DA SKIPPARE SUBITO

Se vi dico che su diciannove canzoni non ne ho skippata nessuna mi credete? 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA 

2018 Parcels 
2021 Day/Night

VIDEO 

 

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